L’abito bianco è uno di quei libri che tutte le giovani donne che intendono sposarsi dovrebbero avere sul proprio comodino, ma che anche stilisti, creativi ed esperti di moda dovrebbero tenere sulla scrivania così da consultarlo di tanto in tanto. Quello di Harriet Worsley infatti è un vero e proprio manuale dell’abito da sposa, un excursus nella storia di questo vestito che da sempre è simbolo di amore, sogni, speranze, ma anche di un mondo che cambia.
E’ da questo concetto che prende forma infatti il volume edito da Federico Motta Editore: per Harriet l’abito da sposa non è altro che il simbolo dell’emancipazione femminile e del diverso modo di pensare la vita e l’amore per le donne. Ad ogni anno appartiene un tipo di abito diverso, dal più tradizionale, simbolo di verginità e sottomissione femminile, a quello più anticonformista e sopra le righe, emblema di una donna che vuole stravolgere qualsiasi canone, restando sempre protagonista del giorno del sì, ma dandogli una valenza ogni volta diversa.
Sfogliare le 320 pagine de L’abito bianco è come rivivere tutto d’un fiato la storia del vestito da sposa, del matrimonio e della donna stessa, dal 1900 ai giorni nostri.
Corredato di meravigliose fotografie, che tendono a voler essere una vera e propria fonte di ispirazioni per future sposine o per giovani stilisti, il libro è la viva testimonianza dei matrimoni più sontuosi e famosi del secolo scorso.
Non potevano certo mancare infatti gli scatti immortali e memorabili di spose incoronate come Lady Diana, Grace Kelly, Jacqueline Kennedy, e glamour come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e Rita Hayworth.
L’abito da sposa, per Harriet Worsley come per la maggior parte delle donne (anche di quelle moderne che dicono di disdegnare certe convenzioni antiquate), è la rappresentazione di un sogno che diventa realtà: il giorno delle nozze per la sposa è infatti quello più bello della propria vita, quello in cui ci si può sentire davvero principesse, dopo aver sognato ad occhi aperti per tanti anni sin dai tempi dell’infanzia.
Il vestito da sposa sarà probabilmente l’abito più costoso che capiterà di acquistare nella vita di una donna, seppur si possa indossare solamente per un giorno.
Il matrimonio è così il momento in cui la donna si sente protagonista e per farlo al meglio decide di indossare l’abito che più la rappresenti: così sarà un vestito sfarzoso per Liz Taylor, uno semplice ed elegante per la signora Kennedy ed uno esageratamente lavorato per Soraya.
Un abito insomma per esprimere se stesse: così da far trasecolare gli invitati alla vista del’abito viola scelto da Dita Von Teese o rosa da Gwen Stefani.
Ma poco importa: è solo lei, la sposa, ad essere la regina di quel giorno e a dettar legge, anzi pardon … moda! E così stilisti e future spose potranno prender spunto dalle scelte di regnanti o dive dello spettacolo per gl abiti delle donne qualunque, così da poter farle sentire principesse per un giorno.
Chiara Besana
L’abito bianco di Harriet Worsley Federico Motta Editore, 320 pp., 39,00 euro