Ballo del Doge 2013: Antonia Sautter festeggia il XX anniversario celebrando l’amore

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L’Abc Television l’ha definita “una delle 10 cose da fare nella vita”, mentre Vanity Fair “una delle feste più esclusive al mondo”, ma nessuna definizione credo possa ben descrivere quello che il Ballo del Doge è e rappresenta una volta che lo si vive di persona.
Varcare la soglia di Palazzo Pisani Moretta sabato scorso è stato come fare un salto in una favola fatta di creature fantastiche, visionarie suggestioni e scenari incantati.

Antonia Sautter, ideatrice, organizzatrice e produttrice del Ballo del Doge, ha superato sè stessa in occasione del ventennale dell’evento più atteso del Carnevale di Venezia.
Tema della serata It’s all about Amore. Eros, Passion or Romance?. Ecco allora che l’imprenditrice-sognatrice oserei dire, ha interpretato per quest’occasione tutte le possibili declinazioni dell’amore in un turbinio coinvolgente e frenetico di visioni allegoriche ed immaginifiche a metà tra fiaba e realtà, tra passato e presente, tra leggenda e storia.

Solo un selezionatissimo numero di invitati ha potuto appagare occhi, orecchie… sensi in questo appuntamento con il bello ed il lusso made in Italy.
Perchè è proprio questo che si è assaporato durante la serata: la bellezza di un mondo, lontano per molti ancor più in tempo di crisi, ma che può rappresentare la chiave di volta per il nostro bel Paese agli occhi del mondo: perchè quando c’è da incantare e sognare con l’arte, la creatività ed il lusso noi italiani siamo ancora i migliori.

Tra gli ospiti Zucchero, Eva Cavalli, Marta Marzotto, Goga Ashkenazi, ricca ereditiera ed ex fidanzata di Lapo Elkann, Morgan Witkin conduttrice del programma Sognando Italia, esponenti della famiglia reale saudita e del mondo della finanza internazionale e chissà chi altro. Perchè qui di rigore è la maschera, delle più diverse ed originali fogge.

Persino la neve dà il benvenuto agli invitati della Sig.ra Sautter. Per un attimo ci si chiede se sia un effetto speciale preparato ad hoc ma non è così.
Gli ospiti vengono accolti sul Canal Grande dalle luci rosa e fucsia della facciata del sontuoso Palazzo veneziano e, lasciati i motoscafi, ecco che una passerella rossa conduce a quello che davvero si può definire il Paese delle Meraviglie. Varcata la soglia e accolti da due ospitali Arlecchino e Colombina ecco una visione d’incanto: una sala traboccante dame settecentesche e creature che sembrano uscite da Sogno di una notte di mezz’estate con ninfee e fate pronte ad allietare la serata con un volteggiare armonioso di ali o un calice di bollicine firmate Veuve Cliquot, champagne ufficiale dell’evento.

Ma qui, contrariamente alla maggior parte delle feste più mondane, il party è spettacolo, teatralità, musica e danza. Ecco allora in una gigantesca gabbia d’oro celarsi una sirena dagli occhi di turchese e dai lunghi giri di perle. Imprigionata dal doge che l’ama e che non vuole perderla, ad un tratto la bellissima sirena vede aprirsi le porte della sua prigione. E con l’annuncio di un mago che ricorda in tutto e per tutto un personaggio irriverente e folle di Tim Burton può ora avere inizio lo spettacolo.

Come nella più bella delle favole la coda si trasforma in gambe e la sirena in una ballerina aggraziata e leggiadra che lascia tutti senza parole con un’esibizione a mezz’aria sulle note di Gocce di memoria di Giorgia. Antonia Sautter, istrionica artista che ogni anno stupisce tutti per la sua maestria nel creare abiti e suggestioni incredibili, fa il suo ingresso: ha la pelle di un bianco porcellana regale e sul capo indossa un copricapo a forma di cigno che la rende una romantica Odette. Al termine della serata mi confesserà che l’abito indossato, di un rosa raggiante e dai pizzi macramè più vari, fu realizzato da lei per una sposa molto speciale.

Ora tutti possono prendere posto nelle magnifiche sale del Palazzo, per l’occasione illuminate ed allestite con i toni sensuali e coinvolgenti del rosso più passionale. La cena è accompagnata da un continuo spettacolo di danze differenti dal passionale tango al più tradizionale dei burlesque. Nulla è lasciato al caso: centrotavola purpurei, menù a forma di cuore, un tripudio di petali e piume cosparsi su ogni tavolo.
Il menù pensato per la serata e realizzato dai famosi chef del Do’ Forni di Venezia è un inno all’amore anch’esso con portate ricercate e raffinate, tutte innaffiate da abbondante champagne.

Terminata la cena inizia il vero e proprio spettacolo.
Sul palco si susseguono le esibizioni di artisti italiani ed internazionali, in un contaminarsi continuo di stili musicali e di epoche, mode e mondi. A dare il là allo show ci pensa la padrona di casa, accompagnata dalla madrina di quest’anno, la giornalista e blogger, Morgan Witkin. A seguire tanghi, milonghe, burlesque fino ad arrivare alle note più classiche e amate del Flauto Magico di Mozart. Bravissimi gli oltre 100 ballerini, attori e cantanti che hanno animato la serata con garbo e maestria, primi fra tutti il trio di cantanti dalla vocalità disarmante e la violoncellista dal grande talento.

Al termine dello spettacolo la serata prosegue ai piani di sotto con gli irrefrenabili ritmi dance che accompagnano gli invitati sino alle prime luci dell’alba.
Fuori ha smesso di nevicare e ad uno ad uno gli ospiti, emozionati, divertiti e sognanti lasciano questo paese delle meraviglie portando con sè la magia di una notte magica ed irripetibile. Sino all’anno prossimo.

Guarda il filmato della serata
Credit foto: Michele Dell’Utri