Riuscire ancora a commuoversi per il sì di due amici…

Lunedì sono stata con mio marito al matrimonio di una coppia di amici. Due amici che sono cresciuti insieme a noi e che come noi hanno letteralmente trascorso una vita insieme fino a dirsi sì.
Pur scrivendo ogni giorno di matrimoni l’emozione e la commozione nel vederli compiere quel grande passo è stata tantissima.
E’ bastato vedere la sposa, elegantemente vestita con il velo di pizzo appoggiato sulle spalle, incedere al fianco del padre verso l’uomo della sua vita, che qualche lacrima ha fatto capolino sul mio viso.
Mentre Riccardo e Rossella pronunciavano le promesse nuziali li ho rivisti in quelli che per loro sono stati quattordici anni di fidanzamento: li ho ripensati al mare insieme alla nostra compagnia, lei sempre abbronzatissima e piena di voglia di vivere, e lui, lucidamente attaccato ai suoi sogni, già grande prima di diventarlo.
Abbiamo trascorso insieme le estati più belle, fatte di tanta spensieratezza, partite a carte fino a tarda ora e lunghe risate.

Quattro anni fa avete condiviso il giorno più bello per me, quando io e mio marito ci siamo sposati. Lui, garcon d’honeur, e lei, damigella.
Avete attraversato quella lunga navata prima da testimoni del nostro amore e poi qualche giorno fa finalmente da sposi.

Vi auguro tanti momenti pieni di gioia e serenità, una vita insieme fatta di complicità, armonia e dialogo, affinché non smettiate mai di essere quella meravigliosa coppia che siete stati in questi ultimi anni.
E per farlo vi faccio dono di una frase di Pablo Neruda, che probabilmente leggerete al rientro dal viaggio di nozze.

…E da allora sono perche’ tu sei, e da allora sei, sono e siamo, e per amore saro’, sarai, saremo.
Che questo augurio vi accompagni nella vita, ogni giorno con la stessa emozione negli occhi.

Viva gli sposi!

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