Nicole Cavallo, a star is born: il nuovo talento del bridal che parla ai millennial

Solare, sorridente, semplice e bellissima: a prima vista è questo Nicole Cavallo, una ragazza che come le sue coetanee ama la moda, le tendenze e i social, un mezzo che conosce bene (seguitela su Instagram e capirete!) e che diventa in breve tempo uno strumento di comunicazione per arrivare alle sue coetanee, raccontando un mondo, quello del bridal, che lei conosce sin dalla culla. Sì perché Nicole è figlia della coppia più sposata d’Italia. Il perché? I suoi genitori sono infatti Alessandra Rinaudo e Carlo Cavallo, una coppia affiatatissima e innamorata come il primo giorno, ma che oltre alla vita privata condivide anche quella lavorativa. Da una parte lei stilista e Direttore Creativo del brand italiano Nicole e dall’altra lui, recentemente diventato Direttore Generale di Pronovias Italia. Nicole, che nel suo futuro ha sempre desiderato la moda, non immaginando un suo ruolo nel Bridal, dopo la Laurea in Marketing alla Bocconi, è entrata recentemente a lavorare nell’azienda di famiglia. Ma il suo ingresso ha portato una nuova linfa vitale al brand, una ventata di aria fresca e di leggerezza, con l’umiltà insegnata in famiglia e l’entusiasmo dei giovani. L’esempio che quotidianamente ha respirato in casa Nicole ha fatto sì che in lei crescesse quella passione e quel rispetto per il lavoro che difficilmente si trovano in un Millennial. Nicole ha le idee precise e con un sorriso genuino, lo stesso che ritrovo nei suoi genitori nonostante i tanti e grandi successi conseguiti negli anni, e lo sguardo di chi guarda al futuro, sta giorno per giorno portando avanti la sua idea del bridal all’interno dell’azienda. In punta di piedi per rispettare chi negli anni ha fatto di Nicole una delle aziende più importanti del Made in Italy, questa ragazza piemontese si sta facendo strada, mostrando un talento che sono certa sconvolgerà il mercato italiano e quella visione a cui fino ad oggi le aziende del settore ci hanno abituati. Attenzione allora perché posso dire con certezza: è nata una stella!


Come sta andando questa avventura?
Molto bene. Io l’ho sempre presa come l’evoluzione naturale di ciò che avrei fatto. Ufficialmente è da poco che sono entrata in azienda però è sempre stata qualcosa che ha travolto la mia vita. Ne sono davvero molto contenta.

Con mamma e papà come sta andando?
Ci vediamo spesso e abbiamo la possibilità di confrontarci molto. Mi rendo conto che ho tanto da imparare da loro.

Quando eri bambina era questo il tuo sogno quando pensavi cosa avresti voluto fare da grande?
Assolutamente no. Così come è successo a mia mamma. Si era detta: “Non farò mai abiti da sposa” e invece poi… Io sapevo per certo di voler lavorare nella moda. All’inizio pensavo che il bridal non fosse moda mentre invece mi sbagliavo. Ed è proprio questo quello che sto cercando di fare, incanalare questo settore, che è molto bello ed ha anche molto spazio per evolversi, nel fashion. Quindi alla fine sto riuscendo a fare ciò che mi piace.
Mi piacerebbe valorizzare questo settore che in passato è stato sempre chiuso in certi canoni culturali, soprattutto in Italia. Ciò non vuol dire che una ragazza della mia età, abituata a seguire le mode, non possa non scegliere nel giorno del sì un abito di tendenza, dovendovi rinunciare. Vorrei creare questo trend.

