In partenza per Cortina d’Ampezzo la wedding planner di successo, Andrea Naar Alba, ci aveva raccontato in anteprima come sarebbe stata la seconda edizione di Dreaming of, il format basato sul Destination Wedding in Italia che ogni anno vede coinvolte le 15 top wedding planner d’Italia ( Roberta Torresan, Cira Lombardo, Sara Carboni, Alice Fognani e Silvia Galli di Sposiamovi, Clara Boatto e Eva Trevisan di Chic Weddings in Italy, Alessia Santa, Monia Re, Sandra Santoro di Getting Married in Italy , Costanza Giaconi di Bianco Bouquet Weddings, le due wedding planner di Palazzo Eventi e Cristina di Giovanna de Le Jour d’oui) per un’esperienza di confronto, di crescita professionale e di scoperta del territorio.
Dopo la prima edizione tenutasi sulle rive del Lago di Como nella meravigliosa cornice del Grand Hotel Tremezzo, fiore all’occhiello della luxury hotellerie italiana, è stata la volta delle Dolomiti e per la precisione del suggestivo Hotel Cristallo di Cortina.
A un mese di distanza dall’evento, che io stessa ho vissuto in prima persona potendo toccare con mano le esperienze e i protagonisti di questa meravigliosa iniziativa, l’ideatrice di tutto questo ci racconta com’è andata, tirando le somme sulle sue compagne di viaggio che si sono messe in gioco vivendo profondamente la montagna e le sue bellezze, su una destinazione a molte fino ad ora sconosciuta che le ha sorprese e decisamente conquistate e sul confronto tra diversi punti di vista di quelle che a oggi sono alcune delle più importanti e talentuose event planner d’Italia.
Seconda edizione di Dreaming of… com’è andata?
Benissimo, è stato un weekend ricco di attività ed eccellenze da scoprire, che hanno riempito un programma molto intenso e fitto. D’altra parte, la destinazione, con i suoi paesaggi, prelibatezze e location, lo splendido Hotel Cristallo e ogni luogo visitato può offrire infinite esperienze che certamente meritano più di due giorni per essere sperimentate e apprezzate al meglio. Sebbene la spa del Cristallo abbia saputo come coccolarci durante il nostro arrivo, poco spazio è stato lasciato al relax in favore dei preziosi momenti di confronto tra di noi. Sono felice di aver ricevuto riscontri anche dalle wedding planner che hanno apprezzato le numerose attività e creato un gruppo più coeso e affiatato. Sono state entusiaste di aver conosciuto una nuova destinazione, incastonata tra le montagne più belle d’Italia e non solo. Insieme abbiamo scoperto una location di lusso per i matrimoni, molto versatile e magica in ogni diversa stagione. Prima fra tutte l’hotel Cristallo, location unica per i suoi spazi e scorci mozzafiato, perfetta per un wedding all’insegna del lusso e del comfort. Differente location è il rifugio, come Col Drusciè o il San Brite, dove il concetto territorialità viene espletato in ogni elemento, dalle materie prime, al servizio in sala, alla presentazione delle pietanze, all’atmosfera calda e familiare. La materia prima tratta dalle proprie terre e dai suoi animali viene lavorata naturalmente per essere presentata in modo innovativo direttamente nel piatto. Un’esperienza che renderebbe ancor più unico un welcome party o una cena intima tra le Dolomiti sia d’inverno, avvolti dal candore della neve, che d’estate, con i suoi intensi colori e profumi.
Anche per questa edizione puoi dire: missione riuscita?
Assolutamente sì, la missione devo dire che è più che riuscita, anche se, come tu ben sai Chiara, sono una perfezionista, e quindi sono sempre dell’idea che tutto sia perfettibile. Organizzare un evento esperenziale per le top wedding planner d’Italia, con un budget a zero in quanto sostenuto esclusivamente grazie alle preziose sponsorship, e dover stupirle e ispirarle è una delle cose più difficili che uno possa pensare.
Il format ‘Dreaming of’ è solo alla sua seconda edizione e sicuramente abbiamo diversi aspetti da migliorare e altri da implementare. Come ad esempio l’aggiunta di un terzo o quarto giorno di retreat, in modo da poter dedicare maggior tempo ai momenti di networking tra wedding planner, poiché i temi che emergono sono numerosissimi ed è importante avere la possibilità di confrontarci e migliorare il nostro lavoro.
Il feedback del mio cliente, che in questa occasione erano le colleghe wedding planner, l’Hotel Cristallo e tutti gli sponsor, è stato positivo, ma potrò dire che la missione avrà raggiunto il suo obbiettivo ultimo solo quando porteremo tanti bei matrimoni in alta quota (non solo attraverso il nostro lavoro di wedding planner, ma anche grazie a coloro che hanno partecipato come ‘spettatori’ dell’evento, i veri destinatari di quest’ultimo). Non dobbiamo dimenticare che il fine che si prefissa questo format è quello di far conoscere il nostro inestimabile patrimonio come destinazione per i matrimoni di lusso e, dunque, sarà davvero efficace qualora tutti coloro che hanno reso possibile il ‘Dreaming of the Dolomites’ avranno un ritorno concreto da esso, come già accaduto per molti degli sponsors di dreaming of the lakes e come già uno dei partners di questa ultima edizione, notizia fresca di due giorni fa! .
