Oggi Sposi

Sul giorno del sì arriva la nube nera della Finanza: a Bergamo controlli a tappeto sulle fatture


Il giorno del proprio matrimonio è per la maggior parte delle giovani coppie romantiche la realizzazione di un sogno. Bando quindi per 24 ore a pensieri, preoccupazioni e via libera a pizzi, confetti e torte zuccherine. Tuttavia occhio a fornitori e locations: tra un brindisi e l’altro non dimenticate infatti di farvi fare la fattura. Ebbene dopo le vie modaiole di Cortina e Forte dei Marmi e i lussuosi yaght ormeggiati in Sardegna le fiamme gialle cercano evasori tra i neosposini.
Diverse coppie bergamasche hanno infatti ricevuto una lettera da parte della Guardia di Finanza nella quale si chiede di render conto di tutte le spese sostenute per il giorno delle nozze risalente a due anni fa. Ciò vale a dire presentare le ricevute fiscali o gli scontrini di ristorante, fedi, abiti, musiche, noleggio auto, fotografo e quant’altro.

All’interno della busta recapitata agli sposi del 2010 le coppie di novelli sposi hanno trovato una scheda da compilare con l’elenco delle attività commerciali dove hanno acquistato qualcosa legato al giorno del loro matrimonio, con l’indicazione della spesa sostenuta e con tanto di copia dello scontrino o della ricevuta fiscale da allegare a riprova di quanto sostenuto.

Il colonello Giovanni De Roma, comandante provinciale delle fiamme gialle, tiene a precisare: “Non si tratta di controlli mirati nei confronti di chi si è sposato, ma di uno dei tanti settori nei quali operiamo quotidianamente per andare a effettuare accertamenti verso determinate realtà economiche del territorio, oppure nei confronti di specifiche società che organizzano eventi come appunto i matrimoni”.
L’accanita lotta all’evasione del governo Monti guarda persino al giorno del sì, per i futuri sposi quindi è consigliabile conservare oltre a biglietti d’auguri e foto ricordo anche scontrini e fatture di quel giorno, romantico sì, ma pur sempre costoso.

Exit mobile version