In cosa tu e tua mamma siete simili e in cosa diverse?
Simili sicuramente nella passione che ci muove. Poi c’è davvero molta complicità tra noi due. Io ammiro tantissimo la sua capacità di saper sempre accogliere le mie idee con entusiasmo. Io le do un input e lei riesce a tradurla nel modo migliore. Anche perché io non sono una stilista.
E a questo proposito posso anticiparti che a Roma ci sarà una collezione di pochi capi fatta a quattro mani con lei. Ha tradotto in abiti le mie idee. Ne sono molto felice e spero conquisti chi sarà presente alla sfilata. Sarà una collezione molto moda.
Invece siamo diverse in un punto: lei è molto riservata, mentre io estroversa. Poi sicuramente lei è quella più creativa.

Una cosa che hai scoperto di tuo padre e tua madre solo ora che hai la possibilità di lavorare al loro fianco.
Mia mamma è una persona che davanti ad un problema trova sempre una soluzione. Mio padre invece riesce con una grandissima capacità manageriale a far funzionare tutto, coordinando tante persone. Lui è il corpo e lei il cuore.

Qual è l’opinione che ti sei fatta del mondo wedding in Italia?
Penso che sia necessario più entusiasmo e più coraggio nel trasmettere questo nostro mondo. Come dicevo prima non è un mondo a parte rispetto al fashion. I magazine e i professionisti del settore devono a mio parere fare un passo in avanti in questo senso. Non possiamo restare indietro. Bisogna seguire le tendenze e avere coraggio per specializzarsi in un settore che ha ancora moltissimo da dare. Anche a livello creativo si può fare ancora di più. Se si avesse questo approccio sicuramente sarebbe più stimolante per tutti, creando maggior fermento e vitalità nel mercato.

Questa tua idea la porti avanti anche sui social. Come sta andando?
Mamma e papà sono molto favorevoli perché capiscono che questo modo di comunicare oggi giorno funziona e qui in azienda non potrebbe farlo nessun altro. Anche a livello pratico penso di essere una delle poche in Italia ad avere tutti questi abiti a disposizione. Per questo ho pensato: visto che ci sono tante fashion blogger che mostrano abiti e look, perché non far vedere gli abiti su di me, indossandoli e spiegandoli in un certo senso con il linguaggio dei miei coetanei. Mi piace inoltre dare il mio punto di vista tecnico perché magari una ragazza non ha idea di come possa essere indossato un certo modello o alcune sue specificità. Tratto argomenti normali, curiosi, per esempio come indossare una certa scollatura o camminare con un abito importante. E’ un po’ quello che facciamo con chi viene nel nostro atelier, ma sui social arriva a più persone ancora, dando un servizio. Una delle domande più gettonate è: come andare in bagno con un abito da sposa. Devo ancora capire come trattare l’argomento ma sicuramente a breve farò un video su questo.

Qual è la risposta da parte di chi ti segue sui social e delle influencer?
Io ho seguito personalmente tutti i matrimoni delle influencer della mia età perché si viene a creare un rapporto di amicizia e complicità: si sentono consigliate e c’è uno scambio positivo da parte di entrambe le parti.
Spesso nascono vere e proprie amicizie che poi portiamo avanti anche dopo il matrimonio, sia a livello personale che professionale, continuando a seguirle per la scelta a volte dei look per eventi o serate.

Qualche giorno fa hai postato una tua foto con l’influencer Federica Petri, annunciando il primo matrimonio streetwear italiano. Cosa ci puoi dire?
Quando l’ho conosciuta sono stata subito entusiasta perché calzava a pennello col mio modo di intendere il matrimonio, riuscendo a conciliare una tendenza moda, come in questo caso lo streetwear che Federica rappresenta, con il giorno del sì. Abbiamo trovato insieme una soluzione unendo questi due mondi e poi inevitabilmente siamo diventate molto amiche. Abbiamo così trovato un modo per rispettare la sua grande personalità e il desiderio di sentirsi unica e romantica nel giorno del matrimonio.

