Tre donne, tre storie diverse, tre zone d’Italia di appartenenza diverse tra loro eppure a legarle la passione per un lavoro, quello dell’event planner, che ha qualcosa di magico in sé, perché permette di realizzare i sogni e i desideri delle persone, spesso di altre donne.
Ad unirle anche il talento, la professionalità e la competenza, tratti che ne hanno fatto il loro marchio di fabbrica, capace di legarle, oltre che da una profonda e sincera amicizia, anche sul campo, ogni volta che ce ne sia bisogna. Sì perché questa è una storia di lavoro di squadra, di donne che, a dispetto di tutte quelle che nel quotidiano non ci riescono, hanno dimostrato che, quando c’è intelligenza, sensibilità e disponibilità d’animo, l’unione fa davvero la forza.
E così Alessandra Pirola, Giulia Bolla e Iaia Giangrande ormai da tempo hanno unito le proprie competenze al fine di collaborare insieme ogni volta che ce ne sia bisogno. Sì perché ognuna di loro ha comunque mantenuto la propria identità, non rinunciando alla propria agenzia, ma mettendosi in gioco per le altre ogni volta che un matrimonio o un evento lo richieda.
Ed è per questo allora che ho deciso di incontrarle e di raccontarvi questa bella storia italiana, una case history di successo, fondata sull’amicizia ma che dà vita a un lavoro di alto livello.
Alessandra, Giulia e Iaia sono insomma le Charlie’s Angels del wedding italiano, tre donne belle (non solo nell’aspetto ma anche nel cuore), intelligenti, capaci, che dalle Alpi al Salento realizzano i sogni delle coppie e non solo, conquistandoli con lo sguardo attento di chi sa fare bene, con l’animo positivo e pronto a nuove sfide e con una luce diversa, data da un’amicizia e da una stima reciproca che è la forza di questo trio di fuoriclasse.
Com’è nata la vostra collaborazione, nonché mi sembra di capire amicizia?
A. – Ci siamo conosciute nel 2014. Io lavoravo con il Maestro Angelo Garini ed ero la responsabile dei salotti Garini in Italia. Iaia era la referente per la Puglia e Giulia per il Veneto.
L’amicizia è arrivata successivamente, quando tutte e tre abbiamo preso indipendentemente ognuna la propria strada. Abbiamo iniziato a sentirci per motivi extralavorativi e così siamo diventate amiche. Da li in avanti è stato automatico lavorare insieme. Io avevo un matrimonio a Milano ed ho chiamato Giulia in supporto come coordinatrice per quel giorno, il mese successivo Giulia era impegnata nell’organizzazione di un matrimonio a Verona e mi ha coinvolta. Così è stato con Iaia, l’ ho seguita in Salento e lei anche quest’anno mi seguirà a Roma.
G. – Ho conosciuto entrambe nel 2014, il primo incontro con Alessandra è stato sul “campo”, ad un matrimonio organizzato dall’architetto Angelo Garini, lei era il braccio destro di Angelo ed io stavo facendo una stage dopo il corso di Laboratorio di creatività”, corso che avevo deciso di intraprendere per completare la mia lunga formazione come wedding planner, visto che precedentemente mi ero occupata solo di eventi aziendali.
Iaia invece l’ho conosciuta durante il corso di consulenza d’immagine di Bridal Styling di Rossella Migliaccio, il feeling è stato immediato ed il fatto di essere entrambe diventate le responsabili dei Salotti Garini di Verona e Lecce, ci ha permesso di lavorare spesso insieme.
Condividiamo una grande passione per il nostro lavoro, Alessandra un po’ più” artista”, Iaia ed io un po’ più “ingegneri” e questo essere diverse trovo sia la nostra forza.
L’amicizia è nata così, sul lavoro, poi un po’ alla volta abbiamo capito che non eravamo delle semplici colleghe, che c’era qualcosa di più e tra noi è nata una vera amicizia ed ora siamo vicine l’una all’altra in ogni situazione nel lavoro ma anche nella vita privata, condividendo le gioie ma anche i momenti difficili.
I. – Ci siamo conosciute a Milano per il tramite di Angelo Garini con il quale mi sono formata e cresciuta professionalmente nel settore wedding dopo una lunga esperienza maturata nel planning di eventi e meeting aziendali.
Ne 2014 ho incontrato Giulia con la quale è nato subito un grande feeling sia per affinità caratteriali che per condivisione della stessa metodologia di approccio al lavoro. Giulia ed io eravamo le responsabili delle sedi Garini di Verona e Lecce. E poi ho conosciuto Alessandra, allora braccio destro di Angelo, un vulcano di energia, creatività e positività.
