Passione Toile de Jouy: la primavera 2023 non resiste al fascino senza tempo della stampa francese

E’ nato nel 1760 in Francia eppure ancora oggi, dopo aver conquistato il cuore di principesse, nobili e regine, come Paolina Bonaparte e Maria Antonietta, o come couturier come Christian Dior, il suo fascino è rimasto immutato. Il segreto? Quell’allure romantico intramontabile, capace di rendere charmant qualsiasi donna e qualsiasi ambiente. Sì perchè il Toile De Jouy, l’inconfondibile stampa su lino o cotone che riprende motivi bucolici o pastorali, già dal XVIII secolo veniva usato per abiti, accessori, ma anche tappezzerie e sofà. Lo sapeva bene appunto Maria Antonietta che se ne innamorò a prima vista e che lo scelse per i suoi abiti e per arredare il Petit Trianon di Versailles.
Sono diverse stagioni che ormai lo ritroviamo all’interno delle collezioni e ogni anno si pensa che sia l’ultimo di una tale tendenza; eppure ogni anno ci stupisce rinnovando la sua magia e il suo allure.
Così anche quest’anno all’interno delle collezioni primavera/estate ne troviamo meravigliosi esempi tra abiti, gonne, giacche e persino shorts. Ma non finisce qui perchè il Toile De Jouy in questa stagione vestirà anche le nostre tavole, le nostre camere da letto donando ad ogni ambiente charme e romanticismo.
Scopriamo allora insieme il meglio del Toile de Jouy di stagione. Ve ne innamorerete a prima vista!

Abbigliamento

Moods Milano

A Milano è stata la prima a proporlo, prima del boom che l’ha poi portato in ogni armadio e in ogni collezione. Michela De Palma di Moods Milano dal 2016 realizza sartorialmente gonne lunghe, gonne mini a palloncino, croptop, chemisier e tanto tanto altro nell’inconfondibile fantasia francese.

Moods Milano

Sul sito trovate una sezione dedicata al Toile De Jouy, ma non fate l’errore di pensare che siano solamente quelli i capi di Moods. Nel negozio di Via Cesare Cesariano 6 ne troverete tanti altri e poi essendo capi artigianali e sartoriali potete creare il vostro capo a seconda delle vostre esigenze e dei vostri gusti. La fantasia proposta da Michela è in tantissime varianti di colore: dal salvia al ruggine, dall’azzurro al bordeaux.

Moods Milano

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Il Kimono non è mai stato tanto di moda: Hala Page è il brand Made in Italy che lo celebra

La moda si sa torna sempre. Lo abbiamo imparato spesso a nostre spese dopo aver visto tornare di tendenza i croptop, i jeans a vita alta, il Barbour, le spalle larghe delle giacche… e aver scoperto a malincuore di aver eliminato anni prima dal nostro guardaroba quello che sembrava essere ormai passato di moda.
Poi però ci sono quei capi che non smetteranno mai di piacere, di affascinarci e farci sentire bellissime. Uno di questi è senz’altro il kimono, un capo fluido senza tempo, capace di reinventarsi ed adattarsi a stili ed epoche diverse. In origine regale e sontuoso, il kimono è stato capace nel tempo di evolversi e trasformarsi in versione casual per ogni età e cultura, facendo un viaggio nel tempo, segnando un eterno dialogo tra oriente e occidente, senza però mai perdere la sua essenza.

Sono tanti i brand internazionali che lo hanno ripreso e riproposto già da diverse stagioni, creando dei veri e propri capi iconici e da collezione per appassionate ma anche per chi per la prima volta ne ha indossato uno, innamorandosene a prima vista.
In Italia il brand Halapage è nato dall’idea di due donne con personalità molto diverse, unite da una profonda amicizia e soprattutto dallo stesso desiderio di creare capi versatili e originali. E soprattutto due donne con in comune l’amore per i kimono.

