Tornano i matrimoni: opinioni e pensieri a caldo di Alessandra Iaria, per tutti la Iaia, una delle wedding planner più amate d’Italia

A poche ore dall’annuncio della data tanto attesa, quella del 15 giugno, che sancisce la ripartenza dei matrimoni e degli eventi c’è grande fermento nel mondo del wedding. Gli operatori del settore eventi da settimane chiedevano al Governo di poter ripartire in sicurezza, tornando a fare uno dei lavori più belli.
Proprio ieri le linee guide per la ripresa e oggi c’è attesa per la conferma del Cts.
Inutile dire che professionisti del settore, fornitori e sposi sono sulla striscia di partenza.
Resta qualche interrogativo da chiarire, qualche indicazione a cui bisognerà abituarsi ma l’entusiasmo è davvero alle stelle.
E una che di entusiasmo ne ha da vendere, basta vedere il sorriso raggiante e quell’attitudine alla vita piena di gioia e passione, è Alessandra Iaria, conosciuta da tutti come la Iaia, event planner di grandissimo successo e dallo stile inconfondibile.
Lei, che due estati fa ha organizzato uno dei matrimoni social più seguiti, quello tra la modella Paola Turani e Riccardo Serpellini, è pronta a ripartire, dopo mesi trascorsi a pianificare, a rispondere a sposi e aziende in trepida attesa, a sognare nuovi eventi da organizzare e anche a fare la mamma.
Ecco allora che all’indomani della pubblicazione delle Linee guida per la ripresa dei matrimoni mi sono fatta raccontare a caldo il suo parere, le sue impressioni, e come questo lavoro negli ultimi mesi è cambiato.
Quello che è rimasto immutato è l’amore per questa professione (vi invito a seguirla sui social per una dose di entusiasmo e di bellezza) e la voglia da parte degli sposi di credere in un meraviglioso sogno. Continua a leggere

Enzo Miccio: “Il settore eventi chiede a gran voce di poter ripartire e gli sposi devono tornare a sognare”

Matrimoni, questi sconosciuti. O almeno è quello che sembrerebbe stando alle ultime decisioni del Governo in tema di riapertura. Se infatti con il nuovo Ddl si è pensato a far ripartire la scuola, alcune attività sportive, i cinema e i teatri… ancora una volta si è taciuto in fatto di eventi e matrimoni.
Il settore, fermo da quattordici mesi e duramente colpito dalla pandemia con un calo del fatturato del 90 per cento, si aspettava risposte e indicazioni per poter tornare a fare il proprio lavoro, realizzando i sogni e i giorni più belli degli italiani. E invece anche questa volta nulla di fatto.
Organizzatori di eventi, liberi professionisti, imprenditori, artigiani che lavorano nel settore sono ormai allo stremo, con un preoccupante danno economico e un’assoluta incertezza sul breve e lungo termine.
Per chi, come i wedding planner, è abituato a programmare e pianificare non c’è futuro a oggi e l’unica cosa che si può fare è rimandare, posticipare, tenere i nervi (ormai davvero fragili) saldi e tranquillizzare sposi e clienti, ormai delusi da un continuo posporre, in un clima di assoluta incertezza.
A poche ore dalle ultime decisioni del Governo e dall’imbarazzante silenzio da parte di questo nei confronti di migliaia di aziende che in Italia lavorano di eventi, ho fatto una chiacchierata con chi ha fatto di questo mondo la propria passione più grande, il proprio lavoro e una vera e propria impresa. Sto parlando di Enzo Miccio, organizzatore di eventi da sogno, wedding planner di centinaia di spose ed esperto di costume, che qui con me fa un bilancio della situazione, sottolineando quanto a oggi non si sia fatto e quanto si senta abbandonato chi lavora in questo settore. Persone che chiedono semplicemente di tornare a fare il proprio lavoro, rispettosi delle regole e della sicurezza dei propri collaboratori e dei propri clienti, tanto da aver presentato al Governo un protocollo per tornare a sognare.

Cosa prevede il protocollo presentato al Governo e realizzato in collaborazione con la Feu?

Insieme alla Feu, associazione di cui faccio parte, abbiamo lavorato a un protocollo serio e dettagliato che sancisce le regole comportamentali da seguire durante un evento, in modo da fronteggiare e contenere l’emergenza sanitaria Covid- 19.
Ogni criterio è stato studiato in base al colore delle regioni – zona bianca, zona gialla, zona arancione e zona rossa – in modo da prevedere delle condizioni più stringenti quando il rischio di contagio è più alto. Questo permetterebbe alle persone di riunirsi per matrimoni ed eventi in sicurezza.

