Si fa presto a dire “un mazzo di fiori”, ma c’è chi dietro ad esso ha costruito un sogno che parte dalla bellezza e arriva alla sostenibilità con lo sguardo proiettato al futuro.
La regina dei fiori è da sempre la rosa, considerata un classico senza tempo, eppure c’è una realtà imprenditoriale che è riuscita a creare intorno ad essa un brand, un prodotto iconico (di cui le donne sono innamoratissime) e un progetto ambizioso.
Sto parlando di FlorPassion, che si è fatto conoscere in questi anni grazie alle sue meravigliose box di rose, cappelliere di raffinata eleganza e bellezza, che hanno conquistato il pubblico grazie ad un magico allure. Sono tantissime le donne che ormai desiderano solo le scatole floreali di FlorPassion, capaci di rendere unico qualsiasi angolo di casa, oltre ad essere un cadeaux apprezzatissimo e speciale.
Ma dietro a queste meravigliose composizioni c’è molto, moltissimo di più. E io ho voluto scoprirlo per voi facendomelo raccontare proprio da chi, partendo da una rosa, ha costruito una bellissima realtà proiettata al futuro con una continua ricerca di sostenibilità, bellezza e sartorialità. Scopriamolo insieme allora. Continua a leggere
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Un amore di dolce: le proposte più buone ( e belle) per San Valentino
Amor Vincit Omnia e Vincenzo Dascanio per San Valentino ci regala un sogno in cui credere
Lo avevamo lasciato in Via della Spiga dove, in uno dei natali più difficili della storia recente, è riuscito a regalare emozioni e gioia, ma soprattutto a far vivere la magia dello spirito natalizio che in tanti rischiavamo di perdere nell’anno del Covid.
Eppure da quel temporary store Vincenzo Dascanio, il flower designer di maggior talento in Italia, apprezzato in tutto il mondo e capace di lasciare a bocca aperta con le sue installazioni e le sue visionarie decorazioni, è riuscito in un’impresa difficile, se non impossibile.
Ora lasciate da parte ghirlande e addobbi natalizi, Dascanio pensa a regalare un nuovo sogno agli italiani: uno straordinario messaggio d’amore.
Apre infatti oggi i battenti il suo negozio in Via del Babuino, 25 a Roma (purtroppo ancora temporary ma chissà), dedicato all’amore per la settimana di San Valentino.
Cira Lombardo: “Necessarie soluzioni concrete subito per salvare i matrimoni e tutto un settore in ginocchio”
La pandemia ha portato nel mondo un’emergenza sanitaria che mostra ora una nuova faccia, altrettanto drammatica, quella economica. Sono tantissime infatti le imprese e i lavoratori in ginocchio che chiedono aiuti e risposte concrete al Governo per poter andare avanti. C’è chi è riuscito ad andare avanti, chi ha visto la propria attività chiudere e aprire a singhiozzo a seconda del colore della regione in cui si trovava, e poi c’è chi appartiene a interi settori fermi da quasi un anno intero. Tra questi sicuramente il mondo dello spettacolo, quello dell’arte e della cultura e infine quello degli eventi. Non solo matrimoni, ma anche Corporate e grandi eventi istituzionali.
Il settore italiano, che rappresenta nel mondo un vero e proprio fiore all’occhiello, pensate che vanta ben 46000 aziende, tra le quali molti liberi professionisti, artigiani, esperti, realtà storiche, che costituiscono il 15% del PIL italiano. Fermare il settore degli eventi infatti significa mettere un freno a gran parte dell’economia del nostro Paese, anche perchè attorno ad esso ruotano tantissime altre realtà come quella dell’ospitalità, del food, del vino, della moda…
Purtroppo agli appelli lanciati dai tanti professionisti del settore (wedding planner, fotografi, allestitori, flower designer…) poco o nulla è stato fatto e poche sono state le risposte e gli aiuti in quasi un anno di pandemia.