Abbiamo sin da subito trovato l’incastro perfetto prima ‘sul campo’ e poi nella nostra vita privata. Un percorso naturale che dalla stima in campo professionale ci ha portate a diventare Amiche. Si, amiche, incontrate in un momento particolare della mia vita privata e che da allora, era il 2014, sono un punto di riferimento quotidiano importante per me.
Dal punto di vista pratico cosa significa per voi questo lavoro di squadra?
A. – Siamo tre elementi caratterialmente molto differenti, abbiamo una formazione molto diversa e sappiamo bene suddividerci i compiti. Fare lavoro di squadra per me è un’abilità ed è bellissimo lavorare insieme per un progetto comune. Solo questo permette di ottenere risultati non comuni, proprio qualche settimana fa Cira (Lombardo) a Roma durante una cena mi ha detto “Da soli non si va da nessuna parte” e ha ragione…da soli possiamo fare molto ma è poco rispetto a quello che possiamo ottenere lavorando in squadra. Noi siamo un team di wedding planner. Chi puo’ darti di piu’?
G. – Abbiamo sempre lavorato insieme facendo parte del team Garini, poi quando ognuna di noi ha deciso di mettersi i proprio abbiamo continuato a lavorare insieme, supportandoci nei vari matrimoni dell’una e dell’altra, e ogni volta tutte diamo sempre dato il massimo, non ha importanza se il matrimonio è di Iaia, Alessandra o Giulia, il nostro fine è lo stesso, quello di ottenere il risultato migliore per il cliente.
Ci basta uno sguardo per capirci e questo durante un evento è importantissimo, ognuna di noi conosce le “doti” lavorative dell’altra per cui sappiamo esattamente come dividerci i compiti.
I. – Sicuramente avere la certezza di un risultato eccellente.
Ognuna di noi ha delle qualità peculiari diverse che messe insieme portano beneficio sia nella progettazione di un evento che nella sua messa in scena.
Perché secondo voi siete riuscite a creare questo tipo di collaborazione, pur riuscendo a mantenere la vostra identità?
A. – Perché non è stata una cosa forzata, tutt’altro. Ci siamo trovate. Abbiamo identità, caratteri, età e formazioni diverse diverse e attingiamo una dall’altra esperienza e consigli.
Ho uno studio a Milano dove quotidianamente ricevo le coppie e ho uno stile ben distinto non riesco a definirmi creativa, non ho una formazione di questo tipo, semplicemente svolgo ogni giorno questo lavoro pensando solo a tre cose tradizione, innovazione e sostenibilità. Odio gli sprechi, soprattutto alimentari.
Mia nonna materna riceveva in casa spesso, ed era veramente molto brava nel creare delle tavole perfette. A lei mi ispiro ogni giorno, a lei ho anche dedicato la mia tesi di laurea, che aveva proprio come titolo “L’imprenditorialità femminile in Italia: Evoluzione e storia del ruolo della donna nel mondo del lavoro dagli anni 50 ad oggi” In sede di discussione tesi mi ero anche presa della femminista dal relatore, e fortuna che quel giorno indossavo un tailleur pantalone e una camicia ben abbottonata, come sempre. Gli ho risposto che non ero femminista ma semplicemente donna e come tale interessata all’argomento.
G. – Come prima cosa abbiamo grande rispetto l’una dell’altra, sappiamo che la nostra forza sta nell’essere diverse, quando abbiamo dei dubbi durante la progettazione di un evento, ci sentiamo per confrontare le idee, e confesso che sapere di poter contare sul loro supporto non solo il giorno dell’evento per me è importantissimo.
I. – Perché ci siamo conosciute lavorando insieme e quindi tutte e tre abbiamo acquisito consapevolezza dei pregi e difetti l’una dell’altra. Cosi, in base alle esigenze degli eventi che decidiamo di condividere, ci dividiamo i compiti.
Una qualità o più di una che riconosci alle altre due?
A. – Giulia ha parecchio gusto, è una signora di grande stile è poi sicuramente la più fashion delle tre.
Iaia è molto brava nel coordinamento e nella logistica, riesce a fare delle scalette per un matrimonio che rasentano la perfezione del minuto.
G. – Iaia e Alessandra hanno una dote comune che la grande disponibilità.
Di Iaia ammiro la sua precisone maniacale, che la porta a creare dei progetti perfetti in ogni dettaglio, mi piace poi la sua umiltà nel significato migliore del termine, cioè nel non sentirsi mai perfetta sempre alla ricerca di miglioramento, è una donna dal carattere dolcissimo ma allo stesso tempo forte e sa essere un’amica sempre presente ma con discrezione.