Si parla di ripresa di tanti settori ma non ancora di quello riguardante eventi e matrimoni. Perchè questo silenzio?

Vorremmo saperlo anche noi. Sono mesi che attendiamo delle risposte e, personalmente, continuo a battermi anche tramite i miei social network per tenere alta l’attenzione rispetto a questo argomento.
Il protocollo stilato con la Feu è un tassello ulteriore che mira a trovare una soluzione definitiva a questa situazione.
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La tavola di Pasqua: per Giorgia Fantin Borghi è un trionfo di fiori e colori

Manca pochissimo ormai alla Pasqua e, anche se per il secondo anno consecutivo, dovremo viverla a casa, senza amici o parenti, è importante viverla appieno per celebrarne il significato e la bellezza.
Il fatto che sia più intima ci permette di dedicare ancora più attenzione ai dettagli, alla cura dei particolari, per fare in modo che, nonostante tutto, sia davvero una grande festa di famiglia.

Ecco allora che la tavola diventa la vera protagonista del tradizionale ma ristretto pranzo e si arricchisce di nuance brillanti, fiori freschi, rami delicati, per portare gioia, allegria e soprattutto buonumore ai commensali.
Per avere qualche idea in più su come renderla speciale ecco i consigli di una vera esperta di mise en place e bon ton, Giorgia Fantin Borghi, event planner e organizzatrice di tavole meravigliose per eventi privati e aziendali tra i più importanti. Continua a leggere

#Savetheweddingindustry: il grido del mondo del wedding che, a un anno dall’inizio della pandemia, rischia di spegnersi

Un anno di pandemia, un anno in cui gli italiani e l’intero Paese sono stati sconvolti dall’emergenza sanitaria e immediatamente dopo da quella sociale ed economica. Nessuno è stato esente dall’essere investito da una profonda crisi lavorativa che ha portato a ripensare il proprio modo di lavorare e di vedere la realtà; nei primi mesi di lockdown tante attività produttive sono state bloccate, interrotte, sospese, altre ripensate, con l’organizzazione a distanza del lavoro e con lo smart working…
Tuttavia ci sono settori in Italia che da un anno sono del tutto fermi e che chiedono a gran voce risposte per poter ripartire.
Uno di questi è senz’altro quello degli eventi, un fiore all’occhiello in Italia, che vanta migliaia di professionisti di talento, aziende di settore, artigiani specializzati e ricercati proprio per le proprie capacità e peculiarità.
Tanti sono stati fino ad ora gli appelli dei professionisti che fanno dei matrimoni, così come degli eventi il proprio lavoro e la propria passione. Purtroppo però ad oggi nulla è stato fatto e mancano risposte concrete per chi vive di eventi. Niente ristori, nessuna pianificazione, nessun tipo di progettualità e di indicazioni verso un protocollo indispensabile per far ripartire il settore.
Così è nata la campagna #savetheweddingindustry lanciata da tre event planner di talento, Elisa Mocci, Manuela Speroni e Lucia Boriosi.
Un messaggio forte e chiaro partito da queste tre donne che però in breve tempo ne sono certa farà eco in tutto il settore, riscuotendo il consenso di tutti coloro che lavorano nel mondo degli eventi e che con determinazione, passione e tenacia non hanno mai smesso di amare il proprio mestiere, che da un anno si vedono strappato dalle mani, con continue posticipazioni, rinvii e cancellazioni.
Ecco allora perchè a un anno di distanza diventa fondamentale un messaggio come questo per far ripartire un comparto importante del Paese, che coinvolge migliaia di talenti e di professionalità in cerca solo di risposte e che da mesi invece si sente abbandonato.
Se anche tu fai parte di questo settore aderisci alla campagna #savetheweddingindustry per far arrivare forte e chiaro questo messaggio a chi può e deve fare qualcosa. Ora. Subito. Continua a leggere

Cira Lombardo: “Necessarie soluzioni concrete subito per salvare i matrimoni e tutto un settore in ginocchio”

