#Savetheweddingindustry: il grido del mondo del wedding che, a un anno dall’inizio della pandemia, rischia di spegnersi

Un anno di pandemia, un anno in cui gli italiani e l’intero Paese sono stati sconvolti dall’emergenza sanitaria e immediatamente dopo da quella sociale ed economica. Nessuno è stato esente dall’essere investito da una profonda crisi lavorativa che ha portato a ripensare il proprio modo di lavorare e di vedere la realtà; nei primi mesi di lockdown tante attività produttive sono state bloccate, interrotte, sospese, altre ripensate, con l’organizzazione a distanza del lavoro e con lo smart working…
Tuttavia ci sono settori in Italia che da un anno sono del tutto fermi e che chiedono a gran voce risposte per poter ripartire.
Uno di questi è senz’altro quello degli eventi, un fiore all’occhiello in Italia, che vanta migliaia di professionisti di talento, aziende di settore, artigiani specializzati e ricercati proprio per le proprie capacità e peculiarità.
Tanti sono stati fino ad ora gli appelli dei professionisti che fanno dei matrimoni, così come degli eventi il proprio lavoro e la propria passione. Purtroppo però ad oggi nulla è stato fatto e mancano risposte concrete per chi vive di eventi. Niente ristori, nessuna pianificazione, nessun tipo di progettualità e di indicazioni verso un protocollo indispensabile per far ripartire il settore.
Così è nata la campagna #savetheweddingindustry lanciata da tre event planner di talento, Elisa Mocci, Manuela Speroni e Lucia Boriosi.
Un messaggio forte e chiaro partito da queste tre donne che però in breve tempo ne sono certa farà eco in tutto il settore, riscuotendo il consenso di tutti coloro che lavorano nel mondo degli eventi e che con determinazione, passione e tenacia non hanno mai smesso di amare il proprio mestiere, che da un anno si vedono strappato dalle mani, con continue posticipazioni, rinvii e cancellazioni.
Ecco allora perchè a un anno di distanza diventa fondamentale un messaggio come questo per far ripartire un comparto importante del Paese, che coinvolge migliaia di talenti e di professionalità in cerca solo di risposte e che da mesi invece si sente abbandonato.
Se anche tu fai parte di questo settore aderisci alla campagna #savetheweddingindustry per far arrivare forte e chiaro questo messaggio a chi può e deve fare qualcosa. Ora. Subito. Continua a leggere

Cira Lombardo: “Necessarie soluzioni concrete subito per salvare i matrimoni e tutto un settore in ginocchio”

La pandemia ha portato nel mondo un’emergenza sanitaria che mostra ora una nuova faccia, altrettanto drammatica, quella economica. Sono tantissime infatti le imprese e i lavoratori in ginocchio che chiedono aiuti e risposte concrete al Governo per poter andare avanti. C’è chi è riuscito ad andare avanti, chi ha visto la propria attività chiudere e aprire a singhiozzo a seconda del colore della regione in cui si trovava, e poi c’è chi appartiene a interi settori fermi da quasi un anno intero. Tra questi sicuramente il mondo dello spettacolo, quello dell’arte e della cultura e infine quello degli eventi. Non solo matrimoni, ma anche Corporate e grandi eventi istituzionali.
Il settore italiano, che rappresenta nel mondo un vero e proprio fiore all’occhiello, pensate che vanta ben 46000 aziende, tra le quali molti liberi professionisti, artigiani, esperti, realtà storiche, che costituiscono il 15% del PIL italiano. Fermare il settore degli eventi infatti significa mettere un freno a gran parte dell’economia del nostro Paese, anche perchè attorno ad esso ruotano tantissime altre realtà come quella dell’ospitalità, del food, del vino, della moda…
Purtroppo agli appelli lanciati dai tanti professionisti del settore (wedding planner, fotografi, allestitori, flower designer…) poco o nulla è stato fatto e poche sono state le risposte e gli aiuti in quasi un anno di pandemia.
Sono tante le realtà ormai allo stremo che rischiano di chiudere e che si sentono abbandonate. Dall’altro lato ci sono i committenti di questi eventi, spesso coppie di futuri sposi, che hanno posticipato di mese in mese il proprio sogno d’amore in attesa di qualche certezza in più.
Per poter ripartire è indispensabile ora un protocollo di sicurezza che permetta alle aziende e ai professionisti di poter ripartire: regole precise per consentire di svolgere il proprio lavoro e di poter guardare con speranza al futuro delle proprie realtà imprenditoriali.
Per conoscere meglio lo status quo e per analizzare i possibili scenari ho intervistato Cira Lombardo, famosa event planner, che da mesi raccoglie le preoccupazioni e i desideri delle sue spose in stand by, oltre che di tante, tantissime aziende con cui lei ha un confronto continuo teso a trovare soluzioni. Quelle che non arrivano dal Governo, ma che ora è tempo di pensare. Perchè il mondo degli eventi vuole e deve ripartire. E per farlo qualche soluzione si sta già studiando. Continua a leggere