Nei momenti di confronto che ci sono stati quali temi sono maggiormente emersi tra le diverse wedding planner?
Tra i diversi temi trattati sicuramente è emerso il prezioso rapporto che vi è fra fornitori-location e le wedding planner. Una relazione fondamentale che va migliorata e perfezionata al fine di innalzare costantemente il livello del nostro settore, nonché la qualità dei nostri servizi. A questo proposito, dopo aver condiviso le esperienze e opinioni di ognuna, siamo giunte all’importante decisione di concretizzare un bellissimo progetto comune, del quale non posso ancora rivelare nulla, ma che ci auguriamo che nei primi mesi del 2019 potrà essere implementato da tutte noi.
Un altro tema sul quale ci siamo soffermate a lungo è quello delle coppie di millennials, della difficoltà che tutte abbiamo riscontrato nel relazionarci con una nuova generazione che spesso non recepisce il valore del nostro lavoro. É dunque importante per noi riuscire a trovare le giuste modalità e gli strumenti con i quali trasmettere loro le nostre peculiarità, la qualità dei servizi che offriamo rispetto al grado di improvvisazione che spesso echeggia nel nostro mondo. Il nostro non è un valore dato solo dalla nostra pluriennale esperienza, ma ciò che rende ognuna delle wedding planner di questo gruppo le migliori sul territorio italiano, è la loro passione, la spinta pro-attiva che non mira al solo ‘fare business’, ma a lavorare all’interno di un settore migliore per noi e per le coppie clienti.
Alcune conferme e altre new entry: come definiresti il gruppo che ha preso parte all’iniziativa?
L’aggettivo che, credo, rappresenti al meglio questo nuovo gruppo è: sincero. Il giusto numero di partecipanti unito alle diversità di ognuna ha contribuito a creare un gruppo intimo, di forte sintonia e grande divertimento. Un insieme di professioniste, ma anche di donne che con spontaneità hanno lasciato cadere il velo di wedding planner per aprirsi al confronto, mettendosi in gioco e dimostrando entusiasmo nel voler realizzare qualcosa di concreto per migliorare il settore. In questo hanno sicuramente giocato un ruolo importante anche le nuove arrivate, le quali sono riuscite non solo ad inserirsi all’interno di un gruppo già esistente, ma a migliorarlo e consolidarlo ancor di più.
Qualcosa che ti porterai dietro di questa esperienza?
Senza alcun dubbio, il fatto che bisogna osare più spesso ad uscire dalla propria comfort zone. Ad oggi, ‘Dreaming of’ non esisterebbe se non avessi avuto anzitutto il coraggio di mettermi alla prova, prefissandomi ciò che apparentemente poteva sembrare rischioso: raccogliere attorno ad una tavola rotonda personalità molto diverse tra loro, ma tutte tasselli fondamentali nell’odierno scenario del wedding. Non bisogna lasciare che il timore del fallimento ci impedisca di tentare e sperimentare, perché è solo azzardando, ed eventualmente commettendo errori, che si cresce e migliora. Credo che senza un pizzico di lungimiranza e la mia tendenza a pensare fuori dagli schemi, questo progetto non sarebbe arrivato alla sua seconda edizione. E, cosa ancor più importante, non sarebbe riuscito a diventare una piccola community di imprenditrici, donne e wedding planner che hanno in comune il solo desiderio di lavorare con passione e professionalità.
Tirando le somme: stando a quello che hai respirato in questi giorni… com’è la situazione attuale in Italia a livello professionale del settore?
La mia professionalità e l’esperienza mi insegnano che in Italia ci sono molte più possibilità di quanto non si pensi. Abbiamo fornitori di grande eccellenza e di cui andare molto fieri. In questi ultimi tempi, poi, il confronto con la concorrenza estera ha, a mio avviso, valorizzato ulteriormente il livello del nostro settore nel segmento lusso. C’è tuttavia ancora moltissimo su cui lavorare, molti stimoli da assecondare e obiettivi da perseguire: primo fra tutti quello di creare un dialogo più snello tra agenzie e fornitori per garantire un servizio e una prestazione ogni volta più elevati. Si tratterebbe, dunque, di “regolamentare” la nostra relazione così da perfezionare quei piccoli dettagli che i nostri clienti, ormai sempre più esigenti, si aspettano di trovare. Per fare sì che ciò avvenga, credo fortemente non si possa prescindere dalla componente umana: lavorare sui rapporti interpersonali anche tra colleghe, in modo da creare sinergia e fiducia in grado di abbattere la concorrenza improvvisata. La credibilità guadagnata con esperienza e competenza è l’arma migliore per emergere rispetto ad un settore purtroppo saturo, ma non per questo sempre di qualità.
