Lorenzo Riva, il re delle spose, è tornato e dalla vetrina della sua nuova sartoria Duomosei dà vita alla sposa del domani

 

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Prima del boom del wedding in Italia, della moda dei wedding planner e di tutto questo gran parlare di spose e nozze in ogni salsa c’era lui, l’uomo che ha inventato la sposa in Italia, l’uomo che l’ha capita, sublimata e vestita di eleganza, classe, naturalezza e charme, tradizione e innovazione. Sto parlando ovviamente di Lorenzo Riva, lo stilista che per primo ha immaginato la sposa così come oggi la vediamo nei modelli di tanti suoi successori, che hanno tratto ispirazione da quel suo modo unico, geniale e completo di interpretarla, facendola camminare sulle passerelle più importanti, vestendola di un ruolo nuovo, da prima donna, da coup de theatre della moda. Tutti si affannavano a disegnare la donna del domani, lui invece anticipava ogni altro con quell’abito bianco che spesso chiudeva le sfilate dei grandi nomi, ma che in realtà pochi anni dopo avrebbe destato molta più attenzione di allora.

Lorenzo Riva da quella piccola sartoria che aveva aperto nel soggiorno della propria casa di ringhiera nell’ormai lontano 1958 ha capito le donne prima di altri, anticipando tendenze allora forse addirittura mal comprese dal grande pubblico, che vedeva nel segmento wedding un’alternativa di serie b alla moda delle passerelle.
Eppure il tempo gli ha dato ragione e ora basta guardarsi intorno per capire quanto la sua arte ed il suo ingegno abbiano visto avanti.
Uomo di grande classe, che ha sempre pensato alla donna come ad un’opera d’arte a cui dare un’anima attraverso i propri abiti, non ha mai cambiato la sua idea femminile, essenziale e solo sua di intendere la moda, a metà tra il passato e il futuro, in un progetto artistico senza tempo. Continua a leggere



Orticolario 2014: un appuntamento fisso che non smette di sorprendere

 

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Io e Daniela Di Matteo di Fiori e Foglie

Ogni anno lo si aspetta, assaporando già quell’allure e quell’atmosfera unica che solo Orticolario sa regalare ai suoi visitatori. Sarà la sconfinata distesa di espositori con fiori e piante rare, la magnificenza di Villa Erba nel bel mezzo del verde prato ai margini del lago, o forse quella frenesia nei suoi visitatori in coda sin dalle prime ore dell’alba; resta il fatto che anche quest’anno Orticolario ha vinto la scommessa, attirando migliaia di persone tra esperti dal pollice verde, curiosi, bambini, giornalisti accorsi per scoprirne i segreti.
Alle prime ore di venerdì mi sono recata puntuale come ogni anno a scoprire per voi le curiosità e le novità proposte da questo evento a pochi km da Como. Insieme a me, un’amica e una collega, Daniela Di Matteo, penna del blog di Tgcom24, Fiori e Foglie, nonché mia compagna di avventura nell’organizzazione di un altro evento verde pensato da noi due, Ortochic.

“Il giardino è un viaggio… Da preparare, da vivere, da godere intensamente, passo dopo passo… Per scoprire nuove emozioni e riappropriarsi del proprio tempo”, ha dichiarato Moritz Mantero, vera anima della manifestazione. E infatti visitare Orticolario è un vero e proprio viaggio nel mondo del verde, dei fiori, tra emozioni e sensi. Se tutto questo è valso nelle precedenti edizioni, ancora di più nell’ultima che ha registrato un successo senza precedenti. Continua a leggere



Enzo Miccio raddoppia: dopo gli abiti pensa alle scarpe per la Bridal Collection di Nicole Spose

 

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Credit foto: Michele Dell’Utri Studio

“Ad ogni donna la sua fiaba… un’idea, un immaginario, un sogno che si materializza davanti agli occhi. Linee eleganti, forme sofisticate, tessuti preziosi prendono vita, avvolgendo la silhouette della donna che da principessa si accinge al Grande Giorno
A dire queste parole è l’onnipresente guru del wedding, Enzo Miccio, che, a distanza di pochi mesi dal lancio della sua Bridal Collection per Nicole Spose, raddoppia presentando proprio durante la Milano Fashion Week la sua linea di scarpe per il brand tanto amato dalle spose.
Nell’atelier di Via Montenapoleone infatti giovedì 18 settembre il volto televisivo preferito dalle giovani spose ha presentato insieme ad amici e fan questo suo nuovo successo.
Al suo fianco la padrona di casa, Alessandra Rinaudo, titolare del brand Nicole Spose, oltre ai maggiori rappresentanti dell’editoria di settore in Italia: Giuliana Parabiago, direttore di Vogue Sposa, Rita Rabassi, direttore di White Sposa, oltre ai nomi di punta della testata Elle Sposa. Continua a leggere



