Reportage di un sì: una giornalista tra gli invitati per raccontare le emozioni di quel giorno e non solo (Parte 1)

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Giornalista, fotoreporter, invitata
Amo il mio lavoro. E lo amo sempre di più. Sarà quell’adrenalina che ti sale su per tutta la schiena quando devi raccontare qualcosa di nuovo, o forse l’emozione di scoprire storie e persone diverse ogni giorno. Quello che lo rende speciale è il fatto di essere estremamente imprevedibile e riservarmi periodicamente novità.
Proprio poco tempo fa ho avuto il piacere di fare un’esperienza professionale nuova ed inaspettata. Grazie all’intuizione di un amico e collega, il fotografo Michele Dell’Utri, ho avuto l’occasione di vivere di persona il matrimonio di una giovane coppia di sposi, potendo intervistarli durante l’evento e scoprendo tutti i retroscena del loro giorno più bello.
Vedere con gli occhi di un cronista un matrimonio è cosa ben diversa che viverlo come invitata o semplice spettatrice.
In effetti come ogni altro fatto anche il giorno delle nozze di due sposi ha agli occhi di un giornalista un che di interessante per storie personali, vicende passate, emozioni e parole tutte da raccontare.
Microfono alla mano per poter carpire i sentimenti e i pensieri di attori e comparse, ho avuto la possibilità di entrare ancor più nel ruolo, mettendo al collo una reflex professionale, per vedere con occhi diversi il matrimonio, fermando in scatti rubati e inizialmente certo impacciati, sguardi e istanti del sì.
Tutto questo il 24 aprile scorso è stato reso possibile dalla disponibilità degli sposi, Chiara e Manuel, una giovane coppia legata da un’intesa speciale e da un’euforica gioia di vivere.


L’idea
Il 15 aprile, una settimana prima delle nozze, io e Michele, il fotografo scelto dagli sposi per immortalare i loro momenti indimenticabili, siamo partiti alla volta di Modena per conoscere tutti i dettagli dei preparativi di queste nozze da favola. Ho avuto così il piacere di incontrare Chiara Gianotti, la wedding planner di Free’n’joy, che ha seguito l’intero allestimento delle nozze. Nel suo delizioso negozio, sotto gli affascinanti portici modenesi, ho scoperto quelli che sarebbero stati gli addobbi, gli allestimenti e i coup de theatre pensati per quel giorno.
In questi anni ho avuto modo di trovarmi faccia a faccia con tante persone che lavorano nel settore ed ogni volta è sorprendente vedere la dedizione e l’amore verso una professione bellissima ma al tempo stesso ardua: quella di avere la responsabilità della riuscita di uno dei giorni più importanti della vita di una persona.
Chiara Gianotti, esperta flower designer, organizzatrice d’eventi ma in poche parole amante del bello, ha un gusto sofisticato capace di interpretare le richieste più complesse, tanto da annoverare tra le sue collaborazioni una continuativa e storica partnership con lo stellato chef Massimo Bottura, a cui li lega anche un profondo sentimento di stima e amicizia.
Ho potuto poi proseguire la chiacchierata con la wedding planner di Free’n Joy proprio nel ristorante di Bottura, uno dei santuari del gusto targato Made in Italy, in cui la tradizione italiana si sposa con l’innovazione e la creatività di un cuoco complesso, amante dell’arte e della vita, che ho scoperto ancor più in un’intervista a cuore aperto sul buon cibo sì ma anche sul Bel Paese.

L’idea quindi, concordata anche con gli sposi e la wedding planner, è stata quella di essere presente alle nozze sin dai preparativi della mattina per raccogliere emozioni da parte degli sposi oltre che testimonianze e auguri da parte degli invitati. Compito non facile tuttavia vista la situazione. Non sarebbero state infatti delle interviste come sono abituata a fare, ma semplici chiacchierate, frasi rubate tra un momento e l’altro. Con il microfono nascosto per mettere a proprio agio sposi ed ospiti ho avuto così la possibilità di conoscere quello che in nessun altro modo avrei potuto sapere di quel giorno.
Per gli sposi un’occasione in più per fissare nel tempo pensieri e parole che altrimenti con le semplici foto e riprese si sarebbero perse, per me invece l’opportunità di vedere come in un reportage passo passo attimi, sentimenti e confessioni in presa diretta.


Con il gran parlare di wedding in Italia in questi anni si è pensato sempre più alla forma, relegando quello che è il senso dell’atto dello sposarsi, dei suoi gesti e delle sue parole. In questo modo spogliati gli attori degli abiti, delle regole del bon ton e di tutto quello che ormai ci si porta appresso fino all’altare, mi sono trovata di fronte a due persone, giovani, innamorate e determinate a vivere la propria vita insieme, con tutta la gioia dei loro sorrisi, con l’emozione dei loro sguardi e con tutte le persone che quel giorno hanno avuto accanto, dimostrando di continuo un affetto enorme, sentito e sincero.
Per rispettare la solennità del momento e la privacy di un giorno tanto importante non si è trattato di intervistare le persone come all’esterno di un supermercato, con la volgarità della domanda banale piazzata in faccia senza possibilità di fuga, ma di essere vissuta dagli altri come una vera e propria invitata, a cui ciascuno sapeva che poteva parlare, affidando un ricordo di quella coppia affiatata.
Infine la giornata mi ha permesso anche di guardare da dentro alcune delle professioni ormai diventate capi saldi del giorno del sì per ogni sposa: il fotografo, il wedding planner, l’operatore video, il catering. Tanta la sorpresa nel vedere i retroscena di lavori, ormai alla ribalta, ma che richiedono tantissima fatica, cura, curiosità, attenzione ma soprattutto amore per il prossimo, per quelle due persone che sull’altare si stanno dicendo sì.

Ecco allora nella seconda parte di questo post quello che per Manuel e Chiara è stato il loro giorno più bello, fatto di risate, lacrime, baci, e tanto altro. Per me invece l’occasione per guardare oltre quell’Oggi Sposi, oltre gli orpelli e le mode, ritrovando tutta la genuinità e la gioia della nascente promessa di una storia di vita a due solo agli inizi.

Credit foto: Michele Dell’Utri Studio

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