Una fetta di torta di ben 33 anni fa? Se non fosse appartenuta a Lady Diana certo non avrebbe destato l’attenzione di nessuno. Eppure pochi giorni fa è stata la casa d’aste di Los Angeles, Nate D Sanders, a battere il dolce nuziale, riuscendo a venderlo online per 828 sterline (circa 1.046 euro). La torta, risalente al matrimonio del Principe Carlo e di Lady Diana, era ancora conservato nella sua scatola di presentazione bianca e argento. L’acquirente della fetta reale, che rappresenta una parte di storia britannica, è un collezionista privato, di cui non si conosce l’identità.
Sam Heller, portavoce della casa d’aste, ha ovviamente consigliato di non mangiare il dolce che risale al 1981.
Non è cosa nuova certo. Infatti solo due anni fa, a distanza di un paio d’anni dalle nozze di William e Kate, anche una loro fetta di torta, realizzata dalla famosissima Fiona Cairns, venne venduta in un’asta a Beverly Hills per ben 2,597.
E la storia è piena di notizie di questo tipo, come di quella delle nozze di Andrea e di Sarah Ferguson e del grande giorno della Principessa Anna e di Mark Phillips.
Addirittura, nel luglio del 2012, un compratore ha sborsato ben 230 sterline per potersi aggiudicare un toast della prima colazione delle nozze di Carlo e Diana.
Ma da dove deriva la tradizione di conservare il dolce nuziale? Che sia un affare solo di sangue blu?
Niente di tutto questo; infatti
Negli Usa è usanza congelare una fetta della torta nuziale fino al primo anniversario di nozze. La tradizione che è di origine britannica dice infatti che se la sposa ha cura di conservare il top cake si sarà assicurata la fedeltà del marito. L’usanza ha però radici fin all’epoca vittoriana, quando ovviamente non ancora esistevano i frigoriferi ma si ricorreva alla copertura del fondente di zucchero per ricoprire i fruit cake, dolci tipici natalizi simbolo di fertilità e abbondanza. Si spiegherebbe così allora, soprattutto nelle torte nuziali, l’uso della glassa.
Tuttavia per gli inglesi la fetta di torta, chiamata christening cake, conservata si deve consumare in occasione del battesimo del primogenito.
Con l’augurio ovviamente che questo avvenga il prima possibile. In caso contrario sarà meglio evitare di mangiarla.