Eleonora Geria e Tania Paganoni hanno così fuso insieme stile, passione e intraprendenza, dando vita così ad un capo di tendenza che esalta e valorizza la fisicità di ogni tipo di donna, il kimono, che pur essendo un capo semplice nella struttura, è in grado di emanare una sensualità e un mistero senza tempo, adattandosi al corpo di ogni donna, avvolgendone le forme e l’anima in perpetua armonia. Continua a leggere

I colori nostri alleati con l’armocromia: ora dal parrucchiere si pensa alla bellezza a tutto tondo

Nell’ultimo anno abbiamo fatto amicizia con una parola che in principio ci è sembrata assolutamente nuova: “armocromia”. Chi di noi non l’ha sentita almeno una volta infatti negli ultimi mesi? A portare in Italia questo metodo innovativo, che permette di individuare in base alla combinazione di pelle-occhi-capelli la palette di Colori Ideali che più ci valorizza, è stata prima fra tutte Rossella Migliaccio, consulente di immagine e fondatrice dell’Italian Image Institute.

Se qualche tempo fa infatti qualcuno vi avesse chiesto “qual è la tua stagione?”, non avreste certo capito a cosa facesse riferimento la domanda. Ora invece, grazie a quella che è diventata di certo una tendenza dilagante, non c’è donna che non sappia di cosa si tratti. Merito di Rossella Migliaccio, del suo libro best seller, Armocromia, e di una tecnica basata su un arcobaleno di colori, capace di dirci, dopo una consulenza personalizzata, se siamo autunno, inverno, primavera o estate. E poi? E poi il bello arriva proprio in quel momento, quando si prende consapevolezza di quali colori ci stiano meglio addosso. Non solo nell’abbigliamento però, anche nel make up e nella scelta della colazione dei nostri capelli. Continua a leggere

E’ Bridgerton mania: la moda del 2021 riscopre il romanticismo dell’era Regency

Sono poche ormai le persone che non hanno ancora visto la serie evento Bridgerton che proprio durante le feste natalizie ha tenuto incollate a Netflix donne ma non solo appassionate dalla storia romantica di Julia Quiin (oltre che del protagonista maschile interpretato da Regé-Jean Page).
Il segreto del successo di Bridgerton? Sicuramente la storia d’amore piena di passione tra Daphne e il Duca di Hastings, ma soprattutto i costumi indossati nel corso delle puntate che hanno fatto gridare immediatamente esperti di moda e non alla Bridgerton mania.
Eh sì perchè per il 2021 la tendenza sarà quella di ispirarsi allo stile squisitamente romantico visto nella serie, riuscendo però a renderlo attuale.

A realizzare i costumi della serie è stata un’equipe di costumiste capitanata dalla newyorkese Ellen Mirojnick, che già si era occupata di vestire gli attori di capolavori come The Greatest Showman e Maleficent. Per le otto puntate sono stati realizzati 7500 costumi diversi, più tutti gli accessori dell’epoca, riservando una scelta di 104 abiti alla sola protagonista Daphne.

Per il look di quest’ultima è impossibile non riconoscere l’inconfondibile Audrey Style, studiato minuziosamente da Marc Pilcher, ispirandosi alla pellicola Guerra e Pace nella versione interpretata da Audrey Hepburn. La palette nei toni dell’azzurro usata per lei infatti strizza l’occhio agli anni Sessanta, donando alla protagonista un allure naturale, fresco e delizioso.

Insomma il lavoro dietro alla creazione dei costumi è stato incredibile e i frutti si stanno già raccogliendo. E’ infatti bastato guardare le prime puntate per innamorarsi dello stile Regency proposto dalla Mirojnick che ha in un certo senso reinventato la moda ottocentesca, rifacendosi ad un’epoca più contemporanea. Sulla base quindi del periodo Regency, partendo quindi da gonne lunghe, corsetti e acconciature piene di boccoli, si è arrivati a creare modelli che strizzano l’occhio agli anni ’60 soprattutto attraverso la scelta della palette cromatica: colori vivaci e tinte pastello che hanno subito conquistato le spettatrici. Continua a leggere

La moda a noleggio fa tendenza, anche in fatto di abiti da sposa

L’America si sa fa tendenza ed è quindi normale che dopo aver conquistato le donne d’Oltre Oceano anche quelle italiane si siano innamorate del dress sharing. Si avete capito bene: dopo le auto ora sono gli abiti a poter essere noleggiati. In Italia tra le prime a crederci, con grande entusiasmo e intuito, sono state Caterina Maestro ed Elena Battaglia, che nel 2014 hanno fondato DressYouCan. Di strada in questi anni ne hanno fatta molta, e soprattutto la lista di abiti noleggiati è stata lunghissima, e così ora si può affermare con certezza che il trend è proprio quello di noleggiare la moda, sia essa un abito da sera, da cocktail o addirittura un abito da sposa.