Grande fermento per la XXI edizione del Ballo del Doge: la visionaria Antonia Sautter ci svela i retroscena dell’Evento degli eventi

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Tra poco più di un mese, per l’esattezza la sera dell’1 marzo, andrà in scena la XXI edizione del Ballo del Doge, l’evento più atteso in Laguna ma non solo per festeggiare il Carnevale.
La serata è riconosciuta in tutto il mondo come uno degli eventi assolutamente imperdibili per classe, esclusività e unicità.
Mente creativa di quella che potremmo definire la festa delle feste, inserita persino nella lista delle 10 cose da fare nella vita, è una delle donne dei giorni nostri più eclettiche e visionarie: Antonia Sautter, ideatrice del Ballo, ne è infatti l’artefice a 360 gradi. Regista, costumista, ricercatrice di talenti, artista e soprattutto amante del bello e dello straordinario potrebbe sembrare una donna d’altri tempi se vista durante uno dei Balli a Palazzo Pisani Moretta tanto riesce ad immergersi con tutta sè stessa in un’atmosfera da sogno.
Quello che sorprende tuttavia è però la sua indole camaleontica, a metà tra il passato, il presente e il futuro, basti vederla nel backstage dell’evento (in questa esclusiva selezione di immagini per esempio) in cui mostra tutta la sua concreta attenzione e cura per perseguire un unico scopo: quello di catapultare i suoi Ospiti almeno per una notte in un mondo lontano, ancestrale e immaginifico.
E a sorprendere è il fatto che in questi ventuno anni di storia del Ballo sia riuscita ad inventare, reinventare e lasciare a bocca aperta ogni volta il suo pubblico, disposto a tutto pur di vivere per una notte quel sogno, a volte un po’ infantile e talvolta invece peccaminoso, che ognuno porta dentro di sè.
Varcare la porta di Palazzo Pisani Moretta in occasione del Ballo è assistere ad uno degli spettacoli più emozionanti e suggestivi al mondo, diventandone attori e non comparse.
Organizzatrice di eventi esclusivi, oltre al Ballo del Doge Antonia Sautter dà vita a momenti indimenticabili come matrimoni e feste uniche, in cui ogni volta mette un po’ di sè stessa, mettendo in gioco fantasia e un pizzico di follia.
Dietro ad una delle meravigliose e preziose maschere che la stessa sartoria Antonia Sautter confeziona da oltre vent’anni si celano ogni anno i volti di politici, personaggi dello spettacolo, imprenditori o semplicemente amanti del bello, che accorrono a Venezia per fermare il tempo, vivere il Carnevale come mai prima e sognare.
Sarà proprio il sogno il tema della prossima edizione del Ballo che in questi giorni sta vivendo il suo momento di maggior tensione artistica con le fasi di preparazione tra le decine e decine di artisti che vi prenderanno parte tra cantanti, ballerini, attori ecc. Stessa sorte alle decine di sarte che stanno confezionando i costumi più ricercati ed eleganti tra stoffe damascate, velluti, perle e pizzi.
Per chi vuole regalarsi quella che senz’altro è un’esperienza da Mille e una notte è ancora possibile farlo sul sito dell’evento, per chi invece starà a casa ecco il racconto dalla viva voce di Antonia Sautter di quello che anche quest’anno si appresta ad essere l’Evento con la E maiuscola in Laguna. Continua a leggere



La tradizione e il fascino del debutto in società: a Stresa ci si trasforma in principesse

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Il primo vero ballo delle debuttanti che ogni ragazza ha in mente dai racconti della mamma è la meravigliosa favola di Cenerentola: quella fanciulla, costretta a lavorare tutto il giorno dalla sua matrigna e dalle sorellastre, grazie all’aiuto di una fata fa il suo debutto in società al gran ballo organizzato dal principe per trovare la sua futura moglie. Tutte abbiamo sognato leggendo del suo arrivo a palazzo in carrozza con uno splendido vestito, del ballo appassionato col principe e della sua fuga a mezzanotte perdendo una delle scarpette di cristallo.
Il debutto in società, nato nel 1700 in una Francia ancora sfavillante ed eccessivamente opulenta in attesa della Rivoluzione Francese, interessava le fanciulle dell’aristocrazia di allora che avevano tra i 17 e i 23 anni.
Era l’occasione per trovare marito, dopo i 23 anni si sarebbe state etichettate come “zitelle”.