Sono tante le realtà ormai allo stremo che rischiano di chiudere e che si sentono abbandonate. Dall’altro lato ci sono i committenti di questi eventi, spesso coppie di futuri sposi, che hanno posticipato di mese in mese il proprio sogno d’amore in attesa di qualche certezza in più.
Per poter ripartire è indispensabile ora un protocollo di sicurezza che permetta alle aziende e ai professionisti di poter ripartire: regole precise per consentire di svolgere il proprio lavoro e di poter guardare con speranza al futuro delle proprie realtà imprenditoriali.
Per conoscere meglio lo status quo e per analizzare i possibili scenari ho intervistato Cira Lombardo, famosa event planner, che da mesi raccoglie le preoccupazioni e i desideri delle sue spose in stand by, oltre che di tante, tantissime aziende con cui lei ha un confronto continuo teso a trovare soluzioni. Quelle che non arrivano dal Governo, ma che ora è tempo di pensare. Perchè il mondo degli eventi vuole e deve ripartire. E per farlo qualche soluzione si sta già studiando. Continua a leggere
San Valentino: è il profumo il regalo scelto da lui e da lei (meglio se abbinato)
Mancano pochi giorni a San Valentino e il regalo preferito sia da lei che da lui è da sempre il profumo (a pari merito con i cioccolatini diciamolo). Già in passato infatti la tradizione di regalare una fragranza per il giorno degli innamorati è stata scelta da molti, moltissimi. Il profumo infatti non è un semplice regalo, ma un messaggio, un’emozione, e spesso un abbraccio che avvolge la persona amata in un gioco di seduzione e dolcezza.
A consigliarci le fragranze migliori, Marina Mazzolari della Profumeria Mazzolari, il regno del profumo a Milano. Qui infatti è possibile trovare ogni tipo di profumo, da quelli appena usciti a quelli di nicchia, fino a veri e propri capolavori da collezione.
Ecco allora qualche consiglio per il regalo di San Valentino perfetto da fare, ma anche da farsi. Perchè spesso la fragranza per lui o per lei può essere abbinata anche a quella di chi fa il dono. Continua a leggere
Montagna: la voglia di neve arriva in città ( in attesa di poter tornare sulle piste)
Pare che il 15 febbraio le piste da sci potranno riaprire, stando a precise norme di sicurezza anti-Covid. Inutile dirlo gli appassionati non vedono l’ora di poter tornare a vivere la montagna e quest’ultima è pronta ad accogliere i propri turisti a braccia aperte in una stagione gravemente compromessa dallo stop degli impianti e dalle limitazioni degli spostamenti tra comuni e regioni.
E’ talmente tanta la voglia di neve, complici anche giornate soleggiate ma fredde, che la montagna arriva in città, proponendo outfit, che fino a poco tempo fa sarebbero stati esclusivi in alta quota, che diventano invece urban style per la loro comodità, performanti e caldissimi, ma anche per un look che tanto ci piace.
Per scoprire alcune delle proposte maggiormente di tendenza e alcuni brand davvero speciali ho intervistato Sara Zucchini di Via Fratelli Lombardi 1, negozio di Brescia a caccia sempre di nuove chicche che abbiano la qualità e i materiali al centro. Vi dico solo che alla fine di questa intervista avrete voglia di indossare una giacca da sci e un paio di stivali imbottiti. Molto prima del 15 febbraio ovviamente.
C’è voglia di montagna ma ancora non possiamo andare sulle piste da sci. Può la montagna venire da noi e diventare urbana?
