Max Pezzali e Debora Pelamatti sposi. “La vita con te” è una favola d’amore tutta da cantare

Si sono detti sì con il garbo, la riservatezza e la semplicità che li contraddistingue da sempre. Max Pezzali e Debora Pelamatti sono una coppia così. Nonostante il successo e la fama, ai party e ai flash dei paparazzi preferiscono la vita tranquilla e piena di interessi che li unisce da moltissimo tempo. Così in un giorno di primavera sono convolati a nozze, coronando quella che è davvero una favola d’amore, romantica e piena di sentimento come gli sguardi di uno nei confronti dell’altro. Un matrimonio semplice, raffinato, ma soprattutto sentito, perché avvolto da quell’amore che lega la coppia ad amici e parenti che da anni vivono in prima persona la loro storia come una tra le più belle di sempre: innamorati e felici come al primo appuntamento, ma uniti da un profondo sentimento che ora li vede finalmente in marito e moglie. A festeggiarli le famiglie di lui e di lei, oltre agli amici più stretti, quelli di una vita, i compagni di avventure e di lavoro come Claudio Cecchetto, manager e producer di Max da sempre, con la moglie Mapi Danna e Paola Iezzi, una delle migliori amiche della sposa, oltre a Pier Paolo Peroni e Syria. Ma non lasciatevi ingannare dai nomi famosi perché questi sono gli amici veri della coppia, quelli che hanno tifato per loro ogni giorno e nel giorno del sì si sono commossi come se fossero loro a convolare a nozze.

Quindici giorni per organizzare tutto, grazie al prezioso aiuto di un’amica, Valentina Ottone, e a quel motore che solo la felicità mette in azione con così grande forza e intensità.
A realizzare le decorazioni floreali il Fioraio Sergio che in realtà è il padre del cantante, da sempre fiorista, che ha seguito il fil rouge delle nozze, il colore rosa, come il meraviglioso abito della sposa, firmato da Atelier Emè. Cerimonia emozionante e suggestiva tra le canzoni che hanno segnato la storia d’amore tra i due, momenti di commozione e a conclusione la stupenda torta nuziale realizzata da Domenico Spadafora. A pochi giorni dalle nozze ecco qui per voi l’intervista alla sposa. Ancora emozionata e raggiante per quelloa che per lei è una vera e propria favola.

Max e Debora con i testimoni Cisco e la sorella di lei, Tiziana


Il 28 aprile tu e Max vi siete detti sì in gran segreto: una cerimonia per i parenti e gli amici più stretti per celebrare un grande amore che vi unisce da anni. Com’è andata?
Sì domenica 28 aprile io e Max ci siamo sposati! E’ stata una cerimonia che è voluta essere un vero e proprio abbraccio con le persone a noi care, con la nostra famiglia e gli amici più stretti. E’ stata davvero molto suggestiva perché, avendo affianco le persone che si amano, è stato tutto speciale e romantico. Direi fiabesco! Perché è il matrimonio che sognavo da sempre e posso dire che si è realizzato. Una cerimonia molto semplice in campagna, con gli addobbi floreali creati dal papà di Max che ha sempre fatto il fiorista di professione, e con tutto quello che ha reso speciale il nostro giorno più bello.

Quando e come avete deciso di sposarvi?
In realtà lo abbiamo deciso in pochissimo tempo e davvero in pochi giorni abbiamo organizzato tutto; infatti non c’era il segreto, ma la fretta di fare tutto in poco tempo. Abbiamo capito entrambi che era “ora o mai più”, nel senso che era arrivato il momento e abbiamo deciso quindi di buttarci in questa avventura. E’ stata dura perché io ho continuato a lavorare e l’organizzazione ha richiesto dei sacrifici notevoli in termine di tempo e di concentrazione. In quindici giorni scarsi abbiamo fatto tutto e alla fine… ce l’abbiamo fatta!

Debora Pelamatti con le amiche Paola Iezzi e Delia Invernizzi


Come mai la scelta di un matrimonio riservato e fuori dal clamore mediatico?
Il nostro matrimonio ha rispecchiato in tutto e per tutto quello che siamo io e Max. Noi amiamo la riservatezza delle nostre mura domestiche, non siamo molto da jetset. Partecipiamo a pochissimi eventi pubblici e, nonostante ci invitino spessimo, noi preferiamo divano, coperta e serie tv. Quindi il nostro matrimonio non poteva che essere così.

Come ti ha conquistata Max?
Allora noi ci conosciamo da tantissimo tempo e Max mi ha sempre conquistata, prima da amica e poi come fidanzata, per la sua immensa intelligenza. Lui è un uomo molto, molto curioso, che approfondisce ogni aspetto della vita. E’ appassionato di aerei, di storia… E’ un uomo che sa dire scusa e capire quando sbaglia. Un uomo che sa dire “Ti amo!” , insomma un uomo intelligente a 360 gradi. Spesso ho fatto anche dei paragoni con le persone intorno a me e non ho mai conosciuto un uomo così. E’ unico, con una testa che bisognerebbe clonarla. Tutti quelli che lo conoscono rimangono affascinati proprio da questo. Qualche settimana fa per esempio gli ho presentato un amico che fa il pilota di aerei 777 e Max lo ha lasciato senza parole perché sapeva tutto.


