Barbie spegne 60 candeline e diventa un’icona di libertà per le bambine di oggi


Era il 9 marzo 1959 quando Barbie esordì al New York Toy Fair vestita con un costume da bagno zebrato, la pelle chiara e i capelli neri legati in una lunga coda. La creazione di Ruth Handler non tardò a conquistare il cuore delle bambine dell’epoca: sarà stato per quell’immagine inedita, così lontana dalle bambole tradizionali, o forse per quel suo allure di giovane donna che si poteva trasformare, vestire e rivestire in mille modi diversi. In questi 60 anni Barbie ha incarnato il ruolo di donna come nessun altro: è proprio in quella sua capacità di essere mille donne diverse, sia per aspetto che per professione, ad aver fatto innamorare di sé. Ma oggi, in una società più consapevole e attenta, anche il ruolo di Barbie è cambiato. Non più la bambola bionda, incarnazione dello stereotipo americano, dal corpo perfetto e dal guardaroba infinito. O almeno non più solo questo.

Proprio per la sua straordinaria capacità di reinventarsi e di farsi portavoce di messaggi importanti Barbie diventa non più solo un’icona di stile, ma un’icona di libertà e coraggio. Sì perché la bambola più famosa al mondo ha deciso da qualche tempo, proprio forte della sua popolarità e del suo potere comunicativo, di diventare un modello (non più solo estetico) per le bambine di oggi e le giovani donne di domani.

Per 60 anni, Barbie è stata una paladina delle bambine, ispirando intere generazioni a credere in loro stesse e dimostrando loro di avere la possibilità di scegliere. Con oltre 200 carriere all’attivo, sei candidature alla Presidenza e un viaggio sulla luna prima di Neil Armstrong, Barbie è in continua evoluzione rappresentando sempre un modello di riferimento moderno e rilevante per tutte le età“, afferma Lisa McKnight, General Manager e Senior Vice President, Barbie. “Il brand Barbie crede fermamente che le bambine non debbano mai rinunciare a scoprire un mondo, una carriera o un sogno per i quali le donne hanno lottato e che hanno faticosamente conquistato.”

Ecco allora che lasciati da parte i panni della californiana in costume da bagno con villa a Malibù e tacco 12, Barbie diventa astronauta, entomologa, pizzaiola e molto altro. E proprio celebrando diversi modelli di ruolo per ispirare le nuove generazioni viene lanciata in occasione del sessantesimo anniversario la Barbie chef. E per onorare questa professione ecco che è stata scelta la chef Rosanna Marziale, vanto tutto italiano nel mondo, una stella Michelin con il suo ristorante Le Colonne di Caserta. Una donna che grazie al suo talento e alla propria passione sta rivoluzione il mondo dell’alta cucina, fino a qualche tempo fa prerogativa dell’universo maschile.

Ambasciatrice nel mondo della mozzarella di bufala campana DOP la chef Rosanna Marziale è da oggi parte del programma Shero di Barbie, diventando modello di ruolo e ispirazione per le bambine che desiderano intraprendere la carriera di chef. “E’ una grande emozione per me essere di modello e ispirazione per le future generazioni di chef” afferma Rosanna Marziale “io stessa ho iniziato da giovanissima. Mi sono concentrata sin dall’inizio su quale passione mi faceva battere il cuore e l’ho trovata: la ristorazione è per me una vera missione. A chi sogna di diventare chef direi di perseguire il proprio obiettivo con grande passione e creatività. Solo così le bambine potranno realizzare i propri sogni e diventare ciò che hanno sempre desiderato. Passione, cuore, impegno e fatica faranno di una bambina che sogna ai fornelli una chef felice e di successo”.

Il brand si appresta inoltre a compiere un altro importante passo verso la “chiusura” del Dream Gap: attraverso la Mattel Children’s Foundation sosterrà organizzazioni attive nel supportare lo sviluppo delle potenzialità delle bambine. Diverse ricerche hanno infatti dimostrato che a partire dai cinque anni le bambine iniziano a dubitare del loro potenziale, quello che viene definito il Dream Gap.

Questa sera a Milano si terrà il Galà per festeggiare questi 60 anni di storia e questa importante mission di Barbie (vi racconterò tutto nei prossimi giorni). Nel frattempo ho chiesto ad alcune delle persone che più conoscono Barbie in Italia un parere su questo nuovo ruolo della bambola più famosa al mondo.

Massimiliano Capella è docente di storia della moda all’Università di Bergamo, ha scritto moltissimi libri, e proprio uno di questi è dedicato a lei. Si tratta di Barbie: the icon, edito da 24 Ore Cultura e uscito in occasione della bellissima mostra al Mudec di qualche anno fa.
Barbie festeggia 60 anni. Barbie si rinnova, Barbie interpreta nuovi stili e nuove tendenze, con un unico obiettivo: rimanere fedele a se stessa e alla sua filosofia. Barbie continua infatti ad ispirare le nuove generazioni con il suo motto: I can be. Ecco la sua forza, ricordarci che puoi essere tutto ciò che desideri. Un vero messaggio di libertà.

Mario Paglino e Gianni Grossi invece, oltre ad essere collezionisti e appassionati di Barbie, danno vita con la loro Magia 2000 a creazioni uniche dalla bellezza indescrivibile, frutto di un sapiente e meticoloso lavoro. Qui la loro intervista per intero.

E’ sicuramente la sfida più bella che Barbie sta affrontando come testimonial di veri valori positivi per le nuove generazioni. Sono progetti che Mattel ha lanciato e che ci vedono coinvolti nella creazione di molte tra le Barbie Sheroes che si stanno presentando a tributo di alcune delle personalità femminili di spicco in tutto il mondo. Creare queste bambole così speciali è davvero importante per trasmettere un messaggio di ispirazione forte, perché ormai da anni, Barbie non è più solo lo stereotipo della bionda e bella americana, ma si riconosce in tutte le culture e quindi in tutte le varie corporature ed etnie senza distinzione, abbracciando un mondo sempre più globale e sempre più inclusivo.

Ora non ci resta che attendere il party di questa sera che si preannuncia ricco di sorprese. Perché del resto Barbie ci ha abituati a questo e con lei tutto è davvero possibile. Anche per una bambina.