Bufera sulla moda del cake design dopo il servizio di Striscia la Notizia: i professionisti rispondono…

Lo scorso 28 marzo è andato in onda su Striscia la Notizia un servizio di Fabio e Mingo che ha scatenato non poche polemiche all’interno del settore wedding. A cadere nella rete vigile e attenta degli inviati di Ricci sono stati i cake designer. I due inviati infatti hanno denunciato la mancanza di scadenze ed ingredienti in lingua italiana sui prodotti usati dai pasticceri tanto in voga in questi ultimi anni. Pasta di zucchero, coloranti, decorazioni e glasse sono state al centro dell’inchiesta che ha gettato un’ombra su un’attività al momento molto di moda e che sicuramente andrebbe regolamentata.
Non vi dico le decine di mail che mi sono arrivate in risposta a tale servizio. Come era prevedibile infatti pasticceri, cake designer ed appassionati si sono sentiti chiamati in causa, ma soprattutto danneggiati.

Ma è davvero così la situazione?
Per fare chiarezza abbiamo sentito due voci autorevoli del settore: Susanna Rossi, nota wedding planner a capo della società WeddingsandEvents, che proprio a fine mese porterà in Italia chi questa moda del cake design l’ha portata facendola scatenare tra giovani e professionisti, ovvero l’ormai celebre Carlo’s Bakery di Real Time, e Marco Pisani, pasticcere e produttore di prodotti dolciari ad hoc per il cake design rigorosamente made in Italy. Ecco che cosa ci hanno detto, chiarendoci meglio il quadro attuale, puntando il dito giustamente su chi si improvvisa ma prestando attenzione a chi invece in maniera attenta e seria ha fatto del cake design una vera e propria arte.

Qualche domanda prima a Susanna Rossi:

Proprio in questi giorni Striscia la Notizia ha realizzato un servizio sulla moda del cake design, denunciando la mancanza di chiarezza dei prodotti venduti in Italia ma importati dall’estero. Nel servizio si denunciava la mancanza di date di scadenza e l’assenza della traduzione degli ingredienti. Cosa pensi al riguardo?
Bisogna stare attenti a non fare di tutta l’erba un fascio, ma hanno purtroppo ragione. Io stessa, venendo a contatto con cakedesigner più o meno rinomati, mi sono accorta di un mercato che coinvolge grandi professionisti creativi, ma anche tanti personaggi improvvisati che vendono torte fatte in casa nel forno della cucina di famiglia, dove girano bimbi, animali domestici e non operano seguendo quindi le strette regole di igiene e haccp che il nostro governo impone. Fanno anche corsi sempre in casa a futuri cake designer… è tremendo!

Ci sono prodotti italiani attualmente sul mercato con cui è possibile realizzare torte a norma?
Certamente! Io che mi occupo di servizi organizzando eventi mi rifornisco solo da fornitori qualificati ad esempio se ad un ricevimento la torta viene creata ad hoc da un pasticcere sotto magari un mio disegno mi viene consegnata con la certificazione Haccp che mi garantisce nin solo l’utilizzo della materia prima idonea e anch’essa certificata ma che anche mi viene trasportata nella modalità giusta per il mantenimento dell’alimento. Anche il mio partner dell’evento studia con Carlo’s ed è egli stesso produttore di pasta di zucchero e sugar paste.

La moda del cake design è ormai esplosa. Quali sono i limiti secondo te? C’è tanta improvvisazione?
Come ti dicevo è un lavoro che diverte e dunque ecco centinaia di cakedesigner. E poi sapete rispetto ad una pasticceria seria e certificata perchè hanno costi più bassi? Perchè escono a metà prezzo. Sfido io, senza costi fissi di celle e frigoriferi, senza costi di trasporto con mezzi idonei refrigerati, senza materiale certificato è ovvio uscire a prezzi bassissimi.. E tanti a causa della crisi pur di risparmiare si piegano a queste condizioni, a parer mio, inaccettabili.

Dal 24 al 26 di aprile organizzi un corso attesissimo dal pubblico italiano. Sei infatti riuscita a portare in Italiail cake designer più famoso della tv. Direttamente dalla Carlo’s Bakery infatti arriverà Mauro, uno dei componenti della celebre pasticceria con a capo Buddy. Qual è il programma del corso e cosa ci si deve aspettare?
Il programma coinvolge i pasticceri già capaci ed esperti, ai quali si andranno ad insegnare nuove tecniche di decorazione e di pasticceria, senza mai perdere di vista la qualità del prodotto commestibile e le rigide leggi italiane (giustamente ancor più severe di quelle oltreoceano).

