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Una performance artistica piena di grazia e bellezza ha dato il via al lancio della nuova collezione cerimonia primavera estate di Atelier Emé.
Emé è arte è il claim dell’evento milanese e infatti ad accogliere stampa, addetti del settore e influencer è stata l’installazione della talentuosa artista Giulia Sollai. Un live painting all’insegna dei fiori e dei colori, ispirato proprio ad una collezione che è a tutti gli effetti un omaggio alla primavera.
Due gli ambienti espositivi di questo salotto artistico dove si sono raccontati i macro temi della Collezione Cerimonia: “Supernatural Escape” e “Think Outside The Box”.
Come direbbe Miranda Priestley ne Il Diavolo veste Prada: “Floreale per la primavera? Avanguardia pura” eppure stando alle collezioni in arrivo per questa primavera alle porte i fiori saranno grandissimi protagonisti. Saranno loro infatti a campeggiare nelle fantasie e nei decori di abiti, capispalla ed accessori.
C’è persino chi li ha utilizzati, quelli veri, per un intero abito da sposa. Sto parlando del brand ucraino Vladiyan Royalche ha creato uno dei vestiti più romantici di sempre. Per realizzarlo ci sono voluti ben 435 fiori, cuciti su un fondo di verde, anch’esso vero, e un team di cinque fioristi e professionisti che hanno lavorato per più di 6 ore. Il risultato? Un abito bustier con scollo a barchetta caratterizzato da una voluminosa gonna e un lungo strascico. Un trionfo di colori e di fiori dalle ortensie ai delphinium dalle rose e peonie ai garofani e lisianthus.
Ecco, siccome non sarebbe troppo comodo (oltre che sostenibile) indossare un abito così noi dovremo accontentarci di stampe, decorazioni e applicazioni a tema floreale, ma vi posso assicurare che per la primavera 2024 c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Sarah Maj è una fashion designer marocchina che vive tra Milano, Parigi e Marrakesh, in viaggio continuo tra queste città, i suoi negozi e un Riad da sogno a 30 Km dalla Medina. Proprio qui è nata l’idea insieme a Daniela Zuccotti, interiore designer e Founder di Fregole, di dar vita a qualcosa di speciale.
Si tratta della loro prima collezione di abiti limited edition: le Tuniche.
Non semplici abiti, ma un’idea creativa, sostenibile, divertente. Sì perchè ogni tunica non è un semplice abito ma dieci assieme. Eh sì perchè bisogna guardare oltre alla tunica e scoprire come è possibile indossarla non in due, non in tre ma in ben 10 modi differenti. Ecco qui l’idea di proporre un capo bello, versatile, femminile, chic, adatto a ogni tipo di donna e fisicità, capace però anche di trasformarsi a seconda dell’occasione, del momento, dell’umore…
E’ diventato negli anni l’occasione più attesa per conoscere tendenze, nuovi brand e ispirazioni per il settore del wedding e l’8 marzo tornerà. Sto parlando dell’evento The Love Affair, ideato da Cristina di Giovanna, founder di Le Jour du Oui e di Sofia Barozzi, founder de Il Profumo dei Fiori, che fino al 10 marzo andrà in scena nella cornice milanese del Talent Garden. L’ edizione 2024 sarà dedicata alla Dolce vita e come sempre sarà un momento ricco di ispirazione, networking, workshop, intrattenimento e nuove connessioni tra coppie, appassionati e addetti ai lavori.
“Quando, nel 2014, abbiamo deciso di dare vita al progetto, avevamo in mente un format ben preciso, per differenziarci dalle altre fiere per matrimoni creando un evento all’insegna di networking, collaborazione, rispetto e contaminazione, valorizzando talenti autentici. Oggi, siamo alla nona edizione e siamo felici di essere riuscite nel nostro intento”hanno detto Cristina di Giovanna, founder di Le Jour du Oui e Sofia Barozzi, founder de Il Profumo dei Fiori.
Un’iniziativa che di anno in anno ha riscosso sempre più successo per la sua capacità di intercettare realtà di valore e di nicchia con qualcosa da raccontare e per il suo forte intento creativo, nel rappresentare ispirazioni suggestive e di ampio respiro internazionale.
