All you need is love: uno scatto racconta l’amore e genera le vostre reazioni

Quando Michele Dell’Utri, fotografo di successo capace di racchiudere in uno scatto emozioni, pensieri e parole, mi ha mostrato questa foto ne sono rimasta subito colpita.
E’ efficace, arriva dritta al cuore, ma anche al nocciolo della situazione di cui tanto si dibatte in questi mesi.
Sei coppie diverse per età, religione, idee politiche e gusti sessuali sono state immortalate dalla sua macchina fotografica in un istante di vita, di amore, ognuno vestito a festa per celebrare un’unione di sentimenti e di intenti.
Si tratta di coppie che si amano e che vogliono stare insieme: c’è la coppia tradizionale, quella che celebra le seconde nozze, quella che ha già una bimba, quella diversa per cultura e religione e quelle gay.
E’ un’immagine che non lascia indifferenti, che pone delle domande e delle reazioni.
Forse ancor più incisiva grazie ad una location unica che purtroppo da qualche giorno non esiste più: il celebre graffito realizzato dal writer Blu all’ XM24 di via Fioravanti, cancellato dallo stesso artista in segno di protesta.
Lo scatto fa parte di un interessante shooting fotografico realizzato dal fotografo per il Circuito fiere Si Sposa di Bologna.
A voi che cosa trasmette e cosa vi comunica?
Mi interessa raccogliere la vostra opinione, il vostro pensiero perché è il pensiero della gente, dell’opinione pubblica vera, anche se su un piccolo campione.
Intanto l’ho chiesto in un post su Facebook e qui di seguito potrete leggere le opinioni di chi ha visto la foto e ha avuto qualcosa da dire in merito.
Aspetto anche i vostri commenti, perché è la gente che pensa, che ama e che vive, non i dibattiti politici, i talk show o i titoli sui giornali. Ma solo e sempre la gente comune.
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A Milano nasce la prima Colomba Rainbow contro l’omofobia e già si pensa alle wedding cake a tema

Tempo di Pasqua e già sugli scaffali di negozi e supermercati è un tripudio di uova di cioccolato e leccornie, ma c’è chi quest’anno ha pensato a dare un tocco in più al dolce della tradizione.
E’ nata infatti in una storica e frequentatissima pasticceria ai bordi della periferia di Milano la prima Colomba Rainbow: diversa non nel gusto o negli ingredienti, ma semplicemente nell’incarto decorato con gli ormai noti nastri color arcobaleno divenuti protagonisti già a Sanremo e simbolo della campagna a favore del Decreto Cirinnà.
Un dolce contro l’omofobia insomma nato dall’idea della Sommelier Diana Zerilli e da Gianni Paci, anima e motore della Pasticceria Graziano di Baggio.

Erano ancora in forno e già facevano parlare di sé queste colombe, tanto che tv, giornali e blog si sono interessati a questo laboratorio di dolci che ogni giorno produce brioche e torte capaci di far arrivare da lontano centinaia di affezionati.

La Colomba Rainbow entra di diritto nelle novità di questa Pasqua 2016, perchè, oltre ad essere prodotta artigianalmente con ingredienti di primissima qualità , ha un impasto davvero particolare grazie all’aggiunta di Vernaccia di San Gimignano della Cantina Mormoraia, che conferisce al dolce un sapore unico e una fragranza eccezionale. Continua a leggere

A Lourdes San Valentino è per tutti, anche per le coppie gay

Un dépliant che recita: “Un week-end per le coppie. Venite a Lourdes per dirvi: ti amo“.
Niente di strano se non fosse che l’invito sia per uno dei luoghi sacri per eccellenza, simbolo della fede cristiana.
A distribuirlo nelle scorse settimane la diocesi di Tarbes e Lourdes. Sul foglio campeggia l’immagine di un uomo e di una donna, con una sorta di Cupido al loro fianco.
A suscitare qualche polemiche già di per sé poteva essere l’uso da parte della Chiesa di una festività di tipo commerciale, come quella degli innamorati che si festeggia ogni anno il 14 febbraio.
In realtà a far scalpore è però il fatto che a Lourdes siano invitate oltre tutte le coppie, ma proprio tutte, anche quelle gay.
Sabato e domenica infatti al famoso santuario sono attesi migliaia e migliaia di innamorati. Tra loro anche coppie omosessuali, come specificato da Thierry Castillo: “L’appello è indirizzato a tutte le coppie: sposate, non sposate, omosessuali e così via”, precisando che tuttavia“non sarà impartita una benedizione”.

Un grande segno di apertura insomma che parte proprio da uno dei luoghi simbolo della fede cristiana.
Il rettore del santuario, Padre André Cabes, rettore del santuario, ha infatti lui stesso parlato di apertura: “Il miracolo di Lourdes è quello di un incontro, di Bernadette Soubirous con la Vergine: in questo senso vogliamo celebrare ogni tipo di incontro”. Continua a leggere

In nome dell’amore adesso arriva il “matrimonio a tre”

Guardando le foto pubblicate sul The Daily Mail sembrano essere i membri di una nuova boyband invece si tratta di ben altro.
In un momento in cui le unioni civili e il diritto di sposarsi per le coppie gay sono temi sulla bocca di tutti, ecco che dall’altra parte del mondo c’è chi va oltre perché se dieci anni fa era “diverso” veder convolare a nozze due persone dello stesso sesso, ora l’ultima frontiera del matrimonio sembrano essere le nozze a tre.

