Negli ultimi anni ci siamo abituati alle location più strane per dirsi sì, dalle spiagge ormai sdoganate anche nel nostro Paese, alle ville d’epoca, sino a discoteche, piazze e teatri.
Ogni anno però salta fuori qualche nuova moda ed ecco che anche per il 2016 gli sposi e i wedding planner non mancano certo d’inventiva.
A farla da padrone ultimamente sembrano essere location con qualcosa in più, bando infatti al classico ristorante tanto in voga negli anni ’80 ma anche alle ville storiche, che negli anni 2000 sono state letteralmente prese d’assalto dalle coppie di fidanzati per convolare a nozze.
Gli ultimi trend parlano di matrimoni celebrati in scenari mozzafiato, da location d’arte, musei e aree di interesse culturale, a spa, per un relax prima e dopo il sì, fino ad estreme situazioni in alta quota dove ci si giura amore eterno dentro ad una funivia.
Dai templi di Paestum all’anfiteatro di Fiesole, da Palazzo Madama a Torino alla galleria degli Stucchi a Jesi: sono solo alcuni dei beni culturali usati ultimamente come location per le nozze. Ma quanto costano? Per Paestum la spesa si aggira intorno ai 2mila euro e tutti gli introiti serviranno per sostenere il restauro e la manutenzione del sito.Insomma una location da favola, la cui scelta può aiutare anche la sua conservazione.
Le coppie che decideranno di sposarsi negli scavi, patrimonio ormai dell’Unesco, potranno scegliere tra diverse situazioni: dal tempio di Nettuno, alla Basilica della dea Hera o per l’edificio sacro dedicato a Cerere o Athena, il più piccolo dei tre. Il tutto corredato da sindaco per celebrare le nozze un servizio fotografico da far invidia a chiunque.
A dare il via libera per i matrimoni civili in uno scenario unico al mondo è stato il direttore Gabriel Zuchtriegel, 38 anni, il cui nome fece storcere qualche naso quando si conobbe la lista dei nuovi capi museali di Franceschini. Ma Zuchtriegel ha semplicemente intercettato prima di altri un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio e che piace sia agli sposi che ai beni culturali. Altre idee in fatto di location simili? Il museo di Santa Giulia a Brescia, quello Bardini a Firenze, il museo ferroviario di Pietrarsa o la Galleria degli Stucchi a Jesi, fino ad arrivare al Circo Massimo a Roma.
Pronto a replicare l’idea anche il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori.
Per chi invece desiderasse qualcosa di meno faraonico della reggia, a favore di pace e relax cresce la richiesta di matrimoni all’interno di spa e terme.
Già qualche anno fa c’era chi organizzava addii al nubilato e lune di miele in paradisi del benessere, ma ora è anche il giorno più bello a scegliere questi luoghi.
Cosa offrono? Una situazione conviviale, ma rilassante, una coccola insomma sia nei confronti degli sposi che degli ospiti, che nel vivere le nozze riscoprono un po’ di tempo per sé stessi e per il proprio corpo.
Due delle mete predilette per questa tendenza sono le Terme di Bormio e quelle di Comano, molto diverse l’una dall’altra, ma con caratteristiche interessanti.
Le prime offrono agli sposi la Sala degli Affreschi, all’interno dell’hotel Bagni Nuovi, con camino dall’impatto sicuramente suggestivo, addobbi eleganti e un percorso termale all’esterno di grande effetto. Nei giorni che precedono il sì o la mattina dopo il grande giorno sono infatti tanti gli ospiti che scelgono di abbandonare tacchi e abiti da sera a favore di un accappatoio per scoprire le tante vasche e saune che costituiscono questo percorso di benessere che piace e conquista.
Le Terme di Comano invece sono l’ideale per coloro che amano le atmosfere più moderne, con il salone delle feste del Grand Hotel capace di contenere centinaia e centinaia di ospiti. L’albergo si trova nel bel mezzo di un bosco, dove non di rado gli sposi scelgono di dirsi si, tra la penombra degli alberi, il rumore del torrente e il cinguettio degli uccelli.
Garantito lo stesso relax grazie ad un team di esperti in fatto di massaggi e trattamenti di benessere, oltre che una cucina attenta e che sorprende ogni volta.
Ma per gli amanti della montagna le terme non sono l’unica possibilità. A far parlare di sé è infatti lo “Snow Eagle”, la funivia più grande d’Europa che da Vassalini, a quota 1200, sale fino al Palù, a quota 2000, lanciata dall’imprenditore Vismara, il cui intento è quello di riuscire a far celebrare il rito proprio in funivia.
Cinquanta posti seduti, una vista mozzafiato ed un matrimonio che sicuramente promette di far parlare di sé: sono questi gli ingredienti del matrimonio in funivia. E a voi quale location piace di più?