La nuova stagione dei matrimoni è alle porte e come sempre c’è la corsa delle spose a conoscere le tendenze in fatto di moda così come di bellezza, alla ricerca di quel modello che assomiglia a quello visto su una celebrità o quell’acconciatura che ha sfilato in passerella. Tuttavia sempre di più la tendenza è non seguire per forza le tendenze. Il perchè? Intanto perchè le spose hanno ormai un ventaglio molto ampio di proposte tra cui scegliere. Non è più il tempo del trend assoluto da seguire, basta vedere che vanno i raccolti semimorbidi come l’effetto wet, lo chignon basso, le ponytail, l’effetto spettinato, quello ispirato agli anni ’30 con le onde e così via. La parola d’ordine è allora una sola: personalizzazione. Ogni sposa è infatti unica e così deve essere la sua acconciatura per il grande giorno. Possiamo parlare allora più di ispirazioni, che di tendenze.
Ce lo spiega benissimo Sabrina Palumbo, Hair Stylist e Founder di Papalù Parrucchieri, reduce pochi giorni fa da uno shooting a tema wedding in Sicilia organizzato da Lica Group, azienda leader nella distribuzione di prodotti e servizi per professionisti dell’hairdressing.
Gli scatti di quel giorno, realizzati da Giuseppe La Rosa, rappresentano alla perfezione la variegata proposta di look per questa stagione: dal romanticissimo raccolto con fiori freschi ispirato alla sfilata di Gianbattista Valli alle onde anni ’30 fino ai raccolti con gli accessori di tessuto, strass e piume.
Gli abiti dell’Atelier Cuppari Couture sono stati l’ispirazione a questi magnifici scatti in riva al mare.
Di ritorno da Catania ecco che ne ho approfittato per scoprire i consigli da chi ormai da decenni si prende cura delle spose, in una visione a tutto tondo, che non riguarda più solo i capelli.
Papalù infatti grazie all’esperienza di Sabrina Palumbo, Simona Tonani, Hair Stylist e Make up Artist, e tutto lo staff propone un servizio tailor made alle spose che arrivano all’interno del salone perchè la bellezza dei capelli parte da prima del grande giorno: tra cure ad hoc con trattamenti personalizzati, consulenze di armocromia e bodyshape, fino al momento in cui si arriva a definire quello che sarà il look del giorno del sì.
Quali sono le tendenze per quanto riguarda le acconciature sposa di stagione?
Come ogni anno ci sono sicuramente delle tendenze, anche se ci tengo a sottolineare che ciò su cui puntiamo è la personalizzazione, in base all’abito, alla personalità o allo stile del matrimonio.
Sì a linee pulite, all’effetto wet delle code tirate (che però attenzione non stanno bene a tutte) e ai fiori tra i capelli. Abbandoniamo invece i boccoli e i capelli sciolti, che per alcune stagioni sono stati protagonisti. Oggi i raccolti sono morbidi e sofisticati al tempo stesso.
Mancano 15 giorni all’inizio della primavera, che quest’anno coinciderà con il 20 marzo, e c’è già tanta voglia di mettere da parti piumini e golf pesanti, facendo spazio ad abiti leggeri e soprattutto ad una variopinta tavolozza di colori. E a tal proposito per la stagione alle porte le collezioni riserveranno splendide sorprese. Uno dei brand Made in Italy interprete di una primavera 2024 all’insegna dei colori, dell’eleganza e della leggerezza è senz’altro Margherita B.
La sua fondatrice, Milena Salvemini, in questi anni ha letteralmente conquistato il cuore del pubblico italiano e non solo grazie al suo stile inconfondibile, di cui essa stessa si fa perfetta interprete, all’insegna di quella solarità, raffinatezza e spontaneità che traspare dai suoi occhi e dal suo sorriso.
Ex modella di fama internazionale Milena Salvemini ha messo nella moda la sua idea di stile, prima nel Cashmere, interpretandolo fuori dai classici schemi, e poi con la sua linea di abbigliamento caratterizzata dai colori accesi della sua isola d’origine, Procida, e da quella sua tendenza a “giocare con la moda”, vivendola con spontaneità, leggerezza e divertimento.
L’Alta Moda romana torna a far sognare e a sognare in passerelle grazie al progetto “Roma Couture”
Un’iniziativa ideata da Grazia Marino e Antonio Falanga, prodotta da Spazio Margutta nella splendida cornice di Palazzo Ripetta.
La mission è quella di riaccendere i riflettori su quel comparto stroardinario del nostro Made in Italy, che proprio a Roma ha vissuto alcune delle sue stagioni più belle in cui si sono scritte le pagine della storia del costume e della moda italiana. Un progetto pilota Roma Couture che vuole ridare quindi lustro al palcoscenico romano, che è stato in. Passato una straordinaria vetrina della sartoriali, della creatività e dell’artigianalità Italiana.