La conferma è arrivata poche settimane fa sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, dove la bellissima modella Michelle Sampaio ha sfilato con un abito del portale di moda a noleggio. Una rivoluzione insomma (Che sia una vera e propria tendenza lo si capisce anche dal fatto che un brand come Twinset ha ideato una intera collezione a noleggio, Pleasedontbuy, per le occasioni importanti, presentata anch’essa in anteprima in Laguna con la modella e influencer Paola Turani in uno splendido abito di tulle celeste).

Ora che la conferma è arrivata DressYouCan non si ferma, ma anzi guarda avanti con nuovi progetti e sfide, prima fra tutte la presentazione di DressYouCan Bridal di domani a Milano nello showroom di via Gian Giacomo Mora 1, angolo corso di Porta Ticinese.
Sarà presentato, in esclusiva per la stampa, l’innovativo servizio che porta in Italia la tendenza wedding che sta già spopolando nel mondo: quella del noleggio di abiti da sposa di lusso.
Inoltre, grazie a DressYouCan Bridal le future spose potranno trovare per la prima volta in un unico spazio un vero e proprio “wedding team”, con tutti i professionisti del settore necessari per organizzare un matrimonio da favola.

Un mondo tutto da scoprire e che sono certa vi conquisterà. Che vi dobbiate sposare e non. Perché diciamocelo noi donne non abbiamo mai bisogno di una scusa per indossare un abito favoloso.

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Tutti pazzi per Frida Kahlo: la moda riscopre il suo fascino

Ti meriti un amore che ti voglia
spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno
alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti
lasciano dormire.
Ti meriti un amore che ti faccia
sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo
quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono
perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare
con te,
che trovi il paradiso ogni volta che
guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le
tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti
quando canti,
che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.

Ti meriti un amore che ti spazzi via le
bugie
che ti porti il sogno,
il caffè
e la poesia.

– Frida Kahlo

Una dichiarazione d’amore unica, passionale, piena di sentimento, di vita, di amore, proprio come era la sua autrice. Una donna a tinte forti, senza sfumature, con un carattere deciso e definito, che ha affrontato l’esistenza di petto, senza nulla che l’addolcisse.
Frida Kahlo era ed è tutt’oggi un’icona per tutti noi, simbolo di una femminilità consapevole, audace, rivoluzionaria, controcorrente.
E così a distanza di anni e anni la sua figura appassiona milioni di donne che si ispirano a lei, la riscoprono, cercano di imitarne le peculiarità.

Quest’anno la moda ha deciso di reinterpretare Freeda portandola sulle passerelle e così sono tante, tantissime
le donne che anche per il giorno del sì scelgono di ispirarsi a lei, dall’abito da sposa, sino a quello delle invitate o all’allestimento del ricevimento. Le spose che optano per un matrimonio con un mood ispirato a Freeda Kahlo sono esse stesse donne forti, decise, che amano i colori, che sanno osare e che hanno consapevolezza di sé. Continua a leggere

La crisi aguzza l’ingegno: l’ultima tendenza decisamente poco chic è l’iban nell’invito di nozze

Sabato scorso sul Corriere della Sera è apparso un interessante articolo firmato da Grazia Maria Mottola sull’ultima tendenza in fatto di matrimoni. Non pensate a torte da Mille e una notte o ad abiti ecologici, ma ad una semplice sigla sull’invito di nozze. Aprendo infatti la busta patinata in tempi di crisi ecco la sorpresa: la presenza sotto i dettagli del matrimonio del codice iban della coppia di novelli sposi. Avete capito bene; quel timore dei tempi andati in cui i giovani sposini accettavano di buon cuore, ma non senza un velo di rossore sul viso, la busta della nonna o della prozia con dentro qualche sudato risparmio da metter via per i giorni di pioggia sembra essere stato spazzato da una ventata di strafottenza. Ebbene sì perchè i giovani di oggi, probabilmente mossi dalle difficoltà economiche di questi anni nel trovar lavoro o nell’arduo compito di voler soddisfare ogni qualsivoglia capriccio nonostante la carenza di uno stipendio fisso, prediligono i soldi ai regali della lista nozze di un tempo e non si mordono certo la lingua nel chiedere un obulo a ciascun invitato. Continua a leggere