Giada Curti sfila ad Altaroma: in passerella la raffinata seduzione dell’Oriente

E’ un continuo omaggio alle donne, alla loro essenza e alla loro bellezza, lo stile a cui Giada Curti ci ha abituati negli anni. Ritratti di signora che dal passato riemergono con ancora più forza, capaci di esaltare la femminilità, donando raffinatezza e classe. Ieri in passerella, in occasione di Altaroma, la stilista amata dalle star ma non solo ha portato in scena la sua ultima opera, una collezione che è un ulteriore passo in avanti verso quell’immagine sofisticata, mai banale e carismatica delle donne di Giada Curti.

Il magnifico salone del St Regis di Roma ha accolto con palpabile entusiasmo una collezione che non può e non deve lasciare indifferenti, perché capace di scuotere l’animo con quella classe che come una missione la stilista riporta alla vita, dando luce e colore a silhouette che incantano.
Non c’è donna che con indosso un abito di Giada Curti non illumini una stanza. Il perché? Una magia di linee, colori, materiali, ma soprattutto il tocco di un’artista che sa far sognare.

La collezione 2020 è ispirata ad un capolavoro della cinematografia, l’Amante di Jean- Jacques Annaud. E da questa pellicola hanno preso così vita e forza abiti femminili, mai urlati ma sussurrati, impalpabili e raffinati.

E’ una collezione dedicata alle donne, un inno alla femminilità, all’eleganza di ognuna di noi, raffinata, impalpabile, come la protagonista del film “L’Amante”, l’attrice inglese Jane March che a solo diciannove anni con la sua interpretazione, gli fu conferito nel 1992 il Premio Bambi, Quella sua innocenza, mai volgare, è stata per me fonte di ispirazione per delle creazioni dal mood orientale, reinterpretate per la mia donna universale“, ha dichiarato la stilista al termine della sfilata.

Negli abiti che hanno sfilato un fil rouge ha animato la loro presenza in passerella: l’Oriente più seducente e raffinato, che incontra la modernità, dando vita a donne che sono geishe di oggi, pervase da un allure senza tempo ma capaci di dichiarare la propria presenza in scena, così come nella vita, con determinazione, audacia, forza, ma sempre con garbo.

Come sempre grande risalto hanno avuto le fantasie scelte dalla stilista: dai ramage orientali ai bouquet floreali. Tessuti impalpabili che seguono il corpo della donna, sapendone dosare la seduzione e facendola brillare.
E’ quindi ancora una volta un ritorno all’eleganza senza tempo, alla bellezza dell’essenzialità senza fronzoli e per questo ancora più potente.

Ma a dare forza a tutto ciò, oltre che il talento indiscusso e quella visione dell’universo femminile, è la grinta di una donna capace di emozionarsi ogni volta al termine della sfilata, la stessa che raccogliendo gli applausi, frutto di un lavoro di mesi, è mossa da un solo pensiero: baciare il proprio compagno di vita e di lavoro, accarezzare i propri figli e donare un sorriso radioso al pubblico in sala.
Un grande successo!

Capodanno Cinese: è l’anno del topo ed ecco come festeggiarlo

I festeggiamenti inizieranno il 23 gennaio, ma il culmine sarà il 25, quando si celebrerà il Capodanno Cinese e l’inizio del nuovo anno, quello del Topo. Il 2020 infatti sarà l’anno dedicato a questo animale (è anche il mio anno e sono curiosissima), il primo del calendario che scandisce l’inizio del nuovo ciclo di 12 anni. Per i cinesi avranno quindi i festeggiamenti con raduni familiari, cene e offerte alle divinità e con la pulizia della casa (simbolicamente mandare via la polvere e il disordine per far spazio alla fortuna).
Protagonista indiscusso il topo, che per i cinesi ha tantissimi significati. Coloro che sono nati sotto questo segno sono infatti arguti, gentili e versatili, in grado di stupire tutti grazie alle loro infinite risorse, dono inoltre curiosi e attenti ai dettagli. Inoltre hanno una ricca immaginazione e sono acuti osservatori.
Ecco per tutti i nati sotto l’anno del topo e non solo tutti i consigli per dare il benvenuto nel migliore dei modi al 2020 con stile, humor e gusto.

Dove festeggiare

Gong Oriental Attitude – Milano

A Milano il ristorante Gong Oriental Attitude celebra l’anno del topo e lo fa proponendo un piatto della tradizione, gli gnocchi di riso, simbolo di prosperità e ricchezza.
In Cina il Capodanno è l’evento più atteso dell’anno e una delle festività più sentite – spiega la titolare di Gong Oriental Attitude Giulia Liu -. È come se unisse il Capodanno e il Natale occidentali in una sola ricorrenza. Per questo motivo, le famiglie si riuniscono per condividere questo momento di gioia. E’ considerata una festa così importante che i cinesi che lavorano o vivono all’estero, e che possono permetterselo economicamente, non temono di spendere anche cifre molto alte pur di comprare un biglietto aereo e tornare a casa. Per noi di Gong la cucina è prima di tutto cultura, quindi, anche in occasione del Capodanno, vogliamo far rivivere le antiche tradizioni cinesi con un piatto speciale: gli Gnocchi di riso, crema di tofu, edamame, guanciale croccante e polvere di kimchi.”

Il dolce di Bon Wei

E’ delizioso da vedere e da gustare il topolino rosso proposto da Bon Wei all’interno di un menù ispirato alla Cina contemporanea e ai suoi sapori. A concludere un percorso sensoriale che omaggia questo momento di festa una golosa monoporzione di cioccolato fondente e gianduia con un gelée di ciliegia e amarena battezzata Hong Lao Shu: “Il Topo Rosso”, studiata dalla nuova pasticciera di Bon Wei, Sonia Latorre Ruiz. Continua a leggere

Una Notte a Broadway: Federica Ambrosini torna con una nuova factory che si preannuncia sfavillante

Tempo fa l’ho ribattezzata “la Regina di fiori” italiana, perché lei, Federica Ambrosini, lo è davvero, capace di creare atmosfere suggestive e fantastiche grazie alla sapiente arte di immaginare e poi dare corpo e vita ad ambienti floreali da lasciare senza fiato. Di strada e di lavori negli anni questa giovane ragazza romana ne ha fatta e grazie al suo talento e alla sua determinazione è riuscita ad attirare il consenso e l’attenzione di spose, aziende e fan che la vogliono per i propri eventi, la scelgono per il proprio matrimonio o infine desiderano conoscere qualche segreto della sua arte, seguendone i corsi e le masterclass.
Dopo averla seguita e raccontata nei suoi più grandi successi, come la masterclass a Villa Reale a Monza o quella in Puglia animata dai colori accesi di Frida Kahlo, ha deciso ora di organizzare il suo prossimo evento nella sua città, Roma.

L’evento si terrà in occasione della chiusura della seconda edizione della Factory, la scuola floreale curata dalla floral designer e patrocinata quest’anno dal comune di Roma, e avrà luogo presso il prestigioso Hotel St. Regis della catena Marriott. Continua a leggere