Certo Chiara, assolutamente. Qualsiasi città Italiana, Europea gode di polmoni verdi. Ideali per fare sport all’aperto o per bellissime camminate. Quest’anno l’inverno è molto freddo e rigido, è l’ideale vestirsi in modo appropriato. I brand artigianali con cui lavoriamo, hanno una proposta stilista ideale per la città, realizzano capi comodi, confortevoli, caldi ed esteticamente stupendi. Inoltre le stagioni della moda ormai sono troppo corte, veloci. Si tende a proporre tanto per poco tempo. Cosi facendo invece, riusciamo ad allungare le stagioni, cercando di proporre un prodotto tecnico e di altissima qualità per molto più tempo. Ritengo che la mia filosofia sia un’ importante opportunità non solo per me che “vendo” ma anche per i brand che “producono”. Infine, così facendo, evitiamo di “saldare” troppo in anticipo e rovinare il mercato. Continua a leggere
Atelier Emé e gli appuntamenti virtuali per le sue spose: l’abito si sceglie con la Bridal Assistant
Quello che nell’ultimo anno le aziende italiane sono state chiamate a fare è di guardare avanti, nonostante tutto, innovarsi e trovare nuovi modi per arrivare ai propri clienti.
E’ infatti cambiata l’esperienza di acquisto così come quella di vendita e tutti i settori sono stati travolti da una vera e propria rivoluzione, che inevitabilmente ha portato anche a un’accelerazione della digitalizzazione.
Ecco allora che anche per l’abito del grande giorno è necessario ripensare a come una sposa può sceglierlo, senza rinunciare ai propri desideri e alle proprie esigenze.
Un po’ per l’obbligo di tenere i negozi chiusi per lunghi periodi, un po’ perchè le nostre abitudini sono radicalmente cambiate, un po’ perchè, quando aperti, gli atelier devono seguire rigidi protocolli di panificazione e di contenimento delle persone presenti in negozio… è diventato indispensabile cambiare e innovarsi.
E’ così allora che un’azienda come Atelier Emé ha pensato di stare al fianco delle proprie spose, offrendo un modo diverso di scegliere il proprio abito dei sogni, lasciando però immutata la qualità del servizio e le principali caratteristiche del suo modo di arrivare al cuore delle clienti. Continua a leggere
E’ Bridgerton mania: la moda del 2021 riscopre il romanticismo dell’era Regency
Sono poche ormai le persone che non hanno ancora visto la serie evento Bridgerton che proprio durante le feste natalizie ha tenuto incollate a Netflix donne ma non solo appassionate dalla storia romantica di Julia Quiin (oltre che del protagonista maschile interpretato da Regé-Jean Page).
Il segreto del successo di Bridgerton? Sicuramente la storia d’amore piena di passione tra Daphne e il Duca di Hastings, ma soprattutto i costumi indossati nel corso delle puntate che hanno fatto gridare immediatamente esperti di moda e non alla Bridgerton mania.
Eh sì perchè per il 2021 la tendenza sarà quella di ispirarsi allo stile squisitamente romantico visto nella serie, riuscendo però a renderlo attuale.
A realizzare i costumi della serie è stata un’equipe di costumiste capitanata dalla newyorkese Ellen Mirojnick, che già si era occupata di vestire gli attori di capolavori come The Greatest Showman e Maleficent. Per le otto puntate sono stati realizzati 7500 costumi diversi, più tutti gli accessori dell’epoca, riservando una scelta di 104 abiti alla sola protagonista Daphne.
Per il look di quest’ultima è impossibile non riconoscere l’inconfondibile Audrey Style, studiato minuziosamente da Marc Pilcher, ispirandosi alla pellicola Guerra e Pace nella versione interpretata da Audrey Hepburn. La palette nei toni dell’azzurro usata per lei infatti strizza l’occhio agli anni Sessanta, donando alla protagonista un allure naturale, fresco e delizioso.
Insomma il lavoro dietro alla creazione dei costumi è stato incredibile e i frutti si stanno già raccogliendo. E’ infatti bastato guardare le prime puntate per innamorarsi dello stile Regency proposto dalla Mirojnick che ha in un certo senso reinventato la moda ottocentesca, rifacendosi ad un’epoca più contemporanea. Sulla base quindi del periodo Regency, partendo quindi da gonne lunghe, corsetti e acconciature piene di boccoli, si è arrivati a creare modelli che strizzano l’occhio agli anni ’60 soprattutto attraverso la scelta della palette cromatica: colori vivaci e tinte pastello che hanno subito conquistato le spettatrici. Continua a leggere