Alessandra è un vulcano, adoro il suo carattere esplosivo, la sua simpatia travolgente, anche se confesso che i primi tempi questa sua esuberanza un po’ mi infastidiva, ma poi ho capito che dietro tutto questo c’era una grande donna dalla grande sensibilità, in lei ammiro la sua grande professionalità e la capacità di” problem solving”.
I. – Giulia è molto precisa ed attenta ai dettagli ed ha anche una grande manualità che le permette di dare il suo tocco magico finale, uno stile impeccabile visibile nei suoi look sempre perfetti.
Alessandra è creativa, dotata di grande senso pratico e maestra nel problem solving. E riesce sempre a smorzare i momenti di tensione con la sua allegria e positività.
In cosa siete simili e in cosa differenti?
A. – Io sono quella piu’ caciarona e spiritosa del trio, trovo sempre un momento per ridere e sorridere. Iaia è la precisione fatta a persona e Giulia non sbaglierebbe mai nemmeno un dettaglio di ogni singolo ricevimento di matrimonio. Io amo seguire la regia di quel giorno, insieme cerchiamo di far ritagliare agli sposi un momento tutto per loro, altrimenti spesso arrivano a fine giornata e nemmeno si sono parlati…hanno parlato con tutti, tranne tra di loro, oggi il matrimonio ha un impatto incredibile sugli sposi. Vale lo stesso per la famiglia, cerchiamo sempre di trovare un momento di condivisione solo per loro, per vivere e godere intensamente delle emozioni di un giorno cosi’ bello e unico. Noi insieme facciamo la differenza in ogni evento.
G. – Iaia ed io siamo più pacate e riflessive, Alessandra è più impetuosa, ma siamo uguali nell’amore che abbiamo per il nostro lavoro e nella ricerca della perfezione organizzativa.
Siamo uguali anche nel rispetto del cliente, ogni coppia vogliamo che realizzi il suo sogno a prescindere dal budget a disposizione, lo so che può sembrare banale, ma se gli sposi si rivolgono a noi è perché vogliono avere qualcosa in più che da soli non riuscirebbero a realizzare per motivi di tempo o perché si sentono un po’ “sperduti” e hanno bisogno di una guida sicura che li accompagni nella realizzazione del loro giorno speciale.
I. – Tutte e tre siamo delle perfezioniste e direi quasi ‘maniache’ del controllo: tutto deve essere perfetto!
Siamo differenti nel modo di approcciare le diverse problematiche il che diventa un punto di forza nel lavoro di squadra.
Alessandra è molto piu’ istintiva di me e Giulia, forse anche per la sua giovane età ed a volte accade di sentirsi delle sorelle maggiori nel cercare di suggerire un approccio diverso dinanzi ad una questione. Cosi come accade invece che, al contrario, un approccio piu’ diretto, come lei suggerisce, sia risolutivo rispetto ad uno più ragionato.
Milano, Verona e la Puglia: cosa hanno di simili e cosa di differente matrimoni organizzati in queste zone d’Italia?
A. – Milano e Verona sono piu’ simili, la nostra clientela è abituata al meglio, ad un servizio personalizzato e di classe. I milanesi sono festaioli al pari dei veronesi…ma i salentini non li batte nessuno, quando arrivi al sud il calore e l’affetto lo percepisci appena incontri un qualunque invitato alle nozze. Le tradizioni sono poi differenti, al sud sono ancora piacevolmente radicate, al nord meno, soprattutto nei matrimoni giovani. Inoltre penso che la nostra figura professionale assuma un ruolo differente, al nord la vita frenetica impone di delegare mentre al sud spesso la wedding planner viene chiamata per arricchire il matrimonio.
G. – Tre terre stupende, come tutta la nostra Italia, Verona e Milano più simili come stile di location, importanti palazzi nel centro storico, ville tra le colline o sui laghi e la Puglia con le sue meravigliose Masserie.
Gli allestimenti che vengono richiesti a Verona e Milano sono generalmente più importanti, anche se per i matrimoni che avrò quest’anno vedo che c’è una certo cambiamento e anche chi si sposa nelle ville venete vuole qualcosa di più semplice e meno sontuoso.
Verona e la Puglia in comune hanno in comune di essere destination wedding, quindi con Iaia ci troviamo ogni anno ad avere coppie straniere che si affidano a noi.
