Debrilla Catering: quando la pandemia non spegne la passione e la determinazione

Tra i settori più colpiti dalla pandemia c’è sicuramente quello degli eventi, fermo da più di un anno, come in più occasioni vi ho raccontato, dando voce ai suoi protagonisti. Nelle settimane scorse infatti avete letto di iniziative tese a far ripartire il settore eventi, un’esigenza improrogabile ormai per migliaia di professionisti e imprese italiane che sono messe a dura prova da questo stop forzato dei matrimoni, così come degli eventi privati e aziendali.
Oltre a wedding planner, event planner, flower designer ecc anche le società di catering sono ferme e attendono indicazioni chiare e precise per poter ripartire.
Per farci raccontare qual è la situazione oggi e come sono stati i mesi passati ho intervistato per voi Debora Cipriani, Lara Cipriani e Brigida Boglio, a capo di Debrilla Catering, una società di catering lombarda che offre ai propri clienti tantissimi servizi, dal banqueting agli eventi aziendali, dagli chef a domicilio sino all’allestimento di speciali food experience per eventi privati di ogni tipo.
Il loro racconto è uno spaccato interessante e attento di ciò che in quest’anno è successo all’interno delle imprese italiane che lavorano con i matrimoni e gli eventi. Oltre però alla società di catering, Lara e Debora hanno una società di ristorazione, anch’essa fortemente colpita dalla situazione attuale.
Dalle loro parole esce fuori tutta la passione e la determinazione di chi porta avanti un’impresa giorno per giorno, anche oggi che lo scenario economico e sociale del Paese è molto diverso da quello del passato.
Ah prima di immergervi nella lettura vi consiglio di provare personalmente il loro servizio. In occasione di Natale e di feste come San Valentino infatti le Debrilla girls hanno proposto squisiti menù delivery, deliziosi e còratissimi nel packaging. Per Pasqua preparatevi perché ci sorprenderanno!

Un anno di pandemia, un anno in cui tanti settori sono stati travolti dall’incertezza sanitaria così come da quella economica. Uno dei settori più colpiti è senz’altro quello degli eventi. Cosa ha significato per un’azienda di catering come la vostra lo stop agli eventi privati così come quelli aziendali?

Per quanto riguarda la nostra realtà , la parte eventi ha subito un vero e proprio arresto.Dall’oggi al domani non poter più organizzare un evento , è stato proprio come trovarsi un muro davanti.Qualcosa si era mosso per noi ad agosto , dove una coppia di sposi , nonostante le restrizioni, ha voluto continuare il suo percorso e sposarsi.
L’organizzazione è stata dura, dovendo anche rivedere completamente il loro evento , cercando comunque di farlo, esaudendo le loro richieste.
Loro per esempio volevano un evento dinamico , con isole a buffet , niente servito ; il contrario di quello che al momento potevamo e possiamo fare .
Siamo riuscite comunque ad esaudire alcuni dei loro desideri , certo scendendo a compromessi ma, alla fine , premiate dalla soddisfazione dei nostri sposi e di tutti gli invitati.
Per noi questo stop è arrivato un momento dove ci sembrava di aver “ingranato” in qualche modo .Siamo sempre state abituate ad organizzare eventi , ma avevamo deciso che era il momento di creare una parte dedicata e così abbiamo creato Debrilla Catering, nome che arriva dall’unione dei nostri tre Debora Brigida e Lara… e poi tutto fermo…ma non ci siamo arrese.

Il settore eventi vive di programmazione. Il contrario insomma di ciò che porta con sé una pandemia. Come avete affrontato questi mesi e come è cambiato il vostro modo di lavorare?

E’ proprio vero il nostro lavoro vive di programmazione, ma in questo momento non è possibile programmare nulla.non ci vengono date direttive in merito .Dalla nostra parte abbiamo creato dei protocolli di sicurezza , seguendo le norme dei DPCM .In questi mesi abbiamo cercato , con la parte catering, di non smettere di “essere presenti” ̧non potendo organizzare eventi , abbiamo pensato di creare un qualcosa che potesse in qualche modo arrivare alle persone…Nonostante la pandemia , il nostro modo di lavorare non è cambiato , ci spieghiamo meglio, abbiamo continuato a fare ricerca su materie prime da utilizzare, insieme al nostro team di Chef , principalmente con Simona Barotti , abbiamo continuato a realizzare piatti nuovi , sapori nuovi , impiattamenti nuovi ecc.Siamo certo consapevoli che in qualche modo il nostro lavoro cambierà , basti pensare ai “grandi numeri” che si facevano prima ed ora non si potranno fare , anche post Covid.

In questi mesi avete partecipato a fiere di settore? Come sono state e come le avete percepite?

Avendo raggiunto dei buoni risultati come debrilla, avevamo pensato di rischiare e di partecipare ad altre fiere di settore, ma purtroppo subito dopo è arrivato il covid !!!.Le ultime fiere a cui abbiamo partecipato, in presenza , si sono svolte entrambe ad Ottobre dove però abbiamo visto un calo di visitatori e espositori esponenziale.Basti pensare che eravamo l’unico catering presente.

In questo anno avete investito in formazione? E al contrario avete dovuto posticipare investimenti che avreste voluto fare?

