La conquista del mercato Occidentale ormai è quasi completa: il made in China arriva anche all’altare. Prima è stata la volta della moda dalla grandi firme, poi dei parrucchieri e delle massaggiatrici, ora è il momento del wedding. Sarà forse colpa della crisi che impone a rivedere il budget destinato al grande giorno, ma a cui proprio non si vuole dare un low profile, ma a Milano sono tanti i giovani che scelgono di affidarsi a “wedding planner” o agenzie tuttofare del Sol Levante.
Basta fare quattro passi per Paolo Sarpi, la Chinatown milanese, per capire che il settore del wedding fa gola al mercato cinese, ma ancor più ai giovani sposi che non vogliono rinunciare a nulla per il giorno delle nozze.
Prezzi stracciati e sfarzo assicurato: ecco la filosofia made in Chinatown! Prezzi assolutamente inimmaginabili per le nostre aziende italiane: una torta nuziale a piani di manifattura cinese per un centinaio di invitati costa sui 500 euro. Sicuri però che gli ingredienti siano di qualità uguale?
Del resto i cinesi non si fanno mancare proprio nulla. Da anni infatti sono tanti tantissimi i cinesi che scelgono di sposarsi a Milano e di festeggiare il sì davanti ad uno dei monumenti più importanti della città. Basta infatti affacciarsi da uno dei palazzi che dà sul Castello Sforzesco per vedere ogni giorno: appariscenti limousine bianche, abiti da Mille e una notte, centinaia di invitati.
A conti fatti, i costi sono decisamente competitivi se rapportati a quelli degli addetti del settore italiani.
Per esempio alcune agenzie di Paolo Sarpi offrono book fotografico, giro in limousine, bouquet, dvd della festa e vestiti di entrambi gli sposi in un pacchetto all inclusive dal costo di 1.480 euro. Con poco più di mille euro si riescono a organizzare nozze coi fiocchi, anche se onestamente dal gusto decisamente kitch. Tutto merito delle usanze cinesi che vogliono che il matrimonio sia il più sfarzoso possibile: festa, abiti, ricevimento, invitati in quantità e auto di lusso.
A rendere competitivi i pacchetti made in China anche i tempi di organizzazione: per un matrimonio sono infatti sufficienti 2-3 mesi, in alcuni casi persino 30 giorni.
Ovviamente può essere organizzato anche il viaggio di nozze, prediligendo linee aeree e tour operator cinesi.
Unico dictat cinese: lo sposo deve vestirsi rigorosamente di bianco.
La crisi insomma fa chiudere un occhio ai futuri sposi su tradizioni e qualità, a favore di prezzi vantaggiosi e rapidità nell’organizzazione.