Un corso come il tuo si impone in uno scenario di corsi assolutamente variegato. cosa ha in più e quali sono le garanzie?
Già il docente direi che è una grande garanzia e poi proprio il fatto che ho fortemente voluto un partner italiano come Marco Pisani che produce prodotti a norma e certificati è la più grande delle garanzie. E pensate che useremo un prodotto a norma nonostante il fatto che le torte realizzate non verranno comunque mangiate. Quello che mi preme però è che passi il giusto messaggio.

Cosa ti senti di dire a Striscia la Notizia?
Sicuramente grazie per aver portato alla luce un problema serio che si pone nello scenario dell’alimentazione italiana, ma per favore non fate di tutta l’erba un fascio. C’è chi lavora bene e con coscienza. Vorrei che portassero alla luce gli improvvisati di tutti i mestieri, perchè un po’ di piazza pulita sul mercato servirebbe a far ripartire gli italiani col piede giusto.
Infine sarei molto lieta di invitare al mio corso le telecamere di Striscia così da potergli far vedere direttamente che in questo lavoro c’è anche tanta serietà e precisione. Spero accolgano il mio invito.


Sotto lo sguardo vigile ed attento di Striscia però sono finiti solo i prodotti importati dall’estero, ecco allora che la risposta di Marco Pisani, pasticcere e produttore di prodotti come la sugar paste rigorosamente made in Italy non si è fatta attendere.

I prodotti che produce sono tutti made in Italy? scadenze e ingredienti sono presenti?
Sì, le produzioni sono artigianali e avvengono nel nostro laboratorio. Gli ingredienti sono provenienti da aziende italiane e distribuiti per le sole industrie alimentari. Scadenze ed ingredienti sono presenti e più in generale le informazioni di etichetta rispettano le normative vigenti.

Perché secondo lei non c’è chiarezza nei prodotti importati dall’estero?
La mancanza di chiarezza nasce dal fatto che chiunque è in grado di comprare prodotti dall’estero senza avere nessuna competenza o titolo particolare.

Internet peggiora la situazione?
Internet peggiora notevolmente la situazione e la mancanza di controllo sull’e-commerce non garantisce chiarezza sui prodotti, ma soprattutto sui venditori che spesso sono improvvisati.

Cosa ne pensa di questa moda del cake design?
E’ il nostro mestiere… quindi non posso che pensare che sia un’idea vincente.

Cosa si sente di rispondere a Striscia la Notizia?
Riporto parte della mail che ieri ho mandato al Gabibbo…

Ciao Gabibbo, Ezio e Michelle,
questa sera mi hanno chiamato perché a Striscia si parlava male delle torte americane. Prodotti, coloranti ed etichette non conformi mi pare di aver capito facessero da cardine del servizio.
Io e mia moglie abbiamo aperto da due anni una pasticceria di torte decorate ( i nostri simpatici faccioni li trovate su sito www.torte.it ) e creiamo esattamente le torte mostrate nei vostri servizi. i nostri prodotti sono di qualità e gli ingredienti sono tutti italiani, di americano c’è l’idea di fare qualcosa di diverso dalla solita torta tradizionale. E’ un peccato che si faccia una pubblicità generalizzata in senso negativo soprattutto non tenendo conto di realtà come la nostra appena nata e che tra mille difficoltà sviluppa un’idea originale e giovane.
Tutti i giorni facciamo felici mamme e bambini e ci piacerebbe pensare che nel prossimo futuro le mamme continuino ad acquistare le nostre torte in tutta tranquillità e noi a pagare il muto della casa con la stessa tranquillità.
Oltre alla torte, produciamo anche la famosa pasta di zucchero (www.sugarpaste.it ) con scadenza e tracciabilià sui prodotti di origine italiana e/o comunitaria.
Siamo stati sempre sostenitori di strisca e lo saremo sempre ma per cortesia non generalizzate questo argomento.
Disponibili a fornirivi un assaggio ed eventuali chiarimenti,
Marco & Elena
www.torte.it
Torte.it Shop

Per rivedere il servizio di Striscia la Notizia dello scorso 28 marzo clicca qui.

credit foto torta: Ramperti Pasticceria
credit foto Marco Pisani: Marco Pisani
Chiara Besana

10 risposte a “Bufera sulla moda del cake design dopo il servizio di Striscia la Notizia: i professionisti rispondono…

