Oltre la Sardegna di Instagram, quella del mare cristallino e delle feste in Costa Smeralda, c’è un’isola unica, legata visceralmente alle sue tradizioni e ai suoi riti. Una Sardegna che il turista “di passaggio” spesso ignora, inconsapevole di una bellezza ancora più incredibile e rara. E’ quella di una terra diversa da ogni altra in Italia, mossa e illuminata da un codice di valori, di relazioni e di gesti che di generazioni in generazione si sono tramandati e che però sembrano essere custoditi come tesori la cui luce difficilmente arriva al viaggiatore che la vive per qualche settimana all’anno.
Eppure c’è un luogo dove tutto questo è conservato e preservato con tutto l’amore e il rispetto del mondo. Sto parlando di Su Gologone, una meta diversa da ogni altra per spirito, bellezza ed essenza. L’anima di questa meraviglia sarda è una donna, una di quelle speciali, i cui occhi pieni di passione riempiono il cuore.
Giovanna Palimodde, figlia d’arte e ogliastrina nel cuore, ha gli occhi del colore del mare sardo, lo sguardo delle donne forti e risolute di questa terra, e il sorriso generoso di chi sa darsi agli altri.
E’ qui nel Supramonte che i suoi genitori negli anni ’50 hanno dato vita ad un sogno: partendo da un piccolo stabilimento di bibite gassate hanno infatti creato quello che oggi è uno dei progetti turistici più ambiziosi dell’isola. Il Su Gologone di Oliena è tante cose diverse: è un hotel di charme, un villaggio con all’interno decine di botteghe artigiane, un museo a cielo aperto che custodisce al suo interno opere d’arte che sono un vero e proprio vanto per il territorio e l’Italia intera e tanto tanto altro ancora.
Qui come una donna dei libri di Omero, carismatica, forte, assennata e colma di pathos, è lei la dea ex machina di un hotel che ha la convivialità del villaggio (nel suo significato più originario), di un resort che ha però le attenzioni e il calore di casa, e della meraviglia incontrastata della natura selvaggia, vera e cruda della terra sarda.
Arrivare qui è come varcare la soglia di un tempo che fu e che pare ormai dimenticato, con le donne che lavorano il pane alla vecchia maniera, il maialino ad arrostire nel grande caminetto e i simboli ancestrali delle leggende e dei valori di quest’isola.
Giovanna Palimodde però ha saputo far tesoro delle sue radici, guardando al futuro, con quello spirito internazionale che guarda orizzonti lontani, e che inevitabilmente conquistano il viaggiatore straniero così tanto affamato di arte, di bello e di vero.
Così a pochi km dal mare a Su Gologone si ritrova se stessi, tra un corso di yoga ed uno di pittura, tra una passeggiata nella natura e il canto dei tenori sardi a fare da sottofondo. Impossibile poi non perdersi nelle botteghe, vera espressione di quell’anima artistica e poliedrica di Giovanna, che dopo aver accolto col sorriso i suoi ospiti, controllato che tutto sia a posto in sala e immaginato un nuovo angolo del giardino segreto a pochi passi dalla piscina, dà tutta sé stessa in un dipinto o in una scultura. Sorprendente lei, così come il suo Su Gologone e come le sua Sardegna! Se volete vivere la Sardegna dovete andare qui!
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