Grande fermento per la XXI edizione del Ballo del Doge: la visionaria Antonia Sautter ci svela i retroscena dell’Evento degli eventi

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Tra poco più di un mese, per l’esattezza la sera dell’1 marzo, andrà in scena la XXI edizione del Ballo del Doge, l’evento più atteso in Laguna ma non solo per festeggiare il Carnevale.
La serata è riconosciuta in tutto il mondo come uno degli eventi assolutamente imperdibili per classe, esclusività e unicità.
Mente creativa di quella che potremmo definire la festa delle feste, inserita persino nella lista delle 10 cose da fare nella vita, è una delle donne dei giorni nostri più eclettiche e visionarie: Antonia Sautter, ideatrice del Ballo, ne è infatti l’artefice a 360 gradi. Regista, costumista, ricercatrice di talenti, artista e soprattutto amante del bello e dello straordinario potrebbe sembrare una donna d’altri tempi se vista durante uno dei Balli a Palazzo Pisani Moretta tanto riesce ad immergersi con tutta sè stessa in un’atmosfera da sogno.
Quello che sorprende tuttavia è però la sua indole camaleontica, a metà tra il passato, il presente e il futuro, basti vederla nel backstage dell’evento (in questa esclusiva selezione di immagini per esempio) in cui mostra tutta la sua concreta attenzione e cura per perseguire un unico scopo: quello di catapultare i suoi Ospiti almeno per una notte in un mondo lontano, ancestrale e immaginifico.
E a sorprendere è il fatto che in questi ventuno anni di storia del Ballo sia riuscita ad inventare, reinventare e lasciare a bocca aperta ogni volta il suo pubblico, disposto a tutto pur di vivere per una notte quel sogno, a volte un po’ infantile e talvolta invece peccaminoso, che ognuno porta dentro di sè.
Varcare la porta di Palazzo Pisani Moretta in occasione del Ballo è assistere ad uno degli spettacoli più emozionanti e suggestivi al mondo, diventandone attori e non comparse.
Organizzatrice di eventi esclusivi, oltre al Ballo del Doge Antonia Sautter dà vita a momenti indimenticabili come matrimoni e feste uniche, in cui ogni volta mette un po’ di sè stessa, mettendo in gioco fantasia e un pizzico di follia.
Dietro ad una delle meravigliose e preziose maschere che la stessa sartoria Antonia Sautter confeziona da oltre vent’anni si celano ogni anno i volti di politici, personaggi dello spettacolo, imprenditori o semplicemente amanti del bello, che accorrono a Venezia per fermare il tempo, vivere il Carnevale come mai prima e sognare.
Sarà proprio il sogno il tema della prossima edizione del Ballo che in questi giorni sta vivendo il suo momento di maggior tensione artistica con le fasi di preparazione tra le decine e decine di artisti che vi prenderanno parte tra cantanti, ballerini, attori ecc. Stessa sorte alle decine di sarte che stanno confezionando i costumi più ricercati ed eleganti tra stoffe damascate, velluti, perle e pizzi.
Per chi vuole regalarsi quella che senz’altro è un’esperienza da Mille e una notte è ancora possibile farlo sul sito dell’evento, per chi invece starà a casa ecco il racconto dalla viva voce di Antonia Sautter di quello che anche quest’anno si appresta ad essere l’Evento con la E maiuscola in Laguna.

Manca quasi un mese alla XXI edizione del Ballo del Doge. Quest’anno il tema sarà il Sogno. Può darci qualche anticipazione?
Tutto il mondo sogna. Il sogno è un angolo della fantasia e della memoria, dove è bello rifugiarci. Il mio sogno per Il Ballo del Doge 2014 scaturisce dalla mia esperienza e dal mio vissuto. Rendendo omaggio a tutti gli Artisti che hanno fatto del Sogno la loro Arte, proporrò atmosfere e suggestioni che saranno da me completamente rivisitate e reinterpretate. “Desire, Obsession, Transgression”, sono i leit motiv di questa edizione de Il Ballo del Doge. Ogni piano del Palazzo svilupperà uno di questi temi. Nel Sogno tutto è possibile, tutto è lecito, come nello shakespeariano immaginifico Sogno di una notte di mezza estate o nelle surreali atmosfere veneziane dell’indimenticabile Casanova di Federico Fellini o nei Sogni ossessivi in Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick. “Per una notte i miei Ospiti vivranno il Sogno di una vita e una vita di Sogni…”.

Partecipare al suo Ballo è entrare davvero in un Sogno, dimenticando la realtà e facendo un salto nel passato e nelle proprie fantasie. Ogni anno riesce a far sognare migliaia di persone. Qual è il sogno che non ha ancora messo in scena ma che porta nel cuore?
Sogno un eclatante show teatrale per raccontare il Ballo del Doge al di là dei confini di Venezia per condurre gli spettatori al di là delle sponde della realtà, in altri mondi, altre dimensioni, altre avventure, altri sogni…

Compito difficile quello di far sognare le persone nel 2014: come riesce a compiere questa magia?
A Il Ballo del Doge il tempo è sospeso e la realtà per una notte resta fuori dalle mura del Palazzo. Ogni Ospite può vivere una dimensione magica che solo qui può trasformarlo, complici i miei costumi, in un personaggio fuori da ogni schema, rendendolo protagonista del proprio sogno.

Come è nato il Ballo del Doge?
Il Ballo nasce nel 1994 per riproporre con una mia personale rilettura la tradizione delle “Feste a Palazzo” tanto in voga nel 700 che attiravano a Venezia viaggiatori, nobili, avventurieri, eroi, poeti, artisti da tutte le parti del mondo e che sono state tante volte raccontate e descritte da pittori e scrittori.
Solo in queste occasioni si spalancavano le grandi sale affrescate dei più bei Palazzi Veneziani.