  1. Salve:

    Sono Americana e dal 1993 che ho aperto la mia pasticceria usando prodotti italiani ed introducendo la pasticceria Americana più gioiosa e fantasiosa in città . Dopo ogni viaggio mi caricavo di stampi ed attrezzature non reperibili a Firenze per offrire una novità soprattuto per i dolci da bambino. Ho sempre fatto le famose wedding cakes a più piani già allora e decoravo le torte a mano libera facendo facce, figure , cartoni animati ecc- ancora prima che diventasse di moda la parola cake designer. La pasticceria ha combinata la fantasia americana con il gusto più leggero . Però ho sempre lavorato seguendo le norme sanitari igenici previsto dall’Haccp , aggiornandomi come d’obbligo. I ns. fornitori sono Italiani e i prodotti hanno scadenze e sono certicati con rintracciabilità. Io mi sento indignata come pasticcera professionista che deve confrontarsi con persone che lavorono da casa a € 15,00 al kg. e non devono ne seguire norme igeniche ma beffa di tutto neanche pagare le tasse, iva, l’afffitto, o personale . Per di più si mettono a vendere le torte su internet e vengono menzionate su riviste del settore. Saluto Marco e Elena – loro come me si sono messi in regola dovendo affrontarsi con le inumervoli problematiche e costi per aprire una pasticceria. Per chi mi dice che negli Stati Uniti si pùò lavorare dalla proprio cucina vi risponde che bisogna avere una cucina autorizzata e una licenza ed essere iscritti alla camera di commercio (con buisiness number).Il discorso di Susanna Rossi lo condivido in pieno, nella mia città ci sono persone che fina ad un anno fa erano commesse ora tengono lezioni sull’arte del cake design! Io credo che il servizio dovrebbe andare oltre … non ci si improvvisa maestri pasticceri o cake designers. Un dolcissimo saluto a tutti i miei colleghi,
    Masha

  2. Buongiorno,

    presto sentirete parlare anche di questi professionisti del settore che si fanno gran pubblicita’ inventando collaborazioni prestigiose e truffano clienti e fornitori…

  3. Cari “professionisti” indignati…..vorrei ricordarvi che chi lavora da casa ha si prezzi ridotti ma i prodotti che compra li prende al supermercato e li paga a prezzo pieno! Inoltre non può scaricare nessun tipo di spesa, ne gas da cucina, ne materiale (costosissimo) ne iva.
    Tracciabilità?! Ma di che state parlando? Le materie prime utilizzate hanno tutte la tracciabilità: si comprano in negozio!!!
    Riguardo all’igiene…..ho visto cucine in ristoranti con personale che a dir poco avrei utilizzato le prime come cuccia per il cane e il personale andare a fare il contadino. Capisco che le licenze vi siano costate soldi e vi do ragione su questo, ma come avete detto, non fate di tutta l’erba un fascio, perchè ci sono molte delle persone che tanto vi indignano che vi danno 10 a zero in creatività, manualità capacità e anche IGIENE!
    levoni mattia!

  4. Salve ,
    in risposta alla Wedding Planner che tanto decanta la Carlo’s Bakery , volevo dirle che non mi sembra per nulla in linea con le norme igieniche italiane l’uso di tubi in plastica , pannelli di legno , la lavorazione dei prodotti a mani nude e senza l’uso di regolamentari copricapo . Mi sembra che in questo contesto si vuole denigrare l’operato dei Maestri Pasticceri italiani a favore di un personaggio televisivo solo perchè la Wedding Planner in questione organizza un corso e di conseguenza ne trae un vantaggio economico .

  5. Concordo pienamente con l’ ultimo commento di Anna. Non veniamo a farci insegnare come si respira da uno che ha un enfisema polmonare. Basta denigrare l’ Italia e i suoi prodotti, i suoi artisti e il suo Talento a favore di chi ha imparato molto da noi e che ora si erge a maestro.
    Bellissimi i lavori di Carlo’s, ma avete idea di quanti maestri pasticcieri ci siano in italia più bravi di Buddy&Co? Artisti che seguono norme igieniche italiane (particolarmente restrittive, se si vuol dirla tutta, rispetto ad altri paesi), che creano vere e proprie sculture e che sanno cosa significa “modellare” un oggetto.
    L’ arte, anche in cucina, non si impara, si ha dentro. E se c’è qualche artista che, pur volendo, non riesce o non può mettersi in regola per la tragica burocrazia italiana, l’ ostracismo dei so-tutto-io, il freno a mano sempre tirato dell’ anti-meritocrazia… ecco, prendiamocela con l’ Italia per questo, non per l’ Arte.
    E’ solo per questi aspetti che, a ragione, dovremmo “copiare” dall’ estero. Non per la bravura dei nostri artisti tricolore.

