Un amore di gatto: il 17 febbraio è la loro giornata

Se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany… comprerei i mobili e darei al gatto un nome!” Diceva così una irresistibile Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. Quel gatto, simbolo della sua anima selvaggia e senza regole, alla ricerca di pace, è passato alla storia. Celebre poi la scena finale di loro due sotto la pioggia e di quel bacio liberatorio e tanto atteso.
Galeotto fu il gatto in quel caso, ma non solo. Quest’animale affascinante e amatissimo infatti è stato al centro di tante, tantissime storie d’amore. Oggi, 17 febbraio, è la sua giornata.

Per festeggiarlo si è scomodato persino uno dei musei più importanti del mondo
Per festeggiare la Giornata Internazionale del Gatto 2020, gli account social del MET, il Metropolitan Museum of Art di New York, hanno condiviso, come parte di un’operazione che mette a disposizione gli archivi del MET, un video del 1983 (più di 20 minuti di immagini) in cui alcuni esperti d’arte ci aiutano a capire che cosa abbia significato il gatto nello sviluppo della creatività umana e perché la sua presenza sia costante nell’arte fin da quando l’uomo produce arte. Continua a leggere



A Milano un mostra sulle principesse e il loro “E vissero felici e contenti” tra sogno e avventura

Ottant’anni fa usciva nelle sale “Biancaneve e i sette nani” e da allora niente è stato più come prima. No, non sto esagerando! Se è vero che le favole di principesse salvate da cavalieri su bianchi destrieri sono di antica, antichissima origine, è con l’avvento delle principesse disegnate nella forma e nel carattere da Walt Disney che noi donne, sin da bambine, abbiamo immaginato il nostro grande amore, il nostro principe azzurro.

Era il 1937 infatti quando la bella principessa dalla pelle bianca come la neve, le labbra rosse e i capelli corvini entrava nel cuore di tutti, grazie alla sua dolcezza, alla sua innocenza e alla sua bontà d’animo. A cambiare il suo destino, prima scritto nel malvagio piano della matrigna invidiosa della sua bellezza, l’arrivo prima dei setti nani e poi del principe dei suoi sogni, in grado di strapparla dal sonno eterno grazie al bacio del vero amore. Le femministe oggi griderebbero allo scandalo, rivendicando il diritto di Biancaneve di salvarsi da sola, di non dover dipendere da alcun uomo, specie se in calzamaglia.
A noi donne moderne però quella favole piacque quando la vedemmo da bambine e piace ancor oggi.

Certo dal 1937 le donne sono cambiate e Walt Disney ha avuto la straordinaria capacità di trasformarle anche attraverso le sue principesse: da dolci fanciulle in balia di streghe e matrigne, ad avventuriere, sognatrici, spiriti ribelli in cerca del proprio destino.
Per capirne l’evoluzione, da Biancaneve a Elsa di Frozen per intenderci, da domani a Milano, per l’esattezza al WOW Spazio Fumetto – Museo del fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano (Viale Campania 12) aprirà i battenti la mostra Sogno e avventura, interamente dedicata alle Principesse Disney: Biancaneve, Cenerentola, Aurora, Belle, Ariel, Jasmine, Mulan, Pocahontas, Rapunzel, Tiana, Merida e altre beniamine come la regina Elsa e Anna. Un appuntamento imperdibile per le bambine di oggi, per nulla immuni al fascino delle principesse Disney, ma anzi conquistate da quella loro varietà di carattere e indole, ma anche per noi donne adulte, cresciute con le favole Disney, di cui abbiamo sognato avventure e lieti fine. Continua a leggere