Un’emozione che non scorderai?
Sono state giornate di emozioni costantemente in divenire, a partire dal primo abbraccio scambiato con ognuna delle wedding planner all’arrivo, alla magica serata in rifugio in alta quota, alla straordinaria bellezza della cena di Gala al Cristallo, ma credo che una in particolare mi sia rimasta indelebile nel cuore. Con i piedi letteralmente immersi nella soffice neve, circondate da alti pini che davano l’unico tocco di colore in tutto quel candore, ci siamo lasciate trasportare dal puro divertimento e dalle risate lanciandoci palle di neve come amiche d’infanzia. É stato un momento di spensieratezza e di semplice felicità che credo ci abbia unite molto.
Cosa ti ha sorpreso della location che hai scelto e perché la sceglieresti o consiglieresti per un matrimonio?
Sceglierei questa location per un matrimonio perché il nostro compito è anche quello di garantire uno spettro di scelta ampio che possa assecondare le esigenze della nostra clientela di eccellenza. La cornice meravigliosa delle montagne innevate e un allestimento tra la natura e i suoi spettacoli mi fanno immediatamente pensare a Cortina e alle Dolomiti come luogo di lusso ed eccellenza, in cui il livello di ospitalità è altissimo e ben si sposa con il concept da noi promosso. L’Hotel Cristallo, nello specifico, ha saputo assecondare ogni nostra richiesta ed esigenza con una semplicità disarmante, collaborando in totale sintonia in un team coeso. Sono rimasta piacevolmente colpita anche dall’eccellenza gastronomica e prelibatezze dello Chef Marco Pinelli. La sua grande capacità di affiancare tecniche di cucina molto attuali a materie prime di eccellente qualità, tratte dalle piccole realtà del territorio circostante, certamente è un elemento che indirizza prepotentemente la scelta verso questa destinazione. Si aggiunga, poi, una vista mozzafiato sulle Tofane, spazi densi di storia e perfettamente adeguabili sia per eventi invernali che estivi.
L’evento si è concluso con una magnifica serata di gala: quali trend ti senti di aver esaltato e quindi da cui trarre ispirazione per i futuri eventi?
Il trend dal quale ho tratto ispirazione è stato quello di sviluppare una seduta a tavola raccolta in maniera circolare o semi-circolare attorto ad elementi naturali e, dunque, già esistenti nel luogo che ci circonda. É un concept che, se penso alla diversità del territorio italiano, può trovare infinite possibilità di realizzazione e si inserisce armoniosamente nella natura del paesaggio.
Nel caso della cena di gala, abbiamo voluto osare ricreando all’interno di uno spazio vuoto un albero fatto ad hoc per l’occasione, costituito da un tronco e rami completamente naturali. Inoltre, ho voluto dare un senso di continuità all’elemento botanico, a me personalmente molto caro, unendo numerosissimi fiori e greenery alla mise-en-place, quasi a continuazione degli elementi verticali che scendevano dall’imponente albero.
Stai già pensando alla prossima edizione?
Ancor prima che dessimo il via alla seconda edizione del ‘Dreaming of’, alcune location mi hanno contattata perché interessate a sviluppare il format e che hanno voglia di sperimentare insieme a noi. Ad oggi, posso dire che sono in candidatura due, in particolare, molto diverse tra loro e l’obiettivo è quello di realizzare un terzo sogno, ancora più sfidante, durante il prossimo autunno.
Un ringraziamento speciale?
Non ne ho uno, ma molti perché ogni realtà che ha preso parte all’evento è stato indispensabile per la sua riuscita.
Per quanto riguarda le realtà locali ovviamente l’Hotel Cristallo, Freccia nel Cielo, che è la funivia che porta ad un rifugio meraviglioso dove fare la welcome dinner, Ampezzan fiori & casa, la wedding planner Odilla Ponti di Cortina Wedding, che è stata il mio braccio destro in quei giorni. Poi un grazie speciale alle mie ragazze, Marta e Veronica.
Grazie a un compagno di viaggi insostituibile che è Varna Studios, che anche questa volta ha immortalato con le sue foto e i suoi video i momenti più belli di questa esperienza indimenticabile.
E poi naturalmente tutti i partner dell’evento: Yimy cashmere, Eyder Design, Blitz Exclusive , Sonia Billi, Cantine Ferrari, Pride eyewear, Flowers Living, Oui Flower, il meraviglioso San Brite, Musica evento, FG Eventi .
E poi ancora Aldo Coppola, Cera una bolla, Dolomiti Ski Rock, Dolomia, Alpe Pragas e Audiodress.
Credit foto: Varna Studios
Non smetteremo di parlare di Cortina, delle tante realtà che ho conosciuto in questo viaggio e dei suoi protagonisti. Stay tuned!