Sposarsi nel 2010 come gli indiani d’America


Sposarsi in chiesa in abito bianco e col velo in testa sembra essere diventata ormai la vera originalità. Sono sempre più le coppie infatti che preferiscono convolare a nozze con riti fuori dal comune e stranezze di ogni genere. Devono aver pensato al romanzo Pocahontas di Susan Donnel i due novelli sposi italianissimi che ieri hanno celebrato il loro matrimonio osservando le usanze dei pellerossa.
Nelle loro vene non scorre sangue Sioux, ma la loro passione verso la cultura e le usanze degli indiani d’America li ha spinti a unirsi in matrimonio in un vero rito indiano.

Giuseppe Di Riso, 62 anni e residente da 8 anni a Boffetto, frazione del comune di Piateda, si è sposato ieri a 1060 metri di quota, con Alison Miggiano, 47 anni residente a Desio, in Brianza. I due hanno scelto di celebrare la loro unione attraverso la cerimonia indiana nel rifugio “Il Dosso del Grillo” a Briotti, una piccola frazione del comune di Ponte in Valtellina, nella Val d’Arigna.

Location davvero suggestiva e immersa nella natura quella scelta dalla coppia, che ha avuto come cornice della propria cerimonia un vero accampamento indiano, con la capanna colorata detta “tepee”, il fuoco acceso, due destrieri in sella ai quali si sono divisi il capo indiano e lo sposo, un totem e il calumet della pace simbolo della “firma” del contratto di matrimonio.

Cerimonia tutta incentrata sulla Madre Terra ed i simboli della natura quella officiata a Briotti, con gli sposi seduti in terra e i quattro testimoni a fianco, tutti intorno al fuoco propiziatorio.
A presentare la cerimonia è stata Giusy che insieme al marito Oliver Parazzi organizzano eventi culturali sui nativi d’America. Tra i momenti più significativi il rito della purificazione dei testimoni e della coppia, che si sono cosparsi il capo e gli arti con incenso ricavato da salvia bianca bruciata, un’erba che si trova solo nel deserto delle Americhe e del Messico.

Tra i momenti più commoventi senz’altro il rito dell’unione, ovvero lo scambio degli anelli nel rito civile, che prevede che i due promessi sposi si leghino entrambe le mani destra l’uno all’altra, a simbolo di un legame eterno. Dopo lo scambio dei doni i presenti hanno fumato il calumet della pace a suggellare l’unione di Giuseppe e Alison in matrimonio.

Ovviamente la cerimonia non ha valenza civile ma, a detta degli sposi, poco importa: “Per noi vale molto di più – ha commentato visibilmente emozionato lo sposo – siamo uniti da 10 anni e oggi abbiamo deciso di sposarci in questo modo per la grande passione che abbiamo nei confronti della cultura degli indiani d’America, in particolare le tribù delle Pianure. Ammiro molto questo popolo che studio sin da quando avevo 12 anni e in particolare amo l’immenso rispetto che hanno verso la natura”.

Azzardiamo la destinazione del loro viaggio di nozze? Che si tratti proprio del Nuovo Mondo in cerca di qualche riserva indiana?