A Milano il matrimonio alternativo si racconta a Wedding Factory


Stanchi della solita fiera per gli sposi e dei cliché da matrimonio classico: a Wedding Factory, il progetto realizzato da BraveArt Factory in collaborazione con Le Jour du Oui, è possibile scoprire solo le chicche del mondo wedding (e non solo). Tramite un lavoro di ricerca, sono stati selezionati 12 giovani professionisti che, grazie alla loro passione, hanno saputo inventare un modo nuovo di fare le solite cose. Ciascun espositore sarà il solo rappresentante del suo settore ma non mancherà niente: il fotografo, il parrucchiere, il catering, le fedi, i gioielli, gli abiti….
Ecco allora che wedding Factory ben altro che una semplice fiera, ma una vetrina sul mondo dei giovani talenti che si apprestano a lavorare nel frenetico mondo dei matrimoni.
Ma chi sono i protagonisti di questo evento che si svolgerà dal 9 al 10 febbraio in zona Tortona a Milano e cosa dobbiamo aspettarci da un’iniziativa tanto originale?

Prima di tutto le presentazioni. Chi siete?
Siamo due realtà diverse che hanno voluto collaborare per realizzare questo nuovo progetto.
Cristina Di Giovanna un background in storia dell’arte e l’attività di fashion editor e stylist presso una rivista di moda, hanno sviluppato la sua naturale passione per la ricerca di soluzioni nuove, di creazioni originali con materiali, colori, stoffe. Spunti, ispirazioni, idee da tutto il mondo l’hanno portata a creare un blog inedito, Le Jour du Oui, dedicato a matrimoni in stile vintage, e a intraprendere un’attività propria. Dall’esperienza maturata nasce la proposta di un servizio di qualità: un matrimonio “low-cost”, semplice, anticonformista, ma curato in ogni dettaglio. Dopotutto il giorno più bello l’ha vissuto davvero. Sa cosa significa smaltire una lista infinita di invitati, piangere davanti a un vestito di tulle, non avere un budget illimitato, abbinare oggetti disparati trovando la stessa tonalità di colore e tanto altro. Una wedding planner insomma a 360°.
Maria Simone una laurea in economia, una passione per l’America e il Canada, terre dove, se hai un’idea, hai anche la tua possibilità, una testa e una vita decisamente caotica, e la decisione di perseguire un suggerimento ricevuto dal padre: “vai in fondo a tutto ciò che desideri, perché i tuoi desideri sono ciò che ti farà amare e conoscere la realtà, fino a contribuire a costruirla”. Dopo diverse esperienze legate al mondo del fund raising, ha deciso di avviare la sua piccola attività imprenditoriale fondando la BraveArt, società di consulenza del mondo no profit. Dopo quattro anni inizia una nuova avventura che si affianca alla prima con la BraveArt Factory: un contenitore, una location da riempire con idee, progetti, eventi, corsi, feste, cene, amici… insieme ad un team collaudato di altre quattro giovani donne, che tra figli, mariti e fidanzati con passione e grande professionalità danno forma a tutte le idee che senza sosta giorno e notte vengono fuori!
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