Anche le spose scelgono la moda sostenibile: Pronovias lancia We do eco, la prima linea di wedding dress green

In occasione della Fashion Revolution Week ci tenevo a raccontarvi di un bellissimo progetto nato all’interno di quella che oggi è la società leader mondiale nel settore bridal di lusso più innovativa e all’avanguardia. Sto parlando naturalmente del gruppo Pronovias, che da tempo dimostra la sua capacità di intercettare l’esigenze del mercato sia in fatto di estetica ma anche di sensibilità rispetto a tanti temi come ad esempio proprio quello della sostenibilità. A questo proposito il brand recentemente ha lanciato #WeDoEco, la sua prima collezione di abiti sostenibili.

La collezione è composta da quindici vestiti sostenibili sotto tutti i punti di vista, dai tessuti alle cerniere, dalle decorazioni agli appendini, e identificati con un’etichetta speciale 360o Eco, e ventiquattro eco- friendly, per i quali la maggior parte dei componenti sono ecologici.

Fra le proposte di #WeDoEco è possibile trovare abiti dalla taglia 32 alla 64 dei vari brand che compongono il portafoglio di Pronovias Group: Atelier Pronovias, Nicole, House of St. Patrick e White One. Nel corso del 2021 saranno disponibili anche modelli di Pronovias e Ladybird, per offrire così delle alternative responsabili e attente all’ambiente per tutti i brand. Continua a leggere

Fashion Revolution Week e il nostro armadio: i consigli per un guardaroba più sostenibile

Da ieri è iniziata l’ottava edizione della Fashion Revolution Week, la settimana dedicata alla sensibilizzazione dei consumatori e delle aziende su una moda più consapevole, sostenibile ed etica.
Il movimento è nato nel 2013, a seguito del tragico crollo dell’edificio Rana Plaza, in Bangladesh. Uno degli episodi più drammatici del mondo della moda, che ha causato la morte di 1.138 operai e ne ha feriti altri 2.500.
Una moda più equa ed etica è ciò che chiedono i promotori e i sostenitori della Fashion Revolution Week, che di anno in anno sta conquistando il consenso di sempre più persone. Durante questa settimana eventi, iniziative, talk, tavole rotonde per discutere dei cambiamenti che sono necessari per cambiare il settore della moda, diventando così più inclusivo e più rispettoso dell’ambiente e delle persone.
Nei prossimi articoli vi racconterò alcuni dei brand italiani (e non solo) che portano avanti con il proprio lavoro il concetto di moda sostenibile, aiutando noi consumatori a comprendere quanto sia importante cambiare e capire che dietro alla scelta di una maglietta c’è molto, molto di più di una tendenza da seguire o di un brand popolare.
Quello che è possibile fare però è iniziare a cambiare le nostre abitudini, su come scegliere i capi sì, ma anche come conservarli, come curarli e come liberarcene se non li vogliamo più.
Un anno di pandemia ha accelerato molto questo nuovo modo di concepire il settore dell’abbigliamento e i nostri acquisti, primo fra tutti l’importanza di scegliere materiali di qualità e prodotti il più possibile Made in Italy, lasciando da parte tutti quegli acquisti che ognuna di noi ha fatto nei negozi di fast fashion, che ci hanno riempito gli armadi, hanno fatto enormi danni al pianeta, costringendo tante persone a lavorare in condizioni disumane. Continua a leggere