A Lourdes San Valentino è per tutti, anche per le coppie gay

Un dépliant che recita: “Un week-end per le coppie. Venite a Lourdes per dirvi: ti amo“.
Niente di strano se non fosse che l’invito sia per uno dei luoghi sacri per eccellenza, simbolo della fede cristiana.
A distribuirlo nelle scorse settimane la diocesi di Tarbes e Lourdes. Sul foglio campeggia l’immagine di un uomo e di una donna, con una sorta di Cupido al loro fianco.
A suscitare qualche polemiche già di per sé poteva essere l’uso da parte della Chiesa di una festività di tipo commerciale, come quella degli innamorati che si festeggia ogni anno il 14 febbraio.
In realtà a far scalpore è però il fatto che a Lourdes siano invitate oltre tutte le coppie, ma proprio tutte, anche quelle gay.
Sabato e domenica infatti al famoso santuario sono attesi migliaia e migliaia di innamorati. Tra loro anche coppie omosessuali, come specificato da Thierry Castillo: “L’appello è indirizzato a tutte le coppie: sposate, non sposate, omosessuali e così via”, precisando che tuttavia“non sarà impartita una benedizione”.

Un grande segno di apertura insomma che parte proprio da uno dei luoghi simbolo della fede cristiana.
Il rettore del santuario, Padre André Cabes, rettore del santuario, ha infatti lui stesso parlato di apertura: “Il miracolo di Lourdes è quello di un incontro, di Bernadette Soubirous con la Vergine: in questo senso vogliamo celebrare ogni tipo di incontro”.

A rincarare la dose il portavoce stesso del santuario, David Torchala: “A noi non importa sapere chi sono le persone che verranno, non sta a noi giudicare. Quest’iniziativa punta a estendere l’amore di Dio a tutti. È una première, è vero, giustificata dallo slancio dato dal Papa a questo Giubileo.

Inevitabile il richiamo alle parole di Papa Francesco. Il pontefice infatti durante il Sinodo della famiglia aveva mostrato un’inedita e forte apertura nei confronti delle persone divorziate risposate, facendo un monito a tutta la Chiesa di accogliere tutti coloro che “sono tenuti ai margini”.

Risuonano insomma le parole di un Papa che mostra ogni volta grande modernità, basti ricordare il discorso fatto nel 2013 durante la Giornata mondiale della gioventù: “Se una persona è gay e cerca il Signore con buona volontà, chi sono io per giudicarla?”.

Ovviamente c’è anche chi trova il modo di criticare comunque questo gesto del santuario, tacciando i dirigenti di usare una strategia per riportare nuovi pellegrini nella zona.
Secondo alcuni dati forniti dalla prefettura locale sembrerebbe infatti che i pellegrini in arrivo a Lourdes siano calati del 24% fra il 2009 e il 2014.

2 risposte a “A Lourdes San Valentino è per tutti, anche per le coppie gay

  1. Anch’io sono omosessuale, o meglio omotropo. No uso la parola ‘gay’, perché la trovo offensiva e stupida. Gay in inglese significa felice. Io non sono e non sono mai stato felice per la condizione in cui mi trovo. Anzi, ho sofferto fino quasi alla pazzia (una ventina d’anni fa ho passato mesi in una clinica psichiatrica). Ora che sono ultrasettantenne, Dio mi ha concesso di trovare un po’ di serenità e non posso che esserGliene grato.
    La lettura di quanto esposto sopra mi ha gettato in uno stato di prostrazione. Forse che ho implorato l’Altissimo per nulla? Forse che sto portando la mia croce (ho rinunciato al matrimonio e alla paternità; vivo solo) come fossi un minus habens che si è lasciato irretire da Cristo? Si renderà mai conto questo papa di quante sofferenze sta infliggendo a tutti coloro che si sono sforzati, e tuttora si sforzano, con la preghiera (per quanto povera) per superare i propri limiti e mai ha ceduto alla tentazione di esibirsi in sfilate indecenti o a pubbliche confessioni falsamente liberatorie?
    Che debbo fare? Me lo chiedo con le lacrime agli occhi. Debbo gettare la croce giù dal calvario, senza aspettare che alcun Cireneo si faccia avanti?
    Ultima considerazione. Nel dépliant pubblicato sopra si parla di incontro tout court.
    Ma non è stata la Vergine a scegliere Bernadette? La storia mai ha affermato il contrario.

    Nel ringraziarvi per la vostra pazienza, confido nella riservatezza che quanto da me scritto richiede.

    Dio vi benedica,

    Gianni

  2. Spett. Direzione,

    Scusate la mia ingenuità. Ero convinto che l’invito a lasciare un commento avesse solo uno scopo interno, inerente la vostra attività, per valutare il gradimento di eventuali lettori per certi argomenti. Ora leggo sopra: “Il tuo commento è in attesa di moderazione.” Mi auguro vivamente che, considerata la delicatezza del mio sfogo, consideriate quanto da me scritto, anche se sincero e veritiero, come qualcosa del tutto personale e privato, cioè da non pubblicare assolutamente.

    Confido nella vostra comprensione e rinnovo i miei più cordiali saluti,

    Gianni

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