Il Ballo delle debuttanti dell’epoca all’Hotel de Crillon di Parigi era un’occasione imperdibile per le fanciulle di buona famiglia.
A consolidare ancor più questa tradizione ci pensò l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe, che arrivò persino ad organizzare serate danzanti nel Teatro dell’Opera di Vienna, tradizione questa che andrà nel tempo consolidandosi e che oggi è rappresentata dal celeberrimo “Opernball”, il Ballo delle Debuttanti che ogni anno si svolge il giovedì grasso nell’Opera di Vienna.
Ai giorni d’oggi, con i mutamenti del costume e l’emancipazione delle donne, è ormai impensabile dare al Ballo delle Debuttanti la connotazione di serata in cui trovare il proprio principe azzurro, per sistemarsi a vita e vivere felici e contenti; tuttavia è possibile ancora sognare ad occhi aperti per una notte, rivivendo la magia di una tradizione senza tempo che conserva ancora tutto l’allure di allora.
Il Gran Ballo delle Debuttanti di Stresa ogni anno offre a decine e decine di ragazze di vivere questo sogno e sentirsi principesse per qualche giorno. Sulle rive incantate del Lago Maggiore negli splendidi saloni ottocenteschi del Regina Palace, dove persino il concorso di Miss Italia ha mosso i suoi primi passi, rivive anno dopo anno la magia del ballo con i suoi Cavalieri, i giovani Cadetti della Scuola Militare Teulié di Milano.
A conservare l’eleganza e il fascino di questo evento ci pensa l’associazione APEVCO (Associazione No Profit Promozione Eventi Verbano Cusio Ossola) con a capo Giovanna Pratesi che realizza la prima edizione nel 2011, dopo una lunga tradizione gestita da un’altra organizzazione per 14 anni e poi trasferitasi in altra sede. Continua a leggere



Reportage di un sì: una giornalista tra gli invitati per raccontare le emozioni di quel giorno e non solo (Parte 2)

I preparativi
Si parte. Sono le otto del mattino e l’auto che porta il team di cinque fotografi e videoperatori dello studio di Michele Dell’Utri lascia Milano alla volta di Modena.
C’è chi risale da giornate di fuoco, con turni estenuanti di matrimoni, battesimi e shooting uno in fila all’altro. Del resto è aprile, il mese d’apertura della stagione e questa sarà così intensa fino a metà ottobre, con periodi di 4/5 matrimoni di fila da seguire e giornate in cui la squadra sarà dislocata per tutta Italia per seguire fino a cinque matrimoni diversi. Neanche il tempo di abituarsi al nome di due sposi che già, scaricate le card con le foto del giorno prima, si deve andare sul posto a immortalare i preparativi di una nuova fanciulla in abito bianco.
Il bagagliaio è un intricato insieme di reflex, batterie, microfoni e tanto altro. Continua a leggere



Reportage di un sì: una giornalista tra gli invitati per raccontare le emozioni di quel giorno e non solo (Parte 1)

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Giornalista, fotoreporter, invitata
Amo il mio lavoro. E lo amo sempre di più. Sarà quell’adrenalina che ti sale su per tutta la schiena quando devi raccontare qualcosa di nuovo, o forse l’emozione di scoprire storie e persone diverse ogni giorno. Quello che lo rende speciale è il fatto di essere estremamente imprevedibile e riservarmi periodicamente novità.
Proprio poco tempo fa ho avuto il piacere di fare un’esperienza professionale nuova ed inaspettata. Grazie all’intuizione di un amico e collega, il fotografo Michele Dell’Utri, ho avuto l’occasione di vivere di persona il matrimonio di una giovane coppia di sposi, potendo intervistarli durante l’evento e scoprendo tutti i retroscena del loro giorno più bello.
Vedere con gli occhi di un cronista un matrimonio è cosa ben diversa che viverlo come invitata o semplice spettatrice.
In effetti come ogni altro fatto anche il giorno delle nozze di due sposi ha agli occhi di un giornalista un che di interessante per storie personali, vicende passate, emozioni e parole tutte da raccontare.
Microfono alla mano per poter carpire i sentimenti e i pensieri di attori e comparse, ho avuto la possibilità di entrare ancor più nel ruolo, mettendo al collo una reflex professionale, per vedere con occhi diversi il matrimonio, fermando in scatti rubati e inizialmente certo impacciati, sguardi e istanti del sì.
Tutto questo il 24 aprile scorso è stato reso possibile dalla disponibilità degli sposi, Chiara e Manuel, una giovane coppia legata da un’intesa speciale e da un’euforica gioia di vivere. Continua a leggere