Tutti quanti abbiamo riso a crepapelle di fronte alle immagini ironiche ed irriverenti della pellicola di successo Una notte da leoni, film incentrato sulle disavventure di quattro amici in viaggio a Las Vegas in occasione dell’ addio al nubilato tutt’altro che convenzionale di uno di loro. Tuttavia diciamo la verità: se invece di quattro scalmanati e irrefrenabili uomini al centro della storia ci fossero state quattro donne non sarebbe stato lo stesso. La “notte che non dimenticheranno mai” è infatti un susseguirsi di incidenti e disavventure al limite dell’assurdo con una suite d’albergo devastata, una tigre di proprietà di Mike Tyson nel bagno e perfino un neonato dall’identità sconosciuta.
Uomini sì, donne no. O almeno questo valeva fino a qualche anno fa, quando era normale che gli amici dello sposo organizzassero una serata con fiumi di birra e streptease o lap dance voluti più per ridere tra uomini che per secondi fini e le donne invece rintanate magari in una spa tra massaggi e trattamenti viso a spettegolare delle passate conquiste amorose.
Ora non è più così. Nel mondo del XXI secolo tutto sembra essere ribaltato e concesso: ci sono uomini che insospettabilmente scelgono il relax di un hammam o l’adrenalina di un salto nel vuoto da 2000 metri di altezza e donne che… scelgono di fare gli uomini per un giorno con discorsi sboccati, strep di modelli muscolosi e assalto al sexy shop più vicino.
A raccontare questa ultima tendenza ci ha pensato un film presentato qualche giorno fa a Locarno, Bachelorette.
Al centro della storia l’invito a nozze di tre amiche costrette a fare da damigelle d’onore al matrimonio di Becky, ragazza cicciottella, bersaglio di battute al vetriolo ai tempi del college. La pellicola, che da noi uscirà ad ottobre col titolo The Wedding Party e che ha come protagoniste le attrici Lizzy Caplan, Kirsten Dunst e Isla Fisher (nota per l’interpretazione in I love shopping), mostra tre ragazze sboccate, sgraziate e che come passatempo hanno quello di parlare di sesso e dire parolacce.
Già paragonate inevitabilmente alle quattro protagoniste di Sex and the City, le ragazze di Bachelorette sembrano essere a quanto afferma la regista, Leslye Headland, “lo specchio delle trentenni americane moderne, determinate e disinibite”.
Libere ed anticonvenzionali le tre giovani donne sembrano però al termine della pellicola svelare la loro vera natura infelice, mostrando anche una certa invidia per l’amica extralarge che però è riuscita ad accalappiarsi il vero amore prima di loro, troppo occupate in avventure da una notte di sesso facile.
Non ci resta che aspettare l’arrivo del film nelle sale cinematografiche italiane questo autunno per scoprire come risponderanno le italiane a una tale provocazione: che si rispecchino nelle protagoniste o no resta il fatto che Bachelorette è lo specchio di tempi moderni per donne emancipate al limite dell’assurdo.