  6. Ma state tutti zitti, venite a fare la morale a gente che cerca di inserirsi nel settore della pasticceria quando siete i primi a fare tutti i perbenisti e gli igienisti e poi nei laboratori ho visto di tutto. Io sono qualificata nel settore della cioccolateria e nonostante tutto è IMPOSSIBILE trovare un cristo che ti dia la possibilità di lavorare, guadagnare ed imparare altre cose oltre il corso. Ho visto cadere una vasca intera di gelato in una delle gelaterie più rinomate a Roma che portava un grande nome e rimettere il gelato in vendita sul bancone, ho visto nei laboratori di pasticcerie gente che non utilizzava i guanti, che si asciugava il sudore con le mani dalla fronte e impastava frolla, gente che lecca gli strumenti da lavoro e li riutilizza senza lavarli e che quello che gli cade atterra invece di gettarlo via lo sfrutta comunque per produrre pietanze e poi? Poi avete pure il coraggio di criticare chi lavora a casa che a differenza vostra magari usa i guanti, lava la cucina e tutti i ripianti e gli strumenti e fa attenzione alle scadenze? Ricordo che chi compra prodotti al supermecato anche quelli sono certificati senno moriremmo tutti. Conosco una pasticceria a Roma che dice di preparare crema pasticcera e poi usa il preparato in polvere miscelandolo con acqua…ma la cosa peggiore è stata sapere che ci sono pasticcini e pastarelle varie con CREME che se non vengono vendute gli cambiano la frutta sopra, la rimettono fresca e ci ripassano la gelatina. UN VERO SCHIFO!!! FATEVI PRIMA UN ESAME DI COSCIENZA E SCIACQUATEVI LA BOCCA PRIMA DI PARLARE E POI DOPO FORSE POTRETE ESPRIMERE QUALCOSA A RIGUARDO DELLE VERE ARTIGIANE CHE LAVORANO IN CASA E NON DI VOI CHE VI SPACCIATE PER ARTIGIANI UTILIZZANDO PLANETARIE MEGAGALATTICHE..ECC.. ARTIGIANATO SIGNIFICA PRODURRE CON LE PROPRIE MANI!

  7. Cara Alessandra, c’è una cosa chiamata legge!!!
    Sai quanto paga di tasse per avere un laboratorio.
    Chi fa torte in casa paga solo gli ingredienti.
    Io paga il laboratorio,i macchinari,i dipendenti,sono in regola con tutte le leggi igenico-sanitarie,ricevo ogni mesi controlli molto accurati,pago l’iva al 21% e tante altre piccole spese.
    Grazie al caz..zo che una torta fatta in casa costa la metà.
    Meglio che stai zitta che fai più bella figura.
    Spero per te che i tuoi figli non stiano male per una torta abusiva

  8. Per come sono fatta io, non comprerei mai una torta fatta ina casa, in particolar modo se la crema contiene uova, molti che lavorano in casa non conoscono le norme igieniche e sanitarie, le creme con uova hanno bisogno dell’abbattitore o vanno consumate subito, ci sono persone che fanno torte in casa con creme con uova d’estate, poi decorano con calma la torta magari con temperature alte, e magari poi la torta decorata è troppo grande per entrare nel frigo di casa e quindi resta a temperature superiori ai 4-6 gradi, le creme vanno a male e sono pericolose, ecco perché io non comprerei mai una torta fatta in casa.
    Io ho fatto da poco un corso di cake design, mi piace molto lavorare con la pasta di zucchero, riesco bene in quanto ho fatto l’artistico e ho un’ottima manualità, ho fatto qualche torta in casa per la mia famiglia e per una mia nipotina, non uso uova nelle creme, cerco di stare attenta a tutto a livello di igiene, unghie delle mani corti, pulizia accurata di utensili, piani, forno ecc…, la torta la metto sempre in frigo, se è composta da piani la unisco sempre sul posto di consegna, in modo da tenerla in frigo, in modo da trasportarla in contenitori per torte adatti ad uso di alimenti e non in scatole di cartone non adatte, e anche se non sono sotto controllo, ci tengo alla salute delle persone…
    C’è però da dire che spesso le leggi italiane ti costringono a fare le cose in casa, senza le giuste attrezzature, senza essere consapevole di quello che si sta sbagliando.
    Sicuramente la crisi e la disoccupazione non fa che aumentare le persone che non possono regolarizzarsi, per una questione economica, e inoltre se uno riesce a aprirsi un’attività in regola è sommerso di tasse fisse e non sempre si riesce ad andare avanti.

  9. Se posso dire la mia, i nuovi mestieri all’insegna della creatività e facilitati dal web, sono sicuramente un mezzo con il quale tanti stanno riscoprendo nuove forme di economia legate a forme di artigianato anche innovative. Questo va benissimo e non ci devono essere limiti fin quando non produci alimenti, che devono sempre tenere standard qualitativi accettabili. Per fortuna questi standard esistono già e sono legati alla produzione, alla conservazione e al trasporto degli alimenti. Se striscia la notizia fa luce su casi di mancato rispetto delle norme su questi aspetti, non si può puntare il dito contro le decine di ottimi blogger nostrani che fanno un grande lavoro sulle ricette dolci, sempre pieni di entusiasmo e acribia, ma piuttosto si dica che ci sono persone che non rispettano le leggi. Questo è quanto.

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