Qual è un’influencer italiana che vorresti accompagnare nella scelta dell’abito da sposa?
Ho tante amiche che sono lì lì per sposarsi. Sicuramente una ragazza con cui ho già avuto a che fare e che amo molto è Giulia Gaudino. La cosa importante per me è che si tratti di una ragazza che rispecchi i principi e i valori del nostro brand. E’ sempre una gioia vestirle quando è così, come sta accadendo per esempio con Vanessa Ziletti, una ragazza della porta accanto molto in gamba.

Tu invece ti sei mai immaginata nel giorno del sì?
Il mio ragazzo sviene ora… Allora sarò molto tesa di certo perché si chiederanno tutti: cosa indosserà? Però sono sicura di quello che vorrebbe mia mamma: lei per me desidererebbe in chiesa un abito molto classico e coperto, mentre per il ricevimento mi concederebbe un’opzione più sexy. Io sicuramente vorrò vestire qualcosa che professo da sempre quindi sarò una sposa molto moda e anticonvenzionale.

E per una ragazza della tua età cos’è oggi il matrimonio?
Oggigiorno il matrimonio è un impegno su tanti fronti e quindi la ragazza che decide di sposarsi compie una scelta coraggiosa, impegnandosi dichiaratamente con un’altra persona. Quindi chapeau! Spero ce ne siano tante però!

Alla sera quando vi trovate a tavola di cosa parlate?
Non riusciamo spesso a sederci a cena tutti insieme. Mio papà ultimamente viaggia moltissimo, ma quando riusciamo a stare insieme cerchiamo di non parlare di lavoro a proposito, per rispetto nei confronti di mia sorella e di mio fratello che non hanno scelto di lavorare in azienda, ma fare altro.

Il 24 marzo ci sarà l’attesissimo fashion show romano, un appuntamento ormai imperdibile che di anno in anno riserva sorprese ed emozioni. Puoi dire qualcosa a tal proposito?
La sfilata sarà molto importante. Si chiamerà Un sogno italiano perché la forza della nostra azienda è quella di essere italiana di nome e di fatto. Anche la storia della nostra famiglia è un sogno che continua di generazione in generazione: da mia nonna, a mia mamma, e ora a me. E’ una storia che guarda al futuro, sempre proiettata al domani e alle novità. Quello che posso dire è che verrà fuori quello che è il nostro sogno italiano.

A proposito di sogni… qual è il tuo sogno nel cassetto?
Veder diventare Nicole sempre più internazionale, senza che però venga sradicata dei suoi valori e delle sue origini.

E a proposito di Italia invece una ragazza della tua età come vede questo Paese, anche dal punto di vista imprenditoriale?
E’ necessario farsi il mazzo sempre di più, ma credo che chi ha voglia di fare sacrifici e impegnarsi, puntando sulle proprie competenze, possa riuscire bene e avere successo.

Secondo te i tuoi genitori sono orgogliosi di quello che stai facendo?
Io spero di sì. Cerco di fare del mio meglio e loro lo sanno. Do veramente tutta me stessa in questo lavoro. Sicuramente sbaglierò. Quello che apprezzo moltissimo è avere due genitori giovani capaci di dare spazio e fiducia ad un figlio. E non è sempre così, a volte si tende ad essere conservativi.

Da parte tua c’è molto rispetto nei confronti di ciò che loro fanno e rappresentano.
Sono giovani, hanno fatto una splendida carriera ed è moltissimo quello che hanno da dare. Più lavoro con loro più ho la possibilità di imparare. E’ un privilegio.

Viviamo in un mondo, soprattutto sui social, per certi versi cattivo. Se ci fosse qualcuno che ti criticasse, dicendo che sei solo una figlia di, che hai già trovato tutto pronto e non hai dovuto fare la gavetta cosa risponderesti?
Me lo hanno già detto. E’ normale che ci sia questa etichetta, che a volte corrisponde anche a delle aspettative sempre più alte. Ci sarà sempre chi metterà a confronto me e i miei genitori. E’ per questo che io sto seguendo la mia strada, diversa dalla loro. Per tutto il resto, come dice sempre mio papà: “Bisogna lasciar parlare i fatti”.

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