La pandemia ha portato nel mondo un’emergenza sanitaria che mostra ora una nuova faccia, altrettanto drammatica, quella economica. Sono tantissime infatti le imprese e i lavoratori in ginocchio che chiedono aiuti e risposte concrete al Governo per poter andare avanti. C’è chi è riuscito ad andare avanti, chi ha visto la propria attività chiudere e aprire a singhiozzo a seconda del colore della regione in cui si trovava, e poi c’è chi appartiene a interi settori fermi da quasi un anno intero. Tra questi sicuramente il mondo dello spettacolo, quello dell’arte e della cultura e infine quello degli eventi. Non solo matrimoni, ma anche Corporate e grandi eventi istituzionali.
Il settore italiano, che rappresenta nel mondo un vero e proprio fiore all’occhiello, pensate che vanta ben 46000 aziende, tra le quali molti liberi professionisti, artigiani, esperti, realtà storiche, che costituiscono il 15% del PIL italiano. Fermare il settore degli eventi infatti significa mettere un freno a gran parte dell’economia del nostro Paese, anche perchè attorno ad esso ruotano tantissime altre realtà come quella dell’ospitalità, del food, del vino, della moda…
Purtroppo agli appelli lanciati dai tanti professionisti del settore (wedding planner, fotografi, allestitori, flower designer…) poco o nulla è stato fatto e poche sono state le risposte e gli aiuti in quasi un anno di pandemia.
Sono tante le realtà ormai allo stremo che rischiano di chiudere e che si sentono abbandonate. Dall’altro lato ci sono i committenti di questi eventi, spesso coppie di futuri sposi, che hanno posticipato di mese in mese il proprio sogno d’amore in attesa di qualche certezza in più.
Per poter ripartire è indispensabile ora un protocollo di sicurezza che permetta alle aziende e ai professionisti di poter ripartire: regole precise per consentire di svolgere il proprio lavoro e di poter guardare con speranza al futuro delle proprie realtà imprenditoriali.
Per conoscere meglio lo status quo e per analizzare i possibili scenari ho intervistato Cira Lombardo, famosa event planner, che da mesi raccoglie le preoccupazioni e i desideri delle sue spose in stand by, oltre che di tante, tantissime aziende con cui lei ha un confronto continuo teso a trovare soluzioni. Quelle che non arrivano dal Governo, ma che ora è tempo di pensare. Perchè il mondo degli eventi vuole e deve ripartire. E per farlo qualche soluzione si sta già studiando. Continua a leggere

Unicaè: il progetto di design della event planner Cira Lombardo che celebra il Made in Italy e la nostra unicità

Si dice che periodi particolari come questo che stiamo vivendo facciano bene alla creatività, che sia proprio in situazione così che nascono le idee più inaspettate o che magari da tempo erano chiuse nel nostro cassetto.
Deve essere proprio vero a giudicare dal nuovo progetto di Cira Lombardo, la event planner dei sogni, che trovandosi di fronte ad un momento decisamente particolare e “calmo” del proprio lavoro, sempre frenetico tra un matrimonio, un evento o un corso in presenza davanti a centinaia di persone, ha dato vita a Unicaè.
Di cosa si tratta? Un progetto speciale che mette al centro il Made in Italy, la creatività e le emozioni.
Non una semplice linea di complementi d’arredo, né una capsule collection di moda… ma tanto tanto altro. Per scoprirlo è necessario seguire passo passo questo nuovo progetto che già dai primi giorni sta regalando grandi soddisfazione alla wedding planner più vulcanica d’Italia.
Per il momento sappiamo che Unicaè è arte della tavola con alcuni set di tablewear per rendere unica la tavola delle feste e delle occasioni speciali. Cira Lombardo ha infatti svelato i primi pezzi di Unicaè che per ora sono due Christmas Box per la tavola, ideali da regalarsi e da regalare, oltre che un vassoio che sta già facendo impazzire tutte le sue followers e non solo.
Ma le sorprese sono tante e il progetto Unicaè sono certa regalerà grandi emozioni, sia per la sua ideatrice che per chi le acquisterà, portando nella propria casa un pizzico di magia firmata Cira Lombardo, in attesa di rivedere i meravigliosi eventi a cui ci ha abituati negli anni. Continua a leggere

“Tutti i segreti per un matrimonio perfetto”: sogni e segreti nel libro di Silvia Slitti per credere oggi al Sì, lo voglio

