Dalla pandemia e dai cambiamenti che questa ha portato nel nostro modo di vivere la quotidianità così come il nostro modo di essere, il nostro stile e il modo di percepire il nostro Paese riscoprendone i valori e le peculiarità sono nati bellissimi progetti, tesi a riscoprire la bellezza del Made in Italy, non solo in quanto prodotto ma in quanto valore umano, storia di un’impresa, tradizione spesso passata di generazione in generazione, selezione di materiali di altissima qualità. Lo sa bene Claudia Gatti, ideatrice e fondatrice di MyClah, un portale che esalta il meglio dello stile italiano, vendendolo sì ma anche presentandolo e facendolo scoprire.
Imprenditrice italiana di grande talento con un’esperienza decennale e importanti collaborazioni in Italia e all’estero, Claudia è stata in grado di intuire i cambiamenti in atto e quelli che sarebbero avvenuti nel mondo della moda, decidendo così di dare voce a talenti e piccole realtà produttive Made in Italy. Come? Offrendo loro una maggiore visibilità internazionale e investendo in un progetto a sostegno della bellezza dello stile di vita all’italiana. La scommesso in un anno di lavoro è stata vinta, tanto che MyClah è diventato un vero e proprio punto di riferimento per fashion addicted in cerca di tendenze e nuovi brand, così come per le aziende che vogliono raccontarsi nello stile unico di MyClah. Scopriamone un po’ di più, perchè il portale di e-commerce dedicato al Made in Italy è in continua evoluzione e sono tanti i progetti in cantiere.
Un anno di Myclah: cos’è successo in questo anno e come si è evoluto il tuo progetto?
Myclah è stato lanciato ufficialmente a Settembre 2020. Ho cominciato a pensarci al termine del primo lockdown, verso Maggio 2020 quando ho compreso chiaramente che gli scenari della moda sarebbero per forza di cose cambiati drasticamente. Nato un po’ d’impulso, oggi Myclah è un portale che offre tantissimi contenuti , da quelli moda con le proposte dei migliori new talents e artigiani italiani, a suggerimenti per visitare le nostre belle località a interviste a donne che hanno lo spirito Myclah.
L’anno scorso infatti prendeva il via questo progetto legato al mondo della moda Italiana. Quanto è importante in questo momento storico supportare e valorizzare il Made in Italy oggi?
Sin dall’inizio,nel mio lavoro, ho sostenuto fortemente il Made in Italy. Ho sempre lavorato tanto con buyers di moda stranieri, asiatici, americani , europei. Nel tempo ho potuto constatare il loro amore per l’italia e per il nostro Made in Italy. Ci troviamo in un momento molto complicato per chiunque faccia parte del sistema moda. Il nostro tessuto è formato da tante piccole realtà imprenditoriali ed artigiane che hanno il massimo bisogno di supporto. Su Myclah buona parte delle attività consistono nel dare visibilità ai vari partners, la loro storia, le loro capacità. Non ci limitiamo ai nostri confini nazionali infatti abbiamo avviato Myclah Spain e Myclah Ukraine per offrire visibilità a tutti anche all’estero.
E’ arrivata la primavera. Tre must have che è possibile trovare su MyClah.
Per l’abbigliamento il total white in cotone o pizzo sangallo di Giovanna Nicolai , per le borse la shopping bag in pelle primofiore arancio di Open Couture e per gli accessori gli orecchini di conchiglie dipinte a mano che ci fanno subito pensare al mare di Liceo Modisteria.
MyClah è un portale in continua evoluzione: cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi?
Oltre all’inserimento di nuove collezioni vorrei segnalare la collaborazione con Musica di Seta di Chiara Raggi per l’uscita del secondo album in collaborazione con l’Associazione di amiche dell’U.O. di Chirurgia Senologica di Santarcangelo ‘ Il punto Rosa’ cui andrà devoluto l’intero ricavato delle vendite del CD in uscita. Myclah partecipa mettendo a disposizione del merchandising. Sul fonte dell’espansione invece sto valutando anche un partner per aprire Myclah Japan per la promozione anche nel terriorio nipponico.
Gli ultimi brand che hai aggiunto: di cosa si tratta e come Li hai scovati?
Gli ultimi inserimenti sono naturalmente più estivi ho inserito Le Buranelle che sono delle calzature concepite e prodotte tra Murano e Burano, una bellissima linea di beachwear made in Marche – Cinzia Cortesi – e anche i gioielli di Bali 1987 e quelli di Dettagli D’Attimi. Per le mie ricerche mi è molto utile il web e sicuramente Instagram. Ultimamente però gli inserimenti sono arrivati perché i designers si sono proposti ed ho valutato le varie proposte in base alle caratteristiche dei vari brands.
Parliamo di accessori, che so che ami moltissimo. Quali ci consigli su Myclah?
Sin dall’inizio ho proposto gli accessori floreali fatti mano di Veronica Tordi che sono allegri e solari. Poi tutta la proposta degli accessori in seta di Francine, ma anche le splendide borse di Pescepazzo che ha aggiunto la novità di piccole coffe ricoperte in shantung di seta in tanti colori. Una menzione anche agli accessori alla sicilianissima ‘ Ammia Sicily on me’ con stampe che rimandano alla tradizione della Trinacria.
L’estate è ancora avvolta dall’incertezza ma proviamo a guardare oltre. Cosa non dovrà davvero mancare per la stagione calda da mettere in valigia?
Un cappello in erbetta naturale o un panama per proteggersi dal sole, un bel paio di occhiali da sole, i nostri sono in legno fatti a mano, un foulard in shantung di seta all’occorrenza utilizzabile anche come top o pareo per l’after beach, un costume intero nero passpartout utilizzabile anche come top ed infine un abito bianco in pizzo sangallo indossabile dal giorno alla sera magari cambiando gli accessori.
Cosa ti ha dato in questi mesi My Clah e dove speri ti porterà?
Myclah mi ha dato tantissimo. Grazie al mio progetto ho conosciuto tante persone, principalmente donne che hanno storie interessanti e grandi capacità. In un anno di chiusure Myclah mi ha aperto al mondo. Vorrei avere maggiore visibilità per me ed i miei partners e magari catturare l’attenzione di qualche investitore appassionato come me al Made in Italy e che possa accelerare il processo di crescita.
Tra le ultime novità hai proposto la box del buongiorno. Com’è nata questa collaborazione? Pensi ne nasceranno altre?
Grazie ad un’amica, Stefania Di Battista che gestisce uno storico scatolificio nelle Marche, ho conosciuto la bravissima Laura Di Pietrantonio , event planner e critico gastronomico del Gambero Rosso. Anche lei, come me, in un momento di stasi completa si è reiventata. Ha lanciato La Box food experience, con l’intento di portare esperienze culinarie a casa delle persone , con l’aiuto di chef e aziende local. Appena ci siamo conosciute abbiamo avuto subito un’intesa immediata ed è stato naturale pensare ad una box da proporre nei nostri rispettivi canali. La Welcome Spring BOX che unisce food bio per la colazione ad accessori in seta è solo la prima. Siamo già al lavoro per presentare la box per l’estate.