I. – Tre territori che messi insieme offrono una ampia scelta di wedding venue, cosi diverse ed anche cosi simili tra di loro per certi aspetti e che ci permettono di progettare styling diversi.
Sicuramente la numerica degli ospiti invitati ad un matrimonio al Sud è di gran lunga superiore rispetto a quanto accade al Nord; se penso che al mio matrimonio eravamo 450 a cena e 600 in totale nel dopo cena nessuna numerica mi spaventa piu’
Compensano nella mia zona i destination wedding con coppie straniere i cui invitati vanno dai 20 ai 100.
Secondo voi nel mondo del wedding c’è collaborazione tra donne? Se non c’è per quale motivo?
A.- Io credo di si, stimo molto diverse colleghe e con alcune è nato un bel rapporto di amicizia. personalmente ho sempre fatto squadra con le donne e amo formare team tutti al femminile. Proprio pochi giorni fa in fiera ho incontrato in fiera alcune colleghe ed è sempre bello ritrovarsi. Vale lo stesso per le stiliste, alcune mi sono affini di gusto come Alessandra Rinaudo, Chiara Vitale, Elisabetta Delogu, Raffaella Fusetti, o Giada Curti e anche con loro c’è un ottimo rapporto, questo vale anche per altri fornitori con cui mi interfaccio come musicisti, calligrafe, artigiane…anche loro devo dire mi accolgono sempre con grande affetto…quindi si io credo che nel nostro ambiente ci sia collaborazione tra donne e Noi ne siamo l’esempio.
G. – Nel mondo wedding c’è molta voglia di primeggiare, ma non solo da parte delle delle donne anche da parte degli uomini.
Comunque devo dire che ho visto tanti esempi di collaborazioni tra donne e tutte hanno dato ottimi risultati, riuscire a creare delle sinergie è importantissimo soprattutto quando si deve affrontare l’organizzazione di matrimoni complessi.
I. – Ci siamo rese conto di essere fortunate ad esserci ‘trovate’ nel nostro mondo in cui non è facile la collaborazione perché il desiderio di essere prima donna è sempre dietro l’angolo.
Ma si tratta di fare una scelta: se si mette da parte l’individualismo a vantaggio dell’unione delle forze e delle professionalità, il successo è assicurato.
Sto vivendo personalmente l’esperienza della Associazione Wedding Planner Puglia, nata un anno fa e di cui sono associata fondatrice e l’unione ed il confronto tra professioniste si sta rivelando vincente sia per la crescita personale che per la crescita del nostro territorio. Niente di piu’ vero che l’unione fa la forza.
Il matrimonio che “invidiate” all’altra?
A.- Non so cosa sia l’invidia…ma se proprio devo, a Iaia invidio il suo territorio e i matrimoni con quello scenario da togliere il fiato, non uno ma proprio tutti perché se vero che tutta l’Italia è un territorio magnifico, il sud ne è la massimo espressione. E’ ricco di stili come ad esempio il barocco o lo stile rinascimentale che io amo follemente.
Premesso che ho un matrimonio felice e pieno d’amore, di Giulia ammiro il suo matrimonio, il marito Stefano è un uomo incredibile, è sposata da 31 anni e ha tre bellissimi figli ormai ragazzi che ha sapientemente cresciuto.
G. – Sinceramente non saprei, anzi si lo so è il matrimonio in cui gli sposi sono super decisi e non cambiano mille volte idee.
I. – Direi quello progettato e messo in scena in poco tempo che dà piu’ soddisfazioni rispetto ad altri di lunga e difficile gestione.
Il matrimonio dei sogni che vorreste organizzare insieme?
A.- Organizzare insieme il matrimonio dei miei due figli.
G.- Se bisogna sognare sogniamo in grande: un matrimonio reale, con la certezza che “Noi “(così si chiama in nostro gruppo whatsapp) insieme potremo realizzarlo alla perfezione……e non credo di peccare di presunzione quando dico ciò perché il nostro è un super team.
I. – Un meraviglioso luxury destination wedding con altri eventi satelliti che ci permetta di esprimere al massimo sia la nostra creatività che la nostra capacità organizzativa.
E che sia il primo di una lunga serie…..
A.- Chiara, posso aggiungere solo una cosa?
Certo, dimmi.
A. – Ci terrei a cogliere questa occasione per ringraziare entrambe per essermi stata davvero vicino in un momento doloroso della mia vita. Grazie ragazze, vi voglio bene.
Grazie Chiara perché certe cose si pensano, e troppo spesso…non si dicono.