Lo sfogo di Silvia Slitti, la event planner dei sogni, per un settore messo allo stremo e chiamato ad una dura prova

Nel week end il nuovo Dpcm ha destato la preoccupazione e il disappunto di tanti italiani, da ristoratori che si sono visti chiudere il locale alle ore 18, rendendo di fatto impossibile svolgere il proprio lavoro, ai commercianti, già stremati da mesi di lockdown e di incertezze. Purtroppo la seconda ondata di questa pandemia sta mettendo e metterà alla prova ancora più italiani, lavoratori, professionisti, imprenditori.
Uno dei settori maggiormente colpiti da questo nuovo Dpcm e già messi a dura prova nella passata primavera è sicuramente quello degli eventi, fatto non solo di wedding planner ma di tanta aziende, liberi professionisti, creativi, fornitori. Lo stop alle feste e alle cerimonie è infatti una prova difficile da superare per moltissime realtà, che ora vedono nuovamente bloccato il proprio lavoro, con l’impossibilità di realizzare matrimoni, feste aziendali, battesimi, compleanni…
La conseguenza? Un danno incalcolabile che tocca tutti dai più grandi professionisti, gli event planner delle star e dei grandi eventi, che sono delle vere e proprie aziende con collaboratori e dipendenti, sino ai più piccoli, che vedono nel proprio lavoro l’unica fonte di sostentamento.
A dar sfogo a questo senso di frustrazione, abbandono e rabbia è stata Silvia Slitti, una delle più importanti event planner italiane, che durante la sua carriera ha realizzato matrimoni, compleanni ed eventi da Mille e una notte, con la capacità unica di chi sa far sognare ad occhi aperti.
Purtroppo però in questo momento storico anche i più grandi sognatori vacillano di fronte alla realtà che si trovano di fronte e allora Silvia ha affidato ad alcune stories di Instagram il suo stato d’animo di imprenditrice italiana, che ancora una volta vede stoppato il suo lavoro, senza aiuti e senza uno spiraglio a breve termine.
Tanti, tantissimi colleghi, fornitori e amici si sono ritrovati nelle parole di Silvia e le hanno scritto, condividendo il suo stato d’animo e il suo malumore.
Ecco allora cosa pensa una delle più grandi organizzatrici di eventi Italiane della situazione che stiamo vivendo e che sta vivendo uno dei settori più capaci ed apprezzati d’Italia in tutto il mondo. Continua a leggere

Welcome back to Italy: i wedding planner fanno squadra

L’emergenza Covid- 19 ha colpito e sta colpendo duramente il nostro Paese, prima dal punto di vista sanitario poi da quello economico, andando a toccare alcuni dei settori principali (motore dell’Italia e amati in tutto il mondo) come la moda, il turismo, la ristorazione e gli eventi. Proprio questi ultimi hanno visto la categoria degli organizzatori di eventi e dei wedding planner fermarsi, in attesa di norme, protocolli e del tanto atteso via libera per fare uno dei lavori più belli, quello di realizzare i sogni delle persone, ancora di più se si tratta di una coppia che vuole convolare a nozze.

I professionisti di questo settore hanno così dovuto ripensare e riorganizzare il loro modus operandi focalizzandosi e valorizzando ancora di più le doti organizzative che li contraddistinguono nell’interesse e a tutela di clienti e fornitori.
Hanno così dichiarato la messa in stand by di tutti i progetti e di tutte le cerimonie in agenda per il 2020 in nome di qualcosa di più prezioso e importante: la tutela della salute pubblica. Continua a leggere

Alessandra Rinaudo: “Con Pronovias faccio sentire bella ogni donna come su un red carpet”

