Capodanno Cinese: è l’anno del topo ed ecco come festeggiarlo

I festeggiamenti inizieranno il 23 gennaio, ma il culmine sarà il 25, quando si celebrerà il Capodanno Cinese e l’inizio del nuovo anno, quello del Topo. Il 2020 infatti sarà l’anno dedicato a questo animale (è anche il mio anno e sono curiosissima), il primo del calendario che scandisce l’inizio del nuovo ciclo di 12 anni. Per i cinesi avranno quindi i festeggiamenti con raduni familiari, cene e offerte alle divinità e con la pulizia della casa (simbolicamente mandare via la polvere e il disordine per far spazio alla fortuna).
Protagonista indiscusso il topo, che per i cinesi ha tantissimi significati. Coloro che sono nati sotto questo segno sono infatti arguti, gentili e versatili, in grado di stupire tutti grazie alle loro infinite risorse, dono inoltre curiosi e attenti ai dettagli. Inoltre hanno una ricca immaginazione e sono acuti osservatori.
Ecco per tutti i nati sotto l’anno del topo e non solo tutti i consigli per dare il benvenuto nel migliore dei modi al 2020 con stile, humor e gusto.

Dove festeggiare

Gong Oriental Attitude – Milano

A Milano il ristorante Gong Oriental Attitude celebra l’anno del topo e lo fa proponendo un piatto della tradizione, gli gnocchi di riso, simbolo di prosperità e ricchezza.
In Cina il Capodanno è l’evento più atteso dell’anno e una delle festività più sentite – spiega la titolare di Gong Oriental Attitude Giulia Liu -. È come se unisse il Capodanno e il Natale occidentali in una sola ricorrenza. Per questo motivo, le famiglie si riuniscono per condividere questo momento di gioia. E’ considerata una festa così importante che i cinesi che lavorano o vivono all’estero, e che possono permetterselo economicamente, non temono di spendere anche cifre molto alte pur di comprare un biglietto aereo e tornare a casa. Per noi di Gong la cucina è prima di tutto cultura, quindi, anche in occasione del Capodanno, vogliamo far rivivere le antiche tradizioni cinesi con un piatto speciale: gli Gnocchi di riso, crema di tofu, edamame, guanciale croccante e polvere di kimchi.”

Il dolce di Bon Wei

E’ delizioso da vedere e da gustare il topolino rosso proposto da Bon Wei all’interno di un menù ispirato alla Cina contemporanea e ai suoi sapori. A concludere un percorso sensoriale che omaggia questo momento di festa una golosa monoporzione di cioccolato fondente e gianduia con un gelée di ciliegia e amarena battezzata Hong Lao Shu: “Il Topo Rosso”, studiata dalla nuova pasticciera di Bon Wei, Sonia Latorre Ruiz. Continua a leggere



Oscar 2017, sul red carpet qualche idea da copiare per l’outfit delle nozze e tanto Made in Italy

Notte degli Oscar come sempre attesissima più per gli outfit sul red carpet che per le premiazioni, che però quest’anno non sono certo passate inosservate con l’errore sull’assegnazione del premio più ambito, proprio quello del miglior film in gara. Ma tra questo coup de theatre che passerà alla storia, la cascata di premi al film più chiacchierato “La la land” e la polemica sull’abito non indossato da Meryl Streep e firmato da Karl Lagerfeld, sicuramente a far parlare sono stati i look in passerella di dive più o meno famose, che hanno sfoggiato abiti meravigliosi, elegantissimi e qualche volta improbabili. A farla da padrone è stato il Made in Italy scelto come sempre più accade dalle star di Hollywood: da Armani ad Alberta Ferretti, da Gucci a Francesco Paolo Salerno sono questi e molti altri i nomi degli stilisti italiani che hanno avuto il piacere di rendere ancora più belle le attrici americane alla notte degli Oscar.

Abiti importanti, ricchi di decorazioni e strascichi impegnativi, ma come la moda ci ha insegnato possono essere lo spunto per qualche idea di tendenza da copiare per un evento importante come l’invito ad un matrimonio o le proprie nozze.
Vediamo allora cosa possiamo copiare da questa edizione 2017. Continua a leggere



Dal palco dell’Ariston qualche spunto a cui ispirarsi e qualche look da dimenticare, a partire dalla sposa

Primo day after di Sanremo e tutti parlano come sempre più di look che di canzoni. Perché del resto Sanremo è Sanremo anche e soprattutto per questo. Persino al bar questa mattina in pochi commentavano i pezzi in gara, ma tutti volevano dire la loro sugli abiti indossati. “Che bella ragazza la Smutniak, e che eleganza” ha detto la signora in fila per pagare il caffè. E di rimando da dietro il bancone: “Quella lì invece sembrava una melanzana“.
Noi italiani del resto siamo così, amiamo parlare di cose semplici quando ci troviamo di fronte ad una tazzina di caffè e non di massimi sistemi, unioni civili e diritti fondamentali. Lo prova il fatto che, dopo giorni e giorni di polemiche, ieri sera Elton John, bando a polemiche e prese di posizioni su due fronti opposti, è riuscito ad unire tutti grazie alla magia delle sue canzoni.
Come tutti i grandi eventi a far parlare sono infatti il dietro le quinte, i look e i pettegolezzi. Di prima mattina i commenti erano questi: “Quella lì non si poteva proprio guardare!“, e poi “Che fisico la Raffaele.“, infine “Troppo coperta la Pausini, ma con una voce così le perdoniamo tutto.

Ma in tutta questa Babele di commenti spesso al veleno, qualcosa si può salvare, magari per ispirarsi proprio per il look di un evento importante o di un matrimonio.
Qualche spunto è arrivato sicuramente dalla bellissima Madalina Ghenea. Sì alle eleganti piume nere di Alberta Ferretti, ma da bocciare l’effetto animalier del primo abito (se si pensa ovviamente a delle nozze). Continua invece la moda Grande Gatsby e lo dimostra il suo ultimo cambio d’abito, ispirato agli anni ’30. Continua a leggere