Alla Mostra di Venezia sbarca Io sto con la sposa: giovedì white carpet per il film denuncia

Image 9 of 15

E’ uno dei film più attesi in Laguna per questa edizione della Mostra del Cinema e già prima del debutto, previsto per giovedì, tutti ne parlano. Sto parlando del film documentario Io sto con la sposa, la pellicola di denuncia che in realtà è stato una vera e propria azione politica.
Il film racconta la storia vera del finto corteo nuziale messo in piedi dai tre registi, Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, per aiutare cinque palestinesi e siriani scappati dalla guerra e sbarcati a Lampedusa, a proseguire il loro viaggio senza documenti attraverso mezza Europa.
Grazie al travestimento essi sono riusciti ad attraversa le frontiere europee dall’Italia sino alla Svezia, meta sognata sin dall’inizio del viaggio. Il film, che ha destato l’interesse di molti, rappresenta anche la più grande azione di crowdfunding della storia del cinema. Per aver realmente aiutato i cinque protagonisti ad attraversare le frontiere senza documenti i registi, in caso di denuncia, rischiano una condanna fino a 15 anni di carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Per la premiere è stato organizzato un flash mob in total white: abito bianco per le donne, giacca e cravatta per gli uomini per trasformare il red carpet in un “white carpet”.

Il vestito da sposa è diventato nel nostro film il simbolo della libertà di circolazione delle persone, per questo abbiamo pensato di chiedere ai nostri sostenitori di vestirsi di bianco per condividere, e in un certo senso di indossare, questa idea che alla base del nostro lavoro – ha spiegato uno dei registi, Antonio Augugliaro – . L’obiettivo è creare un white carpet, un red carpet totalmente bianco per rimarcare che il nostro non è solo un film ma un’azione politica, ideata e mossa da un’esigenza personale e intima, da un senso di giustizia per i tanti migranti morti a causa delle leggi sull’immigrazione”.

Al termine della proiezione è previsto un momento di commemorazione per le vittime della frontiera. L’appuntamento infatti sarà per tutti sulla sponda del mare, per rivolgere un estremo saluto ai migranti che hanno perso la vita durante il viaggio della speranza. Ad ognuno il compito di scrivere un pensiero a loro rivolto, che verrà infine gettato in mare.