Il wedding planner: dai banchi di scuola una professione che è una possibilità concreta di lavoro per giovani e non solo

Periodicamente insegno come docente alla scuola Komax all’interno del corso di formazione per figure professionali legate al settore del wedding “Become a wedding planner“.
E’ una meravigliosa occasione per conoscere chi vuole scommettere su questa professione, ritenendola prima di tutto bella, interessante e stimolante, ma anche una valida opportunità lavorativa.
Fino a qualche anno fa il lavoro del wedding planner in Italia non era conosciuto, ma ora che invece ha preso sempre più piede sono in tantissimi a volersi creare uno spazio lavorativo in un settore in continua crescita, che dà la possibilità di affermarsi se alla base c’è professionalità, serietà e competenza.
Tutt’altro che un mestiere semplice, come invece qualcuno ancora pensa: sì perché sono tantissime le doti e le conoscenze che una figura come quella del wedding planner deve racchiudere in sè.
I grandi nomi del settore che in questi anni si sono imposti nel mercato italiano e non solo infatti hanno dimostrato di avere una preparazione a 360 gradi, una visione completa di una professione che dà tanto sì, ma che richiede sacrificio, dedizione, passione e pazienza. Angelo Garini, Enzo Miccio, Giorgia Fantin Borghi, Andrea Naar Alba, Elisa Mocci, Vincenzo Dascanio e tanti altri hanno infatti creduto in sé stessi, nel loro modo di vedere un evento e di realizzarlo come fosse un sogno. Dietro a tutto questo però ci hanno messo sacrificio, talento, dedizione, aggiornamento costante, pazienza e tanto tanto altro.

Per questo quando incontro i ragazzi e le ragazze, le donne e gli uomini che frequentano il corso racconto quanto sia bello questo lavoro, citando i casi di successo dei nomi che ho appena fatto, ma dico anche che in un settore che è stato preso d’assalto in questi anni come quello del wedding la competizione è altissima, i numeri di chi vuole fare il wedding planner sono enormi e quindi bisogna davvero avere una grande forza di volontà.
Ho chiesto quindi proprio a loro, ai corsisti dell’ultima edizione di Become a wedding planner, di raccontarsi, di dirmi chi sono, cosa sperano di trovare in questo settore, quali sono le loro paure e i loro sogni. Ecco alcune delle loro storie, che dicono molto, moltissimo. C’è chi ha appena finito gli studi, chi vuole lasciare il posto fisso per buttarsi in questa avventura, chi è stato conquistato dal sogno mediatico del wedding planner e chi già lavora nel settore ma vuole farlo diventare qualcosa di più importante. Continua a leggere



Atelier Aimée: un importante esempio positivo di organizzazione aziendale dalla parte delle donne


Pari opportunità, quote rosa, agevolazioni per le mamme lavoratrici: questi e molti altri sono stati i temi centrali della puntata dello scorso 26 settembre di Presa Diretta, il programma domenicale di Riccardo Iacona. La puntata intitolata “Senzadonne” ha visto susseguirsi i servizi di Iacona, Barzini e Iannacona sulle donne italiane, mediamente più colte degli uomini, ma che raramente raggiungono posti importanti nel nostro Paese, e che sono costantemente danneggiate nel momento in cui scelgono di diventare mamme. Il bravo e serio giornalista di Rai Tre ha però riportato anche alcuni esempi di eccelenza del nostro Paese, dando grande spazio ad una azienda che produce gli abiti da sposa più famosi d’Italia. Atelier Aimée Montenapoleone infatti oltre ad essere nota per i suoi meravigliosi vestiti fatti di pizzo e merletti, d’ora in poi sarà nota anche per la sua attenta e sensibile politica aziendale, incentrata soprattutto sul lavoro femminile. Continua a leggere