E’ uscito da pochissimi giorni, ma già è sulla bocca di tutti il nuovo libro di Silvia Slitti, la event planner delle star dal cuore grande, capace di emozionarsi come una bambina nel vedere la prima copia del volume tra le sue mani e allo stesso tempo di realizzare matrimoni da sogno con la determinazione di una leonessa.
E’ passato poco dalla mia intervista a lei, dove gridava con forza e coraggio la situazione italiana della sua categoria, facendosi portavoce del disagio e delle tante difficoltà, dando voce a chi nel settore magari ha meno autorevolezza o minor fama.
Ora la ritrovo al settimo cielo per l’uscita del suo libro, ma capace di dire sui social che quasi si sente in colpa di sentirsi tanto felice in un momento così. E questo fa capire chi c’è dietro all’immagine della wedding planner di successo, una ragazza partita dalla provincia con un sogno nel cassetto che passo dopo passo è riuscita a realizzare uno dopo l’altro i traguardi che si era prefissata.
Oggi che i matrimoni purtroppo non possono essere organizzati e tutti sono rimandati al 2021 per lei, così come per tutti coloro che lavorano nel settore eventi in Italia, è un momento di riflessione, di cambiamento e perchè no anche di occasione per ripensare al proprio lavoro e all’essenza stessa di un giorno tanto importante come quello del sì. Ciò che però non deve cambiare è il fatto di credere nei sogni e in quello che due innamorati condividono, progettando una vita insieme. Ecco allora che dall’esperienza personale e professionale di questo momento storico rivoluzionario e tanto complesso Silvia ha voluto raccontarsi e raccontare sé stessa, svelando segreti, aneddoti e pensieri che forse prima del Covid non avrebbe raccontato con così tanta sincerità. Merito del periodo di trasformazione che sta investendo tutti noi, di chi come Silvia crede nei sogni e di chi, come la nuovissime casa editrice, Caro Diario, scommette nelle persone e nel talento di chi ha di fronte. Continua a leggere

Lo sfogo di Silvia Slitti, la event planner dei sogni, per un settore messo allo stremo e chiamato ad una dura prova

Nel week end il nuovo Dpcm ha destato la preoccupazione e il disappunto di tanti italiani, da ristoratori che si sono visti chiudere il locale alle ore 18, rendendo di fatto impossibile svolgere il proprio lavoro, ai commercianti, già stremati da mesi di lockdown e di incertezze. Purtroppo la seconda ondata di questa pandemia sta mettendo e metterà alla prova ancora più italiani, lavoratori, professionisti, imprenditori.
Uno dei settori maggiormente colpiti da questo nuovo Dpcm e già messi a dura prova nella passata primavera è sicuramente quello degli eventi, fatto non solo di wedding planner ma di tanta aziende, liberi professionisti, creativi, fornitori. Lo stop alle feste e alle cerimonie è infatti una prova difficile da superare per moltissime realtà, che ora vedono nuovamente bloccato il proprio lavoro, con l’impossibilità di realizzare matrimoni, feste aziendali, battesimi, compleanni…
La conseguenza? Un danno incalcolabile che tocca tutti dai più grandi professionisti, gli event planner delle star e dei grandi eventi, che sono delle vere e proprie aziende con collaboratori e dipendenti, sino ai più piccoli, che vedono nel proprio lavoro l’unica fonte di sostentamento.
A dar sfogo a questo senso di frustrazione, abbandono e rabbia è stata Silvia Slitti, una delle più importanti event planner italiane, che durante la sua carriera ha realizzato matrimoni, compleanni ed eventi da Mille e una notte, con la capacità unica di chi sa far sognare ad occhi aperti.
Purtroppo però in questo momento storico anche i più grandi sognatori vacillano di fronte alla realtà che si trovano di fronte e allora Silvia ha affidato ad alcune stories di Instagram il suo stato d’animo di imprenditrice italiana, che ancora una volta vede stoppato il suo lavoro, senza aiuti e senza uno spiraglio a breve termine.
Tanti, tantissimi colleghi, fornitori e amici si sono ritrovati nelle parole di Silvia e le hanno scritto, condividendo il suo stato d’animo e il suo malumore.
Ecco allora cosa pensa una delle più grandi organizzatrici di eventi Italiane della situazione che stiamo vivendo e che sta vivendo uno dei settori più capaci ed apprezzati d’Italia in tutto il mondo. Continua a leggere