Si fa presto a scattare, ma a emozionare… Intervista a Michele Dell’Utri, il fotografo dei sentimenti

Si fa presto a dire fotografo di matrimoni. Una volta questo settore della fotografia era considerato come una seconda scelta, un mestiere di serie b, lontano da quello più serio e professionale del fotografo di reportage, di ritratti, di paesaggi. Ma col passare del tempo tutto cambia e così anche il matrimonio. Ecco allora che gli scatti del giorno più bello diventano qualcosa di diverso da quelle foto in posa con i parenti degli anni ’80, ma finalmente l’espressione più intima e commovente delle emozioni di quell’evento unico e speciale.
Un compito difficile, di grande responsabilità, perché come si sa con il matrimonio e così anche con le sue fotografie deve essere tutto “buona la prima” (o almeno si spera) ed ecco che agli inizi del 2000 nascono fotografi specializzati nelle emozioni, negli eventi più belli della vita di una persona, capaci di catturare quei sorrisi, quelle lacrime e quei gesti densi di significato e di sentimento.
Il valore del reportage, che fino ad allora era stato ad appannaggio degli eventi di cronaca o di costume, bussa alla porta del wedding e il matrimonio diventa un fatto da raccontare come un attento narratore, discreto nel non interferire con la realtà, ma dall’animo sensibile ed empatico, di chi conosce lo sfaccettato mondo dell’animo umano e lo cattura con l’obiettivo intelligente e aperto all’altro.

Ecco allora che in Italia, come nel resto del mondo, nascono grandi professionisti e uno fra tutti è senz’altro Michele Dell’Utri, siciliano doc ma ormai trapiantato a Milano, dove vive con la sua splendida famiglia, che con lui condivide non solo la vita, ma anche il lavoro. Nel suo dna scorre proprio quella fotografia di reportage che lo ha portato a scattare scorci di Italia, impressioni di uomini e donne nella loro quotidiana affermazione del proprio essere, fino ad arrivare alla fotografia di matrimoni. Nel suo portfolio vanta le nozze di migliaia di coppie da ogni parte del mondo, dall’imprenditore all’attore, dall’impiegato al manager, vantando un piccolo mondo che si dice sì, sempre con sentimento, genuinità e soprattutto verità.
Con una squadra di fotografi che lo segue ogni giorno (la Dell’utri Studio) per eventi, da quelli più mondani a quelli privati, ha all’interno del suo staff anche un elemento molto speciale, la moglie Loredana, sua metà amatissima e instancabile compagna di lavoro, nonché spesso grande amica di ogni sposa. Inoltre padre di tre figli ha tramandato ad essi l’amore per la macchina fotografica, tanto da avere anche al suo fianco il figlio Giuliano, promettente e talentuoso giovane fotografo.
Ma cosa significa essere oggi nel 2019 un fotografo di matrimoni? Quali sfide e quali caratteristiche sono necessarie? L’ho chiesto proprio a lui perché dietro ad una macchina fotografica c’è un mondo tutto da scoprire. Continua a leggere



Ricordi? “La vera emozione è vederli stampati”. Parola di Settimio Benedusi


In un’epoca dove tutto è digital e niente è più tangibile e autentico la fotografia torna alla sua origine più semplice e nobile: i ritratti stampati delle persone. Ad avere questa idea che sta conquistando tutti non è fotografo che si deve far strada, che deve trovare il modo per emergere facendo notizia, ma uno dei più grandi fotografi italiani, Settimio Benedusi. Lui che ha immortalato nel corso della sua carriera capi di stato, celebrità e top model ha deciso di dedicarsi ad una nuova sfida: fotografare la gente comune e far tornare a provare nell’era digitale l’amore per la fotografia stampata.
La sua mission è partita qualche tempo fa, dando vita ad un vero e proprio tour in giro per i mercati e le piazze italiane, in cui ha scattato centinaia di ritratti di persone, lavoratori e famiglie comuni. Ora però Settimio Benedusi ha deciso di fare un regalo speciale ai milanesi, creando un appuntamento lungo tutto il mese di dicembre, in cui scatterà fotografie da regalarsi e regalare.
Un appuntamento imperdibile, che sta già riscuotendo grandissimo successo. E’ possibile prenotarsi sul sito e donarsi questo momento speciale ed unico. Ma per saperne di più ho chiesto proprio all’ideatore di tutto questo, che mi ha svelato di essere conquistato da questo nuovo aspetto del suo lavoro. Perché ciascuno è speciale nella sua unicità e perché la gente che passa davanti al suo obiettivo spesso si commuove e piange di fronte alla magia senza di tempo di una fotografia stampata su carta.

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La tragedia di uno scatto: sposa annega nel lago per una foto ricordo

Maria Pantazopoulos era una ragazza come tante altre, con sogni proprio uguali a quelli di tante giovani spose. Si era da poco sposata ma il desiderio di immortalare l’immagine di lei in abito da sposa insieme al suo neosposo l’aveva portata a fissare un servizio fotografico post matrimonio proprio come si usa di recente. Desiderava una foto ricordo bellissima e quindi aveva chiesto al fotografo Louis Pagakis di fare alcuni scatti mentre lei si bagnava leggermente nel lago.
Da qui la tragedia. Non appena la trentenne si è avventurata nelle acque del lago, l’abito, appesantito da litri di acqua in eccesso, l’ha trascinata in fondo all’acqua, facendola annegare.
Un matrimonio finito in tragedia: la foto ricordo è infatti diventata mortale. Continua a leggere