Quello che più colpisce è l’attenzione e la cura per i dettagli. Come avviene la preparazione della serata: dalla scelta degli artisti sino al suo svolgimento?
Sono sempre stata attratta dallo studio e dalla ricerca di tessuti, materiali, decori, mise en place, atmosfere teatrali, musiche. Pertanto utilizzando il mio background ogni anno riscrivo totalmente il progetto de Il Ballo del Doge come una stilista quando presenta la sua nuova collezione.

Un anno per organizzare l’evento e una notte per viverne la magia: cosa prova al termine di ogni Ballo del Doge? Quanto tempo dopo si rimette al lavoro per la prossima edizione?
Quando gli Ospiti con sguardo sognante mi salutano al termine del Ballo il piacere che mi regalano con il loro “arrivederci” è l’unica magia che mi fa immediatamente ripartire con passione ed energia per la prossima avventura.
Naturalmente il tema del prossimo Ballo resterà top secret anche se il progetto ha già cominciato a delinearsi nella mia mente.

Cosa cerca chi decide di partecipare al suo evento?
Gli Ospiti a Il Ballo del Doge cercano l’unicità, ovvero vivere da protagonisti un’esperienza che sa coniugare eleganza, raffinatezza, divertimento, complice il costume e le maschere che creo per loro.
Indossare una maschera e uno splendido abito libera l’Ospite dai vincoli della quotidianità regalandogli una favola in cui fantasia e desiderio prendono forma anche solo per una notte.

L’anno scorso ha festeggiato il ventesimo anniversario: cosa è cambiato col passare degli anni e cosa invece resta immutato?
Immuntati restano la mia passione, la ricerca del bello e la cura di ogni dettaglio.
Cambiano invece suggestioni ed atmosfere di questa notte irripetibile.
La mia esperienza cresce di anno in anno e, pur cercando di superare ogni volta l’edizione precedente, sono certa che il sogno più bello sarà quello che verrà…
La mia ambizione è quella di creare un sogno perfetto ma… esiste la perfezione?

La sua sartoria sta già realizzando gli abiti per gli ospiti del prossimo ballo? Ha ricevuto qualche richiesta particolare?
Naturalmente sì, da molti mesi ho già disegnato i bozzetti dei costumi che appariranno sotto i riflettori del prossimo Ballo. La mia sartoria è in pieno fermento.
Ogni richiesta è particolare e dimola la mia creatività. Sono e sarò sempre a disposizione dei miei Ospiti per dar forma ai loro Sogni..

L’anno scorso ha stupito tutti con un meraviglioso abito e con un copricapo sovrastato da un cigno. Durante la serata mi ha confessato che si trattava di un modello che aveva realizzato per il matrimonio di una sua conoscente. Le è capitato spesso di vestire spose?
Certo, con grande gioia da anni disegno e realizzo nella mia sartoria abiti da sposa.
Perché il Sogno per eccellenza di una donna è quello di indossare per quel giorno un abito unico e speciale. Condividere un’emozione così intima, importante ed irripetibile è per me vivere ogni volta una nuova favola. E l’abito gioca un ruolo molto importante in tutte le favole…

Oltre alla sartoria e al Ballo del Doge organizza eventi e matrimoni da Mille e una notte. Ce ne può parlare? Chi si rivolge a lei e quali sono le richieste più strane?
Da più di vent’anni mi dedico alla progettazione e realizzazione di matrimoni ed eventi.
Alcuni di questi sono stati definiti “da mille e una notte”, con tanto di effetti speciali.
Sono sempre felice di contribuire a coronare un sogno d’amore oppure a rendere unica ed irripetibile qualsiasi ricorrenza.

Ci può dire chi sarà la madrina di quest’anno?
No comment

Ogni edizione è caratterizzata dall’esibizione di artisti che si susseguono con spettacoli di canto, danza, burlesque. Come seleziona i suoi artisti? Quest’anno come stupirà i suoi ospiti?
Negli anni ho cercato di valorizzare tanti talenti, con le loro caratteristiche artistiche.
Il progetto che creo ogni anno pertanto è un impegnativo quanto appassionante lavoro che produce una perfetta alchimia di intrattenimento, emozione e coinvolgimento.
Non posso raccontare qui ogni dettaglio. L’Ospite come sempre è sacro, pertanto solo la notte del 1 Marzo 2014 svelerò quello che sto preparando.

In 21 anni di Ballo del Doge quali sono i ricordi che porta sempre con sè?
Conservo nella mia mente migliaia di sorrisi, di abbracci, di emozioni e di sguardi incantati.
Per me un sogno è degno d’essere vissuto solo se è possibile condividerlo e a me è data questa fortuna ogni anno…

Il Ballo del Doge trae ispirazione e origine dalla città di Venezia dove si svolge da sempre. Secondo lei cosa dà in più una città come Venezia ad un evento come il suo? E quali difficoltà invece si incontrano nel realizzare un evento così in una città logisticamente complessa?
Venezia è una cornice straordinaria con un’atmosfera unica, irripetibile e magica.
Ma soprattutto è la città da cui traggo maggiori ispirazioni.
Tante sono le difficoltà che si affrontano ma la fatica di un allestimento così complesso che deve essere prodotto in tempi ristretti è ripagata dalla gioia dei miei ospiti e di tutti coloro che hanno contribuito a scrivere ogni anno una nuova pagina del Ballo del Doge.

Non ha mai pensato di raccontare il suo Ballo del Doge in un libro o in un film? e di esportarlo fuori dalla Laguna?
Certo, anche questo è un sogno nel cassetto.
Se qualche produttore o editore volesse…

Rivivi l’emozione della scorsa edizione con il mio racconto e la gallery di Michele Dell’Utri