Il primo sposalizio gay tra tre uomini ha avuto infatti luogo in Thailandia, dove tre persone gay si sono unite in matrimonio.

Giovani e belli i tre ragazzi, Joke, 29 anni, Bell, di 21 e Art di 26, sono convolati a nozze nel corso di una cerimonia buddhista simbolica.
La Thailandia è un Paese piuttosto tollerante nei confronti dei diritti delle persone omosessuali e transessuali, nonostante i matrimoni tra persone dello stesso sesso non siano legalizzati. E ora questo Paese sembra essere la Patria di un nuovo trend.

Bell, uno dei tre sposini, ha dichiarato in un’intervista: “Credo proprio che siamo i primi tre uomini a sposarsi tra di loro nel mondo. Alcune persone potrebbero non approvare la nostra scelta, ma secondo noi la maggior parte comprenderà e accetterà la nostra scelta. L’amore è amore, dopotutto.

Joke e Art, già coppia da tempo, hanno conosciuto Bell, il più giovane, e subito è scoccato l’amore.

In nome dell’amore cosa dovremo aspettarci ora? Se amore è diritto ad amare e a farlo in maniera ufficiale, davanti allo Stato e al resto del Mondo, ecco allora dovremo aspettarci tra qualche anno matrimoni tra gruppi di persone, amici, persone e animali e chissà cos’altro?
L’amore è meraviglioso in ogni sua forma, basterebbe non dargli un nome e un’etichetta, perché l’anarchia dei sentimenti porta solo confusione. E a volte sembra essere fatto solo per far notizia.

Battiato e il matrimonio: “Pensavo fosse la donna giusta poi ha mangiato 3 yogurt ed è finita”

Enrico Ruggeri, citando una sua canzone, potrebbe dire: “A volte un dettaglio può uccidere una poesia” e sembra essere andata così anche per Franco Battiato, che in un’intervista al Fatto Quotidiano ha parlato tra le altre cose anche di matrimonio. Il suo.

Guardi, una volta con una ragazza pensai anche: “Questa è quella giusta”.”
“E poi cosa accadde?”
“Uscii presto, comprai tre yoghurt, li misi in cucina e poi andai a fare una doccia. Una volta lavato, gli yoghurt non c’erano più.
Li aveva mangiati tutti lei?
Tutti e tre. Ora dico, se ne avesse lasciato almeno uno, avremmo parlato di altro. Ma li aveva fatti fuori tutti. Un saggio di egoismo, non solo simbolico. Tra noi la storia non poteva funzionare e infatti si arenò.

In promozione per la raccolta Anthology – Le nostre anime, il cantautore ha parlato di Loredana Bertè e del suo decoltè, di Papa Francesco, delle donne e di matrimonio per l’appunto.
Ho avuto molte storie, non tutte lunghe e al matrimonio non ho mai pensato. La sola idea mi fa venire voglia di spararmi” ha confidato al suo intervistatore.

Tutti avevano paura di Elton e poi invece è stato Eros a parlare di famiglie e unioni

Erano rimasti tutti a bocca asciutta la prima sera: da una parte i sostenitori delle unioni civili, che speravano in un messaggio forte e netto da parte di Elton John, dall’altra i conservatori del matrimonio tradizionale, contrari al ddl Cirinnà, che erano inorriditi al pensiero del cantante inglese sul palco dell’Ariston magari accompagnato dal marito.
Niente di tutto questo: un’esibizione da pelle d’oca come sempre seduto al pianoforte e due o tre domande a cui rispondere, si pensa addirittura concordate precedentemente e imbeccate da dietro le quinte.

A riaccendere però le speranze degli uni e degli altri ci ha pensato ieri sera l’Eros nazionale, il superospite della seconda serata.
Dopo un medley di grandi successi con in sequenza “Terra Promessa”, “Una storia importante” e “Adesso tu”, il cantante, partito proprio dal palco dell’Ariston, ha tirato fuori lunghi nastri arcobaleno e ha cominciato a sventolarli con passione sul palco.

E’ nella chiacchierata poi con Carlo Conti, accomodati sui gradini del palco, che si va però subito al sodo parlando di famiglia e lì Eros dà il meglio di sé. “I figli fanno famiglia e la famiglia è importante, qualsiasi essa sia. Questa cosa che porto (ovvero i nastri arcobaleno) è importante!”.

Non sapremo mai se era tutto previsto o se Eros ha fatto il battitore libero. Fatto sta che sul palco dell’Ariston finalmente, come tutti si aspettavano, le unioni civili e il tema della famiglia stanno diventando i veri protagonisti.

Ma quella di Sanremo non è stata la sola occasione per il cantante di parlare di famiglia e soprattutto della sua “allargata”. Proprio questa settimana sul nuovo numero di Chi in edicola eccolo in copertina con la moglie Marica Pellegrinelli e i suoi figli, per la prima volta tutti insieme, compresa Aurora.