In realtà come azienda di ristorazione , non abbiamo e non smettiamo mai di fare formazione e di investire sul nostro personale ,Per quanto riguarda la realtà del catering , anche lì abbiamo continuato ad investire sia sul personale , con corsi ad hoc e specifici di settore, ovviamente in modalità webinar , ed investendo anche su attrezzature ed automezzi.

Avete avuto aiuti da parte del Governo? Avete avuto la sensazione di essere stati abbandonati come settore?

Non essendo mai stati chiusi del tutto ,parlando della parte di ristorazione collettiva, non ci sono stati riconosciuti aiuti da parte dello stato o comunque non abbastanza da poter andare a letto sereni!!.Il settore
del Banqueting e catering poi non è stato per niente considerato , e questo abbandono lo hanno percepito anche le nostre coppie di sposi che si sono trovati anche loro spaesati e confusi.Hanno cercato qualche risposta , ma anche noi purtroppo non le abbiamo avute da parte di chi invece avrebbe dovuto in qualche modo darcele .
L’unico ristoro che abbiamo avuto è stato per la scelta dei prodotti MADE IN ITALY ed a KM ZERO, che utilizziamo da sempre, sia per quanto riguarda la ristorazione collettiva sia per il Catering., (ma irrisorio considerando la spesa sostenuta.)

Già prima della pandemia fare un servizio di catering per un evento significava seguire precise norme e regole. Per la sicurezza dell’evento cosa secondo voi sarà necessario fare?

Essendo una società certificata, da sempre seguiamo norme e protocolli di sicurezza redatti dalla nostra Tecnologa Alimentare, Dott.ssa Elena Sottotetti.
Per continuare a lavorare in sicurezza , dovrebbero tutti adottare le stesse regole applicate ai ristoranti , per esempio , calcolando i metri quadri interni di una venue e lo spazio esterno , in modo da poter redigere il numero di persone che potrebbero partecipare all’evento.Informare sposi e ospiti sui regolamenti da adottare e un minimo di buon senso .

Qual è oggi il morale degli sposi? E quali le loro preoccupazioni?

Il morale degli sposi è esatamente come il nostro…!!!Non avendo direttive e non essendo stati considerati dal Governo , viviamo giorno per giorno aspettando direttive specifiche.In questi mesi abbiamo cercato di stare vicini ai nostri neo sposi , anche morarlmente, cercando di non farli sentire abbandonati.Abbiamo pensato a dei Gifts come ad esempio un massaggio relax per due oppure una giornata benessere per la coppia, ma anche economicamente , non applicando nessun supplemento al prezzo iniziale.

Voi però oltre a lavorare con gli eventi avete una importante attività di ristorazione per le aziende. Per quanto riguarda questa com’è la situazione a oggi e com’è stato l’ultimo anno?

Per quanto riguarda la B and L in questo anno di pandemia, abbiamo subito un calo del 40%, nonostante i ristoranti aziendali siano rimasti aperti, molti dipendenti delle aziende che gestiamo , sono in “smart working”.Per darti dei numeri ; un impianto che prima della pandemia, faceva 120 pasti al giorno, oggi ne fa circa 40 45 al giorno… Mentre altre aziende , non hanno ancora aperto da Marzo 2020.

Dal punto di vista imprenditoriale possiamo dare qualche numero? Quanti dipendenti avete? Da quanti anni lavorate nel settore? Come quantificate il calo di fatturato di questo anno di pandemia?

I nostri attuali dipendenti sono circa 269 , distribuiti su tutto il territorio nazionale, arriviamo a gestire aziende situate a Brindisi.Mio padre , Angelo Cipriani, ha da sempre lavorato nel mondo della Ristorazione, come dice la nostra “sorella maggiore” Brigida Boglio, è stato LUI ad inventare la ristorazione collettiva… La Break and Lunch esiste da 15 anni e noi siamo cresciute , lavorativamente parlando , insieme a lei.

Se poteste parlare direttamente con chi decide all’interno del nostro Governo cosa chiedereste per la vostra categoria?

Bella domanda…la lista è lunga , ma per sintetizzare diremmo che sicuramente l’abuso dello smart working ha certo contribuito al calo del fatturato e , perché no , qualche incentivo per le nuove assunzioni e qualche riconoscimento per il mancato fatturato.

In un anno difficile e pieno di incertezze c’è qualcosa da salvare? Qualcosa che avete considerato solo ora?

Durante questo periodo , quello che ci sentiamo di salvare è sicuramente il tempo…tempo che nella frenesia di tutti i giorni, non riuscivamo a trovare e che invece ci ha permesso di riflettere su cosa potevamo migliorare e cosa addirittura eliminare, non solo per quanto riguarda il lavoro , ma anche personalmente. Abbiamo iniziato a considerare E-Commerce, nonostante siamo una società di servizi , stiamo studiando un qualcosa di particolare per essere presenti anche on line.

Come si può ripartire?So che avete realizzato delle box in occasione delle festività e che avete organizzato qualche piccolo catering in sicurezza…

Come per l’aziendale , con Debrilla abbiamo cercato di non fermarci, cercando di fare qualche piccolo servizio catering, cene Natalizie e di San Valentino d’asporto e creando delle Box , tutto per non farci dimenticare …
Per i servizi che alcune aziende ci hanno richiesto, dove non è stato possibile utilizzare la porcellana, abbiamo creato dei finger food utilizzando materiale Bio degradabile.

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