Per le nozze hai indossato un meraviglioso abito rosa, un colore scelto anche per alcuni dettagli del ricevimento. Come hai scelto l’abito?
E’ stata una scelta molto interessante e curiosa. Io ho moltissimi amici stilisti di moda e di abiti da sposa eppure è nato tutto per caso. Stavo girando su Instagram e ad un tratto mi appare quest’abito. Non avevamo ancora deciso di sposarci. E’ successo circa un mese e mezzo fa. Mi è piaciuto così tanto che ho fatto lo screenshot sul cellulare. Quando abbiamo deciso di sposarci il primo pensiero è stato: “Io voglio quell’abito. E’ quello il vestito dei miei sogni!”
Non conoscevo nessuno all’interno di Atelier Emè, ma in poco tempo sono arrivata ad avere un contatto con la pr e quando sono entrata in showroom avevano già preparato l’abito da farmi provare. Quando l’ho visto mi è venuto da piangere perché sembrava disegnato apposta per me. Pur avendomi preparato anche altri abiti, non ho voluto provare nient’altro perché volevo quello. Era l’abito per me. L’ho sentito mio dal primo istante! Sono felice perché quel vestito mi rappresenta davvero molto: rosa, come poi tutti gli addobbi floreali, il modello, la forma…

Max Pezzali, Valentina Ottone e Debora Pelamatti


Chi ti ha aiutata nell’organizzazione?
Una mia carissima amica, Valentina Ottone, che non fa la wedding planner di professione ma è pr e organizzatrice di eventi per numerosi brand. Mi ha detto: “Ma sei sicura di volere me?” E io assolutamente non ho avuto il minimo dubbio. E’ stata eccezionale! E ha avuto una pazienza incredibile!

Debora Pelamatti con il padre Renato


Il momento più emozionante
Quando sono scesa dalle scale della camera nella quale mi sono preparata e mi sono trovata di fronte mio padre. E’ stato l’unico momento nel quale sono scoppiata a piangere e mio papà che è un uomo d’altri tempi mi ha detto: “Non piangere che ci sono i fotografi! Non farmi fare delle figuracce!!!”


Hai fatto tutto da sola o Max ti ha dato una mano nei preparativi?
Ho fatto tutto con l’aiuto di Valentina, ma devo dire che anche Max ha contribuito notevolmente. I tempi erano veramente ristretti e quindi se non l’avesse fatto non ce l’avremmo davvero fatta. Max ha scelto il suo abito. Io insistevo perché scegliesse un abito blu China che stava molto bene con i suoi occhi, ma lui invece ha insistito per un abito blu più elegante. Devo dire che aveva ragione al 1000 per 1000. Poi Max ha scelto da solo le fedi di Salvini e il menù, pretendendo che ci fosse il risotto per seguire la tradizione pavese. Infine da super goloso ha scelto i dolci e la torta. Una wedding cake tra l’altro meravigliosa e realizzata da Domenico Spadafora, bravissimo artista delle torte, che ha creato qualcosa di speciale e delizioso.

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Sei una donna moderna, determinata, forte, realizzata ma anche romantica e sentimentale: come hai vissuto il giorno delle nozze?
Mi riconosco molto negli aggettivi che hai utilizzato. Sono forte e determinata sì, ma prevale sempre in qualsiasi cosa io faccia il mio romanticismo. Il giorno delle nozze l’ho vissuto come il coronamento della storia d’amore più bella che mi potesse mai capitare.
Max ha scritto all’inizio della nostra storia: “Eravamo quello che tutti sognano, quell’amore che i cantanti cantano”… In questi giorni sto leggendo molti messaggi di auguri e io mi sto commuovendo. Non potevo desiderare un inizio migliore per la mia vita quando ho conosciuto Max però è stato il coronamento di un sogno. Convivevamo da tempo, ma non è la stessa cosa… Se ti svegli la mattina da moglie e marito, ti svegli frastornato, provando una sensazione nuova. Ti senti bene! Sei felice e a noi l’emozione non è ancora passata.


La vostra canzone?
Ci sono tante canzoni che Max mi ha dedicato, da Bonnie e Clyde a Fiori nel deserto, fino a L’Universo tranne noi. La colonna sonora del nostro matrimonio, allo scambio degli anelli, è stata “La vita con te”. Il titolo è emblematico e poi Max, quando la scrisse, mi disse che era quello che provava quando stava con me. Così quando abbiamo deciso quale canzone dovesse rappresentare il nostro giorno più bello abbiamo scelto questa.

Credit foto: Marco Piraccini, Pamela Rovaris e Nicoletta Subitoni

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