Sono trascorsi alcuni mesi ormai dal grande annuncio che ha destato l’interesse del mondo bridal e di quello imprenditoriale italiano. Alla guida del team creativo del brand di abiti da sposa più famoso al mondo, Pronovias, è infatti arrivata Alessandra Rinaudo, una donna straordinaria che ha cambiato radicalmente il concetto di moda sposa in Italia negli ultimi anni e che ora, con la sua professionalità, eleganza e raffinatezza è pronta a conquistare il mondo del bridal e non solo con il suo sorriso umile e sincero e con una visione ben chiara della donna di oggi.
E’ una donna infatti molto simile a lei quella che da fatto innamorare le spose italiane prima con Nicole e ora con Pronovias: una donna autentica, che vuole sentirsi bella, moderna, decisa, forte, romantica sì ma con le idee chiara, amante della moda e del glamour.
Oggi a distanza di mesi dalla sua nomina e a poche settimane dall’avvio delle bridal week di tutto il mondo, compresa quella di Barcellona dove scenderà in passerella proprio Pronovias, Alessandra Rinaudo ha tirato un po’ le somme con me di questo periodo di grandi cambiamenti, professionali e privati, perché per lei, donna che veste star di Hollywood e fa sognare il mondo, la cosa più importante resta sempre la famiglia, la stessa che con lei ha condiviso scelte e trasformazioni, quella che con passione porta avanti il sogno iniziato dalla madre tanti anni fa e che ogni giorno sente per pianificare sì il lavoro, ma anche per le piccole grandi cose di cui ogni mamma vuole essere al corrente.
E’ da questo suo essere sempre la ragazza di Saluzzo semplice e concreta, innamorata della famiglia, amica presente e attenta che arriva il segreto del successo. Lo stesso che ha portato in Pronovias, con gli occhi emozionati di chi ancora sa sognare (e far sognare) in grande. Sempre. Continua a leggere

Trends for Events: un grande successo tra sorprese e nuove tendenze

Sono passati pochi giorni ormai dalla conclusione della nuova edizione di Trends for EventsTrends for EventsTrends for Events, la tre giorni dedicata alle tendenze e alle novità del mondo degli eventi organizzata e ideata dalla event planner Diana Da Ros.
Ecco allora dalla sua voce cosa è successo. Continua a leggere

Voglio una donna con la gonna. Il capo che non può mancare nel guardaroba

Se invitate a nozze o se non sapete quale look sfoggiare che si tratti di una giornata all’aria aperta o semplicemente un giorno come tanti altri c’è un capo che non può davvero mancare nel vostro armadio questa primavera. Sto parlando delle gonne a ruota, quelle midi o lunghe in stile vintage con la vita stretta e larghe sul fondo. Donano a tutte, sono femminili e soprattutto sono versatili come pochi altri capi. Si possono infatti abbinare ad una semplice camicia, addirittura ad una più casual t-shirt o ad un top più elegante per le occasioni speciali. Due però sono le accortezze da avere nella scelta: il tessuto e la fantasia. A Milano c’è un piccolo angolo di paradiso dedicato alla moda dove Michela De Palma, vera e propria fashion guru, accoglie a braccia aperte ogni donna, dando consigli su ogni tipo di outfit e proponendo tra le tante cose anche una sua linea di gonne davvero imperdibile. Lo sanno bene le tante fashion blogger e influencer che hanno fatto di Moods Milano il loro segreto di bellezza. Giulia Salemi, Laura Comolli, Benedetta Mazza sono solo alcuni dei nomi delle tante clienti conquistate dalle gonne Moods e soprattutto da Michela. Ho chiesto allora proprio a lei come nascono queste gonne pensate per ogni tipo di donna e che, una volta indossate, sono amore a prima vista! Continua a leggere

Alessandra, Giulia e Iaia: quando nel wedding le donne sanno fare squadra

Tre donne, tre storie diverse, tre zone d’Italia di appartenenza diverse tra loro eppure a legarle la passione per un lavoro, quello dell’event planner, che ha qualcosa di magico in sé, perché permette di realizzare i sogni e i desideri delle persone, spesso di altre donne.
Ad unirle anche il talento, la professionalità e la competenza, tratti che ne hanno fatto il loro marchio di fabbrica, capace di legarle, oltre che da una profonda e sincera amicizia, anche sul campo, ogni volta che ce ne sia bisogna. Sì perché questa è una storia di lavoro di squadra, di donne che, a dispetto di tutte quelle che nel quotidiano non ci riescono, hanno dimostrato che, quando c’è intelligenza, sensibilità e disponibilità d’animo, l’unione fa davvero la forza.
E così Alessandra Pirola, Giulia Bolla e Iaia Giangrande ormai da tempo hanno unito le proprie competenze al fine di collaborare insieme ogni volta che ce ne sia bisogno. Sì perché ognuna di loro ha comunque mantenuto la propria identità, non rinunciando alla propria agenzia, ma mettendosi in gioco per le altre ogni volta che un matrimonio o un evento lo richieda.
Ed è per questo allora che ho deciso di incontrarle e di raccontarvi questa bella storia italiana, una case history di successo, fondata sull’amicizia ma che dà vita a un lavoro di alto livello.

Alessandra, Giulia e Iaia sono insomma le Charlie’s Angels del wedding italiano, tre donne belle (non solo nell’aspetto ma anche nel cuore), intelligenti, capaci, che dalle Alpi al Salento realizzano i sogni delle coppie e non solo, conquistandoli con lo sguardo attento di chi sa fare bene, con l’animo positivo e pronto a nuove sfide e con una luce diversa, data da un’amicizia e da una stima reciproca che è la forza di